Chapter 2

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"Conoscerti" dice.

"Perché vorresti conoscermi?"

"Non lo so" ammette.

"Appunto,vai via adesso" dico alzando la voce.

"Comunque mi chiamo Trent" dice sorridendo e uscendo dal mio appartamento.

Che ragazzo strano.

Il mio cellulare trilla, segno che mi è arrivato un messaggio, lo prendo e apro whatsapp:

-So che è passato un bel po' di tempo e che probabilmente mi odi ma ho bisogno di parlarti-.

Leggo il numero e subito capisco di chi si tratta: Stefan,il mio ex nonché primo amore e persona che ha praticamente frantumato la mia vita.

-Scordatelo,non provare a riscrivermi o cambierò il mio numero per la terza volta- rispondo.

Decido di spegnere il telefono e di dormire un po'.


La sveglia suona ricordandomi che anche oggi devo affrontare un nuovo giorno, mi alzo senza tanti convenevoli dato che ho passato la notte a rigirarmi nel letto senza ottenere un risultato.

Vado in bagno,mi sciacquo la faccia, metto un filo di trucco e raccolgo i capelli in uno chignon disordinato.

Mentre esco dalla porta del mio appartamento trovo Trent ad aspettarmi fuori dalla porta e per poco non urlo:

"Sei diventato uno stalker?"

"No, ti accompagno a lavoro" risponde sorridendo come se fosse la cosa più normale del mondo.

" E va bene" sbuffo acconsentendo, magari si toglierà dalle scatole.

"Allora cosa vuoi?" continuo.

"Conoscerti, come ti chiami?"

"Allison" dico acida.

"E quanti anni hai?"

"E' un interrogatorio?" chiedo con un pizzico di ironia.

"Sei sempre così acida o lo fai per allontanare le persone?"

Quella domanda mi aveva spiazzata.

"Ho 19 anni" dico.

"Io 22" replica.

"Non mi interessa,ora se vuoi scusarmi siamo arrivati, grazie e a mai più" dico sbuffando.

"Mi sono comportato bene, quindi adesso puoi darmi un caffè?" domanda sorridendo.

"Va bene" rispondo ridendo,la sua insistenza è buffa.

Entriamo nel locale e tutto il buon umore va a farsi fottere quando vedo Stefan che mi guarda e mi sorride. 

"Vai subito via" dico urlando.

"Allison per quanto ancora mi odierai?"

"Devi andartene" dico fredda.

Mi ricordo tutto di quello che mi ha fatto, di come mi abbia svuotata,di come abbia mandato a puttane il mio rapporto con i miei genitori,ogni cosa.

"So ancora che dentro di te provi qualcosa per me" dice guardandomi intensamente.

"Scusa ma potresti smettere di importunare la mia ragazza?" chiede Trent.

La sua ragazza? Ma è impazzito?

Mi giro nella sua direzione,lui mi guarda e mi fa l'occhiolino e solo dopo mi accorgo di essere attaccata a lui con il suo braccio sul mio fianco e lì capisco tutto. Lui aveva capito: non sa niente di me,l'ho trattato male eppure con un solo sguardo lui aveva capito cosa stessi provando ma io non mi faccio abbindolare dai ragazzi come lui. Ho avuto fin troppe esperienze.

Flashback

E' una giornata soleggiata e ne approfitto per fare una passeggiata e andare al parco per disegnare. Ancora dovevo trasferirmi,vivevo ancora in Italia.

Dopo un po' di camminata decido di sedermi sul prato e disegnare qualcosa che mi ispirasse ma, quando comincio a far prendere forma al disegno, un pallone colpisce le mie gambe, alzo lo sguardo e un ragazzo con aria mortificata mi guarda.

"Scusa" mi dice.

"Oh non preoccuparti".

"Comunque io sono Stefan" si presenta.

Lo guardo per un po': alto,capelli castano chiaro,occhi verdi e carnagione leggermente abbronzata. Un bellissimo ragazzo insomma.

"Io sono Allison" dico sorridendo.

In quel momento ci fu l'inizio dei miei guai.

Fine flashback.

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