<<Questo posto è frequentato da tutti per il viale di ciliegi e per il parco che si trova alla fine di esso, ma nessuno conosce questa parte>> spiegò Yoongi mentre evitava le radici di un albero.
I due stavano camminando da circa dieci minuti in quel sentiero immerso nel verde, Yoongi che faceva strada e Jimin che lo seguiva guardando le sue spalle.
<<Vengo qui da quando ero piccolo, questo è sempre stato il mio rifugio dove trovare un po' di pace e, a dire la verità, non ci ho mai portato nessuno>> continuò Yoongi con un sorrisino leggermente imbarazzato sul volto.
Jimin immaginò un piccolo Yoongi che correva fra i cespugli e sorrise istintivamente. Si sentiva molto felice, Yoongi gli stava per mostrare una parte della sua vita, stava per condividere con lui una parte di sé.
E a Jimin sembrò un'allucinazione, una visione, ciò che gli si parò davanti quando Yoongi spostò un ultimo rampicante, liberando la visuale di entrambi.
Ciò che si presentava ai suoi occhi era un praticello circondato dagli alberi. Qual era la particolarità? Un po' più a destra rispetto al centro scorreva un fiumiciattolo dall'acqua cristallina, che tagliava la superficie in due parti.
Un posto abbastanza semplice, ma Jimin lo trovò uno dei più belli che avesse mai visto, perché lì vi erano Yoongi, la sua infanzia e il suo essere. Era tutto concentrato in quella porzione di mondo che lasciava Jimin senza fiato.
<<Hyung è... è bellissimo>> esclamò il più piccolo guardandosi attorno con la bocca spalancata.
<<Davvero? Sono contento che ti piaccia...>> disse Yoongi con aria un po' impacciata, onestamente felice dell'opinione positiva del minore. Quest'ultimo aveva preso a camminare un po' in giro per il territorio, studiando ogni centimetro di esso, con l'espressione meravigliata di un bambino.
Più tardi i due ragazzi erano seduti sul prato, sotto l'ombra di un grande albero, a gambe incrociate, con la soffice erbetta verde che solleticava le loro caviglie. Jimin osservava l'acqua del fiumiciattolo incresparsi e dividersi ogni qualvolta incontrasse un ostacolo. Yoongi invece era occupato ad ammirare il profilo del biondo e tracciarne i lineamenti con lo sguardo. Rimase lì fermo ad ammirare la sua perfezione per sempre, ma ad un certo punto decise che era arrivato il momento.
<<Jimin...>> si morse il labbro nervosamente, richiamando l'attenzione del più piccolo, che si girò a guardarlo con aria interrogativa ma serena, in attesa che Yoongi continuasse.
<<Uhm... ti ricordi quella... quella cosa che dovevo dirti?>> mormorò lo hyung strofinando leggermente le sue mani fra loro.
<<Oh sì, dimmi pure>> rispose Jimin sorridendo per incoraggiare il più grande e per sollecitarlo a parlare.
<<Allora>> il ragazzo dai capelli blu fece un respiro profondo e poi iniziò a parlare <<Partiamo dal presupposto che non sono bravo ad esprimere in miei sentimenti e che io sono una persona molto fredda, come tu ben sai>> piantò il proprio sguardo in quello di Jimin e si perse nei suoi occhi, come spesso gli accadeva. E fu proprio in quegli occhi che trovò il coraggio di continuare a parlare, per cui fece un altro respiro per calmarsi e poi continuò.
<<Mi ricordo ancora il nostro primo incontro. Pensavo che tu fossi molto carino, mi attraevi molto e non sapevo neanche perché. Non avrei mai immaginato che quel ragazzo dalle gote arrossate che correva verso la stazione sarebbe diventato così importante per me. Perché sì, hai acquistato una grandissima importanza in poco tempo, cosa che non avrei mai creduto possibile, poiché mi fido difficilmente delle persone>> fece una pausa, un sorrisetto si fece strada sul suo viso pallido.
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Texts || Yoonmin
Fanfiction【Dove Yoongi manda messaggi al vecchio numero del suo ex fidanzato.】