Capitolo 26💋

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Ben si era addormentato con la bocca aperta e con la musica a tutto volume dei Green Day. Era bellissimo, sembrava un bambino indifeso, avrei voluto fargli qualche carezza ma avrei rischiato di svegliarlo, quindi optai nel fargli qualche fotografia. Presi il telefono e iniziai a fare qualche scatto. Persi il conto da quanti gliene feci, era veramente bellissimo e credo che non mi stancherò mai di dirlo. Ma quante volte avrò detto sta frase? Bha

"Attenzione, si avvisano i gentili passeggeri che l'atterraggio avverrà tra circa mezz'ora. Grazie."

Dovevo svegliare Ben, ma mi dispiaceva molto. Incominciai a muovergli il braccio e iniziai a vedere i primi segni di vita. Si stropiccio' gli occhi come un bambino e si stiracchio' per bene concludendo con uno sbadiglio finale.

"Quanto manca?" disse con la voce di una mummia.

"Tra 30 minuti circa atterriamo"

"Oh finalmente. Non ne potevo più. Una volta scesi dall'aereo prenderemo il taxi che ci porterà all'hotel dove potremmo finalmente rilassarci come si deve"

"Fantastico!" dissi, non vedevo l'ora di starmene disteso sul letto con Ben e magari non so.. coccolandoci a vicenda. Insomma, mi piace ricevere delle attenzioni da lui.

"Sei pronto? Non ti vedo molto entusiasta! "

All'improvviso dell'Australia non me ne fregava più una minchia, io volevo solo lui al mio fianco.

"Si che sono pronto!!! Sono solo un po in ansia per l'atterraggio "

"Oh piccolo, se vuoi puoi darmi la mano, guarda che non ci sono mica problemi eh" disse scompigliandomi i capelli.

Ci guardammo negli occhi per qualche secondo che sembrava essere interminabile e subito sentii un vuoto nello stomaco, avevamo appena toccato terra e non me n'ero neanche accorto perché ero intento a fissarlo.

"Dai baby usciamo da questa scatoletta di aereo e respiriamo un po' d'aria australiana!"

Come mi aveva appena chiamato?! Baby???! Ohh l'aria australiana deve fargli uno strano effetto lol

Prendemmo le nostre valigie e salimmo dentro al taxi prenotato da Ben. Dopo nemmeno quaranta minuti arrivammo all'albergo "The Towers".
Era veramente stupendo, era un albergo a 5 stelle e Benjamin aveva pagato tutto lui per due persone. Non sono mai stato in un albergo così di lusso, una volta ero andato con mia mamma in un Hotel a 2 stelle e ci sembrava di essere in mezzo ad una fattoria, un'esperienza da NON rifare assolutamente.

 Non sono mai stato in un albergo così di lusso, una volta ero andato con mia mamma in un Hotel a 2 stelle e ci sembrava di essere in mezzo ad una fattoria, un'esperienza da NON rifare assolutamente

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"Ben ma questo Hotel è troppo wow..ma...cccome..hai....fatto...grazie io ti..............."

"Io ti.... continua la frase Fè. Comunque non c'è di che cucciolo. Ora sono curioso di vedere la nostra stanza"

Entrammo dalla porta...bhe ovvio che discorsi faccio, non puoi mica entrare dalla piscina. Stupido Federico. E ci avviammo alla reception dove ci diedero la nostra chiave, la numero 7, questo numero non ci abbandonava mai, mi ricordo che quando ho conosciuto Ben ero seduto al tavolo numero 7 del ristorante.

"Okay ci siamo ufficialmente persi. Fè vai a chiedere informazioni a quel signore laggiù perché non capisco dove cacchio sia sta stanza."

"Okay.."

Mi avvicinai alla guardia dell'hotel e senza neanche pensarci incominciai a parlargli in italiano, perché nella mia testa dovevo ancora realizzare dove mi trovavo.

"Salve mi scusi ma non riesco a trovare la st.."

Nemmeno il tempo di finire la frase che l'uomo mi interrompe

"Excuse me Sir but i can't understand"

Oh cazzo e ora come ci parlo con sto qua.

