Chapter 13

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"Allison".
"Sai se non sei del personale non puoi entrare qui,quindi fuori" dico con una calma che non mi appartiene mentre continuo a sistemare.
"Allison,mi dispiace" replica uscendo dal magazzino. Lo seguo con lo sguardo e noto che ha lasciato la "ragazza" sola e se ne è andato fuori dal locale.
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Finalmente la giornata è finita senza intoppi e,dopo aver ricevuto la paga mensile,mi incammino per tornare a casa e la mia mente pensa a Trent: è stato molto strano stamattina e il suo comportamento è davvero altalenante. I miei pensieri si materializzano davanti a me con un Trent con la giacca di pelle.
Oh mio Dio.
"Allyy" dice sorridendo.
È davvero lunatico.
"Ciaoo" replico sorpassandolo per continuare.
"Ti accompagno a casa".
"Trent sono le tre di notte,vai a casa".
Continua a camminare come se non avessi parlato mentre lo guardo perplessa.
"Andiamo forza".
Alzo gli occhi al cielo e mi metto vicino a lui.
Una volta raggiunto l'appartamento,entro seguita da lui.
"No ma fai pure".
Ride e va verso la stanza da letto.
"Cosa stai facendo?"
"Dormo con te".
"No."
"Daii".
"Trent mi ricordo cosa hai detto quindi non pensare di fare tutto l'amico".
"Ero solo arrabbiato Allison,per favore, perdonami".
Lo guardo cercando qualche indizio che smentisca quello che ha detto ma invece è serissimo.
"E va bene" dico stendendomi accanto a lui.
Si gira verso di me e mi guarda prima di dire: "Ti va se domani sera ti porto in un posto?".
"Devo uscire con Alex".
"Non dirmi così dai".
"Mi spiace".
Sembra infastidito ma mi attira a sé mentre piano piano ci addormentiamo.
Dei raggi di sole mi costringono ad aprire gli occhi e piano piano metto a fuoco la stanza ma non vedo Trent.
Mi alzo e vado verso la cucina trovando un post-it:
Non volevo svegliarti,sono a lavoro,più tardi passo da te e non accetto un no come risposta.
Gli scrivo un messaggio dicendogli di passare per pranzo e mi preparo per andare a comprare un vestito per stasera.
Esco di casa e vado verso il centro commerciale.
Una volta arrivata,entro dentro un negozio che aveva esposti degli abiti bellissimi: "Salve" dico guardandomi intorno.
"Buongiorno" risponde la commessa sorridendo.
Provo tre abiti tra cui uno nero,uno rosa cipria e uno bianco ma nessuno mi soddisfa fino a quando vedo un piccolo abito bordeaux e decido subito di provarlo.
È davvero bello: ha una scollatura a cuore,  un corpetto aderente e poi la gonna è un po' a palloncino.
Decido di comprarlo e di andare al supermercato per fare la spesa.
Senza neanche accorgermi si è fatto tardi e torno a casa per preparare il pranzo.
Alle 13:10 suona il campanello e apro a Trent.
"Brutta giornata?" Chiedo vedendolo nervoso.
"Impegnativa".
Entra e si siede a tavola.
"Come fossi a casa tua" dico ridendo.
Ride divertito mentre mi guarda.
Mi siedo e cominciamo a mangiare.
"Quindi a che ora hai l'appuntamento?"
"Alle 21".
"Agitata?" Domanda infastidito.
"Un po'".
Dopo mangiato mi aiuta a lavare i piatti,successivamente ci sediamo sul divano a guardare film fino a quando non è ora di prepararmi.
"Aspetta qui" dico sorridendo.
Mi faccio la doccia,mi vesto e mi trucco con eyeliner,mascara e rossetto bordeaux in tinta col vestito. Lascio cadere i capelli in morbide onde ed esco dal bagno:
"Che ne dici?" Domando a Trent.
Trent's pov
Non se ne parla di farla uscire così.
La guardo più volte:la scollatura lascia intravedere un po' troppi e la gonna le arriva sopra al ginocchio lasciandole in vista le gambe.
È bellissima cazzo.
"Non esci così".
"Perché sto male?".
"No,è troppo corto".
Non bada alle mie parole e quando suonano lei mi da un bacio sulla guancia per poi uscire con quell'idiota.

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