Chapter 1

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 Mi chiamo Allison Parisi e ho 19 anni,la mia vita è stata stravolta da tantissimi fattori ma non credo sia il momento di svelarli.


Suona la sveglia,segno che devo andare a lavorare. Sbuffo, mi alzo,mi preparo e vado alla caffetteria dove lavoro come barista. Dopo dieci minuti di camminata entro nel locale:

"Eccomi,scusate il ritardo" dico affaticata.

"Sempre in ritardo e con i capelli in disordine" mi deride il mio collega Jason.

Alzo gli occhi al cielo e sorrido, è un cretino a volte ma è molto simpatico.

"Divertente,meglio se cominci a lavorare" commento.

Jason ride ma non commenta e così iniziamo il nostro lavoro.

"Scusi signorina,può portarmi un cappuccino?" mi chiede un'anziana signora.

"Certo" rispondo sorridendo.

Quella signora mi ricorda molto mia nonna,era l'unica che mi aveva sempre sostenuto e che mi era rimasta accanto durante quelli che definivano "gli anni migliori", come se qualcuno abbia passato la sua adolescenza senza neanche un dramma.

"Attenta a quello che fai!" esclama Jason.

Lo guardo senza capire e solo dopo mi rendo conto che ero talmente immersa nei miei pensieri da non essermi accorta di aver fatto cadere tutto il latte a terra e di avere tutti gli occhi puntati su di me.

"Pulisco io" dice Jason sorridendo e tutti tornano a farsi i fatti propri.

Vado a prendere le ordinazioni ad un tavolo pieno di ragazzi che sembrano avere la mia età :

"Allora cosa volete ordinare?" chiedo.

"5 cornetti semplici ma prima di servirceli cerca di non farli cadere" mi deride un ragazzo.

"Ma chi ti credi di essere per venire qua e prendermi in giro?" domando arrabbiata.

Potete pensare che sia la solita ragazza timida ed innocente,ma sono l'esatto opposto,conosco la merda che c'è in giro e non mi faccio prendere in giro da un ragazzo.

"Aggressiva eh" dice con un ghigno.

"Magari lo sei anche in altri contesti" replica un ragazzo moro.

"Peccato che due come voi non lo scopriranno mai" replico lanciando una frecciatina.

"Nessuna mi resiste" dice il ragazzo che mi ha preso in giro prima.

Lo squadro per bene, è un bel ragazzo: alto,con i capelli biondo cenere, occhi castani e una mascella pronunciata. Non si può negare che sia attraente ma i ragazzi come lui mi danno sui nervi.

"Beh,certo che non ti resiste nessuna dato che le uniche con cui ci hai provato saranno gatte morte" replico con un ghigno.

Lui tace..."Colpito e affondato" penso soddisfatta.

"Beh allora ci porti i cornetti?" chiede il moro.

"No,fino a quando vi comporterete come cavernicoli non avrete niente,quindi andate via" dico alzando la voce.

I ragazzi si guardano e se ne vanno ma prima il ragazzo biondo mi prende il polso e mi dice:

"Mi hai appena sfidato dolcezza" e dopo avermi lasciata interdetta se ne va ridendo.

Idiota.

La giornata passa senza intoppi e ,quando si fanno le 21, levo il grembiule e vado a cercare Jason:

"Puoi chiudere tu per favore? Sono molto stanca" dico sospirando.

"Certo tigre a domani" risponde Jason sorridendo.

Gli sorrido di rimando ed esco dalla caffetteria per tornare a casa.

Mentre cammino per tornare nel mio appartamento vedo il ragazzo biondo di prima davanti alla porta del condominio.

"Che ci fai qui?" chiedo irritata.

"Aspetto un mio amico ma quindi vivi qui?" replica sorridendo.

"Non sono fatti tuoi,ora spostati che devo passare" dico senza giri di parole.

"Perché sei sempre così scontrosa?"

"Altra cosa che non ti interessa,ora levati".

Mi guarda per un po' e mi lascia passare,sospiro ed entro, faccio le scale, arrivo alla porta del mio appartamento, la apro ed entro ma mentre sto per chiuderla un piede la ferma:

"Posso entrare?" chiede  il ragazzo biondo.

"Che problemi hai? Non ti conosco neanche".

Lui essendo più forte di me entra e chiude la porta alle sue spalle.

"Cosa vuoi?" chiedo furiosa.

"Conoscerti" risponde senza un filo di sorriso e penso che sia la prima volta che lo vedo senza quell'aria da strafottente.


Quello che non ti ho mai detto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora