Capitolo 13

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Sentii un rumore ovattato e lontano. Poi incominciò a diventare sempre più chiaro e vicino. La porta bussava ininterrottamente.

"Ehi ragazzi ci siete..svegliatevi che è tardi!"

Iniziai ad aprire gli occhi e notai che Ben era a nemmeno un centimetro dal mio viso. Era così bello quando dormiva. Sembrava un cucciolo di canguro. Eravamo rimasti nella stessa posizione di quando ci siamo messi a dormire.

Quanto avrei voluto dargli un piccolo bacio del buongiorno...

Decisi di alzarmi perché sennò mia mamma sarebbe potuta piombare in stanza da un momento all'altro. Ma qualcuno mi bloccò il braccio e mi strinse verso di lui. Ma che cazz? Mi fece distendere di nuovo sul letto e si aggomitolò su di me.

"No fa freddo adesso che ti sei alzato. Resta qua un altro po'. Ti pregooo"

"Ben alzati pigrone che è tardi!"

Gli tolsi di proposito le coperte e lo lasciai morire congelato in mezzo al letto. Che poi non faceva freddo ma essendo abituato al calore del letto, l'aria al di fuori pareva gelida.
Lui tirò un urlo che per poco svegliava anche i vicini.

"Ben per favore. Evita di tirare certi urli. Ti ricordo che mia madre è nella stanza accanto"

"Ma perché la gente deve sempre pensare male. Non si chiamano tutti Federico Rossi"

"Senti Ben se non la smetti..." e gli tirai un cuscino in piena faccia. Lui fece altrettanto e me ne tirò due di pesanti e ciccioni. Una cosa era certa: la guerra dei cuscini era ufficialmente aperta!

La porta bussò un'altra volta.

"Ragazzi venite a mangiare qualcosa? Vi ho già preparato tutto"

Ci prendemmo una pausa dalla nostra battaglia e ci guardammo intensamente negli occhi. Aveva gli occhi bellissimi, pieni di vita, di un azzurro cielo che ti fanno perdere la testa.

Era bellissimo quando sorrideva.

"Si mamma. Arriviamo!"

Tutti e due molto assonnati ci avviammo verso la cucina e ci sedemmo uno di fianco all'altro.

"Come avete dormito stanotte?"

"Molto bene signora grazie infinite per l'ospitalità! "

"Oh ma figurati tesoro. È sempre un piacere per me e Federico averti qua!"

Ben sorrise era di una bellezza assurda. Sembrava un Dio sceso in terra. Aveva tutti i capelli sconpigliati e disordinati; questi due bellissimi piercings al labbro e due occhi che ti facevano invidia.

"Sei bellissimo" dissi tappandomi la bocca subito dopo.

Ma che cazzo ho appena detto. Ma che razza di problemi ho? Stai diventando gay per caso Federico? No perché sei sulla strada giusta.

Mia madre mi guardò confusa. Mooolto confusa. Benjamin invece mi sorrise e mi scompigliò i capelli.
Non sapevo più dove cazzo guardare perché mi sentivo troppo osservato; così decisi di abbassare la testa e osservare il mio bellissimo panino con la Nutella che non avevo neanche ora toccato. Mia madre si girò un attimo per accendere la macchinetta del caffè e Ben mi posizionò una mano sulla coscia e si avvicinò al mio orecchio dicendomi:

"Anche tu sei bellissimo"

Qualcosa li sotto cominciava di nuovo a sentirsi stretto nel suo habitat. Abbassai lo sguardo e..merda. Decisi così di alzarmi e andare in bagno. La fame mi era completamente passata.

"Federico dove vai? Non mangi?"

"No mamma non ho fame. Vado a farmi una doccia"

Mi tolsi tutti i vestiti e mi immersi nei getti di acqua ghiacciata che mi incominciavano a ricoprire tutto il corpo cosparso da piccoli brividi di freddo.

Perché Benjamin mi faceva questo effetto?

Uscii dal bagno e mi diressi in camera mia dove trovai Ben seduto sopra al letto con il cellulare in mano. Sentii uno strano rumore..come se qualcuno avesse appena fatto una fotografia.

"Si ce l'ho fatta yee! Ti ho preso sta volta!"

"Di che cosa stai parlando?"

Lui agitò il suo telefono e mi fece vedere la foto che mi aveva appena scattato.

"Eliminala subito. Sono anche mezzo nudo. Per favore Ben eliminala!"

"No. La tengo per ricordo"

"Un ricordo di me che esco dalla doccia? Ah ah ah eliminala."

"Non proprio.."

Cercai di fiondarmi addosso a lui per prendere il suo telefono ed eliminare quella foto. Odiavo essere fotografato, odiavo le fotografie. Non sono fotogenico e di conseguenza vengo di merda su tutte.
Riuscii addirittura a distenderlo sul letto io ero sopra che cercavo in tutti i modi di prenderlo. Dopo qualche tentativo, ci riuscii e mi accorsi dopo in che razza di posizione ero messo. Ben era steso sul letto con le braccia incrociate dietro alla testa ed io ero seduto sopra al suo bacino.
Insomma se qualcuno sarebbe entrato all'improvviso avrebbe pensato malissimo...comunque ha ragione Ben..penso sempre male.

Ben era li disteso che mi guardava con un sorrisetto amaro, mentre cercavo di sbloccare il suo Iphone con scarsi risultati, visto che glielo bloccai per 15 minuti.

"La password è più semplice di quanto tu pensi" mi disse Ben.

"Dopo quando si sblocca ci riprovo. Non sono un tipo che si arrende facilmente! "

Ben si mise a ridere. Eravamo sempre nella stessa posizione di prima. Si stava anche molto comodi.

"Federico io vado a fare la spesa torn....ehmm....." disse mia mamma entrando in camera senza avvisare. Si era bloccata perché ci aveva visti uno solra l'altro e insomma cosa può mai pensare una povera mamma innocente...
Lo sapevo io che sarebbe entrata...
Mi tolsi subito da quella posizione e mi misi seduto normalmente sul letto. Ben fece lo stesso.

"Cosa stavi dicendo mamma?"

"Ehmm...che..io vado a fare la spesa ciao" ed uscì.

"Che cazzo avrà pensato mia mamma? Aiuto e adesso?"

"Federico calmati. Sei troppo agitato. Cosa vuoi che pensi? Non stavamo facendo niente di male."

"Si lo so ma insomma non eravamo in una posizione tanto...vabbe non importa dai almeno adesso se ne è andata e non ci busserà alla porta ogni tre secondi ahaha"

Ben sorrise e non potei fare altro che osservarlo. Ho già detto che è bellissimo?

"Fè, Fede, Federico?" disse Ben facendo un gesto con la mano per riportarmi alla realtà.

"Sei bellissimo" mi scappò dalla bocca per la seconda volta.

Merda di nuovo. Ma non me ne accorgo quando lo dico. Ero così concentrato a guardarlo che la mia testa fa tutto da sola.

Ben mi prese e mi avvicinò a lui e mi diede un bacio sulla guancia, seguito da un altro scompigliamento di capelli. Mise il suo braccio intorno al mio collo e rimanemmo seduti in quella posizione per un bel po di tempo. Intanto ci facevamo i cazzi nostri guardandoci il proprio cellulare.

Ogni volta che avevo un contatto fisico con lui, la mia pelle si ricopriva di brividi e sentivo un calore interiore che non so nemmeno io da dove venisse tutto ciò.

Quando sto con lui mi sento bene.



















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