Chapter 24

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Ho finalmente finito il turno di lavoro e sono pronta a tornare a casa.

Ovviamente cerco di tornare il più tardi possibile perché è un inferno stare là dentro,in più, domani ho il giorno libero.

Sospiro,prendo le mie cose e mi incammino per tornare a casa con un mal di testa fortissimo.

Dopo venti minuti di camminata arrivo al mio appartamento:

"Sono tornata" annuncio.

"Finalmente!" esclama Stefan venendo infuriato.

Senza dire nient'altro mi prende i capelli,mi butta a terra e comincia a darmi calci. Mi rannicchio per ricevere meno danni possibili e aspetto che finisca.

"Dovevi tornare prima,è troppo tardi" urla.

Quando vedo che si allontana comincio a correre e mi chiudo in bagno.

"Apri questa porta!".

Dopo cinque minuti sento il portone di casa sbattere.

Forse se ne è andato.

Mi metto in un angolino a piangere aspettando il peggio.

Nella migliore delle ipotesi finisco in ospedale.

Nella peggiore,invece,vi lascio immaginare.

Trent's pov

Sono con Jason e stiamo guidando ad una velocità assurda verso l'appartamento di Allison.

"Forza!" esclama Jason.

Parcheggio e vedo,giusto in tempo,Stefan uscire incazzato nero.

Io e Jason ci scambiamo uno sguardo di intesa,scendiamo dall'auto e ci avviamo verso di lui.

"Guarda chi c'è qui" dico con un ghigno.

Jason è dietro di Stefan.

"Cosa vuoi? Allison ormai è mia" urla.

Mi avvicino e gli tiro un pugno e lui prova a contraccambiare ma sono più agile e lo schivo,Jason lo butta a terra e, per finire ,lo trattiamo come si deve.

"Penso possa bastare" dice Jason guardandolo con disprezzo.

Annuisco anche se la voglia di continuare è tanta ,ma se continuassi lo ammazzerei e non posso rischiare anche se vorrei.

"N-non hai ancora vinto" dice sputando sangue.

Sto per tirargli un altro calcio ma la voglia di vedere Allison è troppa.

"Sparisci e non farti più vedere" gli intimo.

Mi avvio verso l'appartamento con un macigno nel petto.

Non oso immaginare cosa sia successo.

Se l'avesse stuprata di nuovo?

Se l'avesse minacciata?

Scuoto la testa per scacciare quei pensieri,devo accertarmi che stia bene. Mi sento così in colpa per non averlo capito prima,mi aveva messo davanti a tutto. Ha preferito me a se stessa. Mi ricordo sempre quando mi chiedeva "Ma cosa significa amare?" e io non ho mai risposto perché prima di lei,io non sapevo cosa significasse amare ma adesso lo so e,sono sicuro,lo abbia capito anche lei. Chi lo avrebbe detto? Uno come me che di amore non ne voleva sapere,uno come me che si portava solo le ragazze a letto,ha deciso di amare una ragazza splendida.

Ringrazierò il cielo ogni giorno per avermi dato Allison.

Arrivo davanti alla porta e,mentre sto per bussare,noto che è socchiusa. La apro e noto le sue cose sul tavolo,quindi è in casa.

Tutte le stanze hanno la porta aperta tranne quella del bagno.

Vado verso quella stanza e busso lievemente. Sento dei singhiozzi. Provo ad aprire ma è chiusa,dannazione.

So che se parlo,non mi aprirà,è troppo spaventata per capire chi sono. Lo sento.

Mi ricordo improvvisamente che Allison tiene una chiave di riserva per tutte le stanze. Vado in cucina,prendo il barattolo e la cerco insistentemente.

Quando la trovo corro verso il bagno e lo apro ma la scena che vedo è un incubo:

Allison è rannicchiata che piange e urla "Non uccidermi ti prego".

"Sono io,Ally,sono Trent" sussurro avvicinandomi.

Apre gli occhi e mi guarda ma sono troppo impegnato a fissare il suo corpo:

E' diventata magrissima,il viso scavato è pieno di occhiaie e,per finire, tutte le gambe,l'addome e le braccia sono pieni di lividi.

"Trent..."

Alzo lo sguardo e mi si gela il sangue nelle vene quando,con voce incrinata,sussurra:

"Salvami... ti prego".

Quello che non ti ho mai detto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora