SCARLET POV.
Ero già davanti quella porta. Dietro di essa il mio incubo peggiore, dietro di essa la mia stessa rovina, dietro di essa la mia sofferenza. Cerco di essere forte e trattenendo il respiro, decido di suonare il campanello. Uno, due, tre squilli e nessuno apre.
Non tento di nuovo la sorte, pensando che fosse il destino che mi avesse dato un'altra chance e mi giro per tornare indietro. Ero davvero arrivata a questo? Ad andare da lui?
Sento una porta aprirsi e subito dopo qualcuno tossire. Era lui. Anche se non lo vedevo fisicamente, la mia testa aveva dentro di sé il ricordo del suo sguardo, l'ultimo sguardo maligno che mi aveva rivolto alla fine di quella terribile notte. L'ultima che avevamo passato insieme, l'ultima che avremo mai passato insieme. Era sempre un incubo ricorrente, i suoi occhi soddisfatti mentre la mia sofferenza cresceva, erano un qualcosa che non aveva mai lasciato la mia mente e forse, mai l'avrebbe fatto.
Mi giro di scatto prendendo tutta la forza che mi era rimasta in corpo e solo in quel momento fisso quelle sue iridi nere. Nere come la pece, come i giù terribili degli incubi. Il mio incubo.
Non era cambiato affatto, non era passato neanche troppo tempo dalla nostra rottura. Da quella cazzo di notte che aveva cambiato tutta la mia vita.
Lo vedo sorridere non appena mi vede, vede la mia preoccupazione, sente l'ansia che inizia a salire e gli occhi che si fanno sempre più lucidi. Perché ero venuta?
"Ma guarda chi si rivede. Scarlet Jons in tutta la sua bellezza" parla lentamente mentre una sua mano finisce sul mio mento. Mi discosto in poco tempo, disgustata dal suo tocco e lo supero entrando in quella casa.
"Come se fossi a casa tua piccola" la stessa parola che usava Carter, lo stesso diminutivo che mi faceva sussultare ogni volta che usciva dalla bocca del castano. Alzo gli occhi al cielo mentre vedo il ragazzo che entra e si chiude la porta alle spalle. Ok, ora eravamo soli e nessuno ci poteva sentire. <Altra bella mossa che hai fatto Scarlet complimenti> mi dice la mia mente sempre pronta.
"Sono venuta solo per delle spiegazioni" gli dico a denti stretti.
"Chissà perché ma me lo aspettavo. Vuoi che indovino il soggetto del nostro discorso?" mi chiede sempre più divertito, fissando i miei occhi senza mai lasciarli "Carter." si limita a dire senza lasciar trasparire nessuna emozione. Quel nome uscito dalla sua bocca era un insulto, ed anche se adesso ero furiosa con quel ragazzo, avrei fatto qualunque cosa pur di essere in sua compagnia e non nelle mani di quell'essere spregevole.
"Vuoi un premio per la tua vittoria o cosa?" scherzo, forse troppo.
"Non farmi perdere la pazienza Scarlet. Lo sai che non devi." si, lo sapevo bene. Come potevo dimenticarmi una persona così meschina, così masochista.
"Mi fai veramente schifo Leonard" gli sputo queste parole in faccia, consapevole che non gli sarebbero piaciute, ma troppo provocatorie per non pronunciarle.
Sospira ad alta voce e non proferisce parola, aspettando una mia mossa "Perché conosci Carter?" gli chiedo calma.
"Come non lo sai? Il mio amichetto non ti ha detto niente? Strano che si tenga queste cose per sé." mi sfida. So che non mi dirà niente, se non cose che mi potrebbero ferire o allontanare da Carter.
"Leonard non giocare con me. Conosco i tuoi trucchetti, so come sei fatto" gli dico esasperata lanciando la mia borsa sul divano.
"Scarlet ti sei mai chiesta perché lui sapesse tutto di te?" mi chiede calmo, aprendo il frigo e prendendo una bottiglia di birra. Mi chiede se ne voglio una ed io declino l'invito disgustata. Eravamo stati insieme alcuni mesi e lui non aveva ancora capito che odiavo la birra?
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ETERNAMENTE TUA
Romansa#3 in "racconto" #3 in "lottare" Scarlet Jons, una ragazza amante della semplicitá, della normalità ma sopratutto dell'amore. Una ragazza che però non si fida di nessuno, men che meno di lui. Carter Levy, un ragazzo misterioso, cupo e con un passato...