"Oh okay sorry but can you help me please because you know the stanza is non know dove and is the numero 7"

"Ehm..sorry i can't understand"

Oh ma è proprio scemo sto qua! Gliel'ho detto con un inglese perfetto e non ha capito..deve avere qualche problemino in testa..

"Allora glielo ridico un'ultima volta e se non la capisce vuol dire che non sa fare il suo lavoro. Okay? Bene. I you help me because i know dont where the stanza is. Can you us help? We have the numero 7"

Sembravo io ora il deficiente perché stavo gesticolando e facendo i mimi nel bel mezzo del corridoio a causa di sto buono a nulla.

"Federico ce la fai? Oh cazzo, ci penso io..."

"excuse my friend but he doesn't know the language. Could you tell us where to find room number 7?"

"Oh don't worry, yes sure! It's on the first floor, you have to go up the stairs and turn right."

"Oh thank you so much "

"You're welcome! Spend a nice week"

"Federico ma si può sapere che cazzo stavi dicendo a quel tipo? Ti stavo osservando da lontano e sembravate due pazzi, non ce la facevo più dal ridere ahahahah"

"Si si ridi pure, io so l'inglese benissimo era lui che aveva qualche problema nel comprendere."

"Si si vai convinto Federico ahaha, che carino che sei quando ti arrabbi. Dai ora raggiungiamo sta maledetta stanza"

Salimmo le scale, girammo a destra e trovammo la nostra bellissima stanza.

"Posso inserire io la chiave...ti pregooo!"

"Federico sei proprio un bambino..e va bene tieni"

Presi in mano la chiave e con una lentezza assurda aprii la porta

"Ehm senti Fè io non voglio stare qui davanti alla porta per mezz'ora ad aspettare che te con estrema cautela e lentezza di un bradipo, inserisci la chiave e annusi l'odore del legno. Muoviti, grazie"

La porta era ufficialmente aperta e i miei occhi non volevano credere a quello che avevo appena visto. Era una camera stupenda, tipo quelle che fanno vedere nei film e dove i protagonisti sono dei ricconi dalla testa ai piedi.

"Ben è bellissima. Ma quanto hai speso!!"

"Goditi le tue vacanze Fè, il prezzo non è importante. Sei contento?"

"Si sono contentissimo!" dissi sedendomi incredulo sul materasso.

Ben si avvicinò a me e si mise seduto di fianco. Mi spostò i capelli da davanti agli occhi e me li portò dietro all'orecchio. Avevamo lo sguardo fisso l'uno sull'altro. Io volevo tanto fare il passo iniziale ma avevo troppa paura di commettere qualche errore.
Eravamo vicini, sempre più vicini, sentivo il suo respiro sulla mia guancia, tenevo uno sguardo basso perché se avrei incrociato di nuovo i suoi occhi il mio stomaco avrebbe fatto la guerra con le farfalle al suo interno. Lui con un dito mi alzò il mento in modo da portare i nostri occhi in una sorta di linea parallela, stavo tremando, lui se ne accorse ma non ci fece più di tanto caso. Un leggero sorriso apparve sul volto di Ben, come per dirmi che lui voleva farlo e cercava in qualche modo il mio consenso, feci un sorriso imbarazzato diventando rosso come un peperone e in quel preciso momento le sue mani erano sulle mie guance, si avvicinava sempre di più, sentivo il suo calore sul mio viso e con una lentezza e una delicatezza improvvisa, mi stampò un leggero bacio sulle labbra e poi mi guardò intensamente per cercare di capire la mia reazione. Io preso dal piacere di quel momento ricambiai il bacio e in pochissimi secondi mi appoggiai nuovamente sulle sue labbra morbide e carnose. Quel bacio stava andando avanti da un paio di minuti, sentii la sua lingua picchiettare sui miei denti in modo da chiedermi il permesso, glielo concessi e le nostre lingue si intrecciavano in una danza bellissima.
Ci staccammo e prendemmo fiato, ci guardammo negli occhi e Ben disse:

"Dovevamo per forza arrivare in Australia per far si che questo avvenisse?!" disse in modo scherzoso.

Sorrisi imbarazzato. E lo guardai come non ci fosse cosa più bella al mondo.

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