Last Day Parte Seconda

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Dal capitolo precedente

In quel momento, mentre la guardavo camminare a testa bassa affianco a me mi venne un idea e la espressi ad alta voce

<vuoi passare la mia ultima sera con me?>

§§§

Lei mi guardò e sorrise
<lo stai chiedendo a me? >

<si certo.. Vedi qualche altra ragazza qui in giro?> lei si girò e vide un gruppo di ragazze poco distanti da noi.. Mi guardò con un sopracciglio alzato e un sorrisino
<mi correggo, vedi altre ragazze bellissime con dei jeans troppo corti per i miei gusti che si chiamano Mia Alonso e che adesso hanno un sorrisino dolce e i capelli svolazzanti?>

Lei sbuffò una risata
<no> disse ridendo.

<bene.. Era rivolto a te e in caso volessi una conferma ufficiale adesso ce l'hai a meno che tu non voglia un invito scritto e spedito> dico e lei ride coprendosi il viso con la mano..

<beh.. In questo caso credo che mi farebbe veramente piacere stare con te> dice e sorrido vittorioso.

<bene madame adesso ci possiamo recare alla mia macchina così andiamo? > dico porgendole il braccio che lei prontamente aggancia con il suo

<sì monsieur credo che possiamo andare alla vostra macchina>

Così insieme a lei tra una risata e un 'fermo devo sistemare il laccio della scarpa' arrivammo in macchina. Appena entrambi chiuso le portiere decisi che per quella sera nessuna stanza da letto nessuna grotta andava bene per noi.

Così guidavi e la Portai fuori città
<ma dove andiamo?>

<andiamo in un posto speciale..Ti Va?> lei annuí e così ascoltando musica e parlando delle nostre vite arrivammo in un prato con una casa abbandonata..

<ma.. Perché siamo qui?>

Perché ti amo.. Pensai non sapendo nemmeno io perché

<perché qui ci venivo con papà.. - mi voltai e la guardai- e tu sei la persona più adatta a da portare qui> dico ingoiando un nodo alla gola che si era formato per qualche assurdo motivo.

Aprii lo sportello così come lei, mi raggiunse e adesso eravamo davanti alla macchina. Mi guardò dal basso
<che cos'è?>

<era la casa dei miei nonni e so che non è il miglior posto per portare una ragazza di notte però voglio farti vedere una cosa, quindi vuoi venire? - chiesi porgendole una mano- lo capirei se non accettassi perché io credo che-> non mi fece finire la frase che mi prese la mano sorridendo

<voglio venire solo che ho freddo.. Prendo la giacca e andiamo> disse e la guardai mentre prendeva quello che le serviva e poi tornava da me.. <andiamo paulito> disse e sorrisi per poi guidarla dentro la casa vecchia.
Le feci fare il giro turistico e la portai al secondo piano mi fermai in una stanza in particolare.. Ero appoggiato alla porta e guardavo al suo interno.. Il lettino la scrivania, la palla da calcio il mio orsetto Bufu per terra e per un'attività tornai indietro negli anni.. Io, Mariano e papà che giocavamo in quella stanza sul lettino. Era domenica e nonna stava cucinando qualcosa per noi, Gustavo entra e si appoggia la letto ascoltando qualcosa alla radio, Mariano corre da lui e ascoltano qualche canzone canticchiandola. Mio padre prese il pallone e mi guardò negli occhi facendomi l'occhiolino
<siamo rimasti io e te campione, ti va di farmi vedere come si vince?> io corro verso di lui e lo abbraccio forte. Con i miei tre anni gli arrivavo più o meno al petto anche se lui era inginocchiato per sempre..
Era destino che io rimanessi basso di statura.
<Fii papà voglio ziocare> dico e lui mi accarezza i capelli
<bravo il mio campione> ridacchio mostrando il mio sorriso sdentato
<ti amo papi> dico stringendo tra le mie manine la sua maglietta
<ti amo anch'io piccolino> poi lui si alza e prendendo il bimbo in braccio viene verso la porta attraversa insieme al bambino la mia figura, scende giù e alla cima delle scale trova mia mamma con un vassoio di biscotti mio padre ne ruba due. Uno per me e uno per lui, mia mamma ci guarda sorridendo mentre sale chiamando glia altri miei due fratelli..
Cammino vicino alla finestra e vedo me e il mio papà giocare a calcio
<bravo così.. Più forte.. Sei il mio campione> continuava a dirmi parole del genere mentre io correvo come una papera intorno all'albero ornamentale di nonna e lui mi rincorrereva..

Eri scritta nel mio destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora