Con l'arrivo della civiltà occidentale non si può più parlare di un'arte autonoma, ma l'arte giapponese si inserisce vigorosamente nelle più moderne correnti artistiche, specie architettoniche. Per quanto riguarda le arti tradizionali giapponesi, che sono tutte permeate dalla filosofia zen, esse hanno costituito per secoli un unicum che non ha corrispondenza in occidente. Giunte fino a noi pressoché intatte, sono tuttora vive e vitali; sono praticate in tutto il mondo da decine di migliaia di persone e hanno costituito un vettore essenziale della conoscenza all'estero della cultura giapponese. Tutte sono fondate sul principio della "via" (dō), cioè su un cammino interiore da percorrere per giungere all'illuminazione. Ma, al di là della loro valenza filosofica, hanno comunque un contenuto estetico che può essere percepito autonomamente. Queste forme espressive costituiscono il nucleo più autentico della cultura giapponese e a esse i giapponesi sono stati e sono molto legati. Elemento costante e centrale di esse è la rappresentazione istantanea della bellezza, espressa il più sinteticamente possibile con il segno, la forma o il gesto. Le più note sono: il cha no yu (o sadō), la via del tè,l'ikebana (o kadō), la via dei fiori, lo shodō, la via della calligrafia,il kōdō, la via dell'incenso.
Una menzione a parte la merita la corrente artistica del mono-Ha, originatasi sul finire degli anni sessanta per mano di un gruppo di artisti concentratisi sull'aspetto effimero e impermanente di oggetti ed eventi, messi in relazione allo spazio, all'uomo e alla realtà. Nell'architettura giapponese le case tradizionali e le strutture dei templi sono caratterizzate da pavimenti rivestiti da particolari tappeti chiamati tatami, pareti in legno, porte laccate, muri di argilla, soffitto a cassettoni, un tetto di tegole, muri di legno e gesso, oltre che porte scorrevoli note come shoji, le quali hanno la funzione di dividere le stanze e gli spazi interni da quelli esterni.La fusione della pittura tradizionale giapponese e di quella occidentale ha dato vita all'influenza artistica nota come giapponismo, sviluppatasi nella seconda metà del XIX secolo, e iniziatasi con la diffusione delle tipiche stampe giapponesi ukiyo-e in Europa; oltre che ai manga, i fumetti tradizionali del Giappone, diventati famosi anche nel resto del mondo. I cartoni animati influenzati dallo stile dei manga vengono chiamati anime. I videogiochi giapponesi hanno incominciato ad avere grande successo a partire dagli anni ottanta, grazie soprattutto all'opera di Nintendo, che si è lanciata con successo in questo mercato, seguita poi da Sony, SEGA, Konami e altre aziende negli anni novanta.