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<<Hyung, andiamo a pattinare?>> aveva chiesto Jimin improvvisamente, sovrappensiero. I due stavano camminando tenendosi per mano, curandosi poco del pensiero della gente che li guardava, talvolta incredula, talvolta sorridente, talvolta disgustata.

A Jimin era tornata in mente la pista di pattinaggio che si trovava a pochi isolati dal punto in cui la coppia si trovava. Il biondo si era ritrovato a sorridere appena alla memoria dei momenti della sua infanzia passati a divertirsi pattinando con sua madre e suo fratello.

I due ragazzi così si ritrovarono fuori dalla pista ghiacciata a mettersi i pattini. Jimin era emozionato, non vedeva l'ora di provare nuovamente quella sensazione di libertà che solo quando pattinava riusciva a provare. Yoongi invece era un po' scettico: a malapena riusciva ad infilarsi quegli enormi pattini ai piedi. Sarebbe risultato sicuramente un disastro, un insulto al pattinaggio, ma l'entusiasmo un po' bambinesco del suo ragazzo lo convinse che sarebbe importato davvero poco.

Una volta indossate anche tutte le protezioni necessarie, i due entrarono nella pista, quel giorno quasi completamente isolata. Yoongi si appoggiò immediatamente alla parete della pista circolare barcollando: era letteralmente impossibile restare in equilibrio su quella superficie scivolosa.

Jimin invece era subito andato verso il centro della pista, volteggiando e muovendosi con leggerezza. Riprovare quella familiare sensazione di felicità dopo tanto tempo fu molto piacevole per lui. Si aggirò per la pista con scioltezza, come se quei movimenti fossero parte di lui e dopo qualche volteggio in più tornò indietro lentamente, avvicinandosi a Yoongi.

Quest'ultimo lo aveva guardato per tutto il tempo incantato, non riuscendo a smettere di chiedersi se al mondo esistesse una creatura più eterea e delicata.

<<Meno male che eri "un po' arrugginito"!>> esclamò Yoongi ridacchiando e drizzandosi un po' sul posto, mentre Jimin si fermava davanti a lui.

<<Beh sì, dovevo riprendere l'abitudine>> ridacchiò a sua volta Jimin affiancandosi a Yoongi e prendendolo per un braccio gentilmente.

<<Ma cosa? Sei già bravissimo!>> replicò Yoongi con disappunto ed incredulità, imbronciandosi un po' perché non si sentiva all'altezza.

<<Sono sicuro che lo sei anche tu hyung>> disse Jimin, intenerito dall'espressione del più grande.
<<Su andiamo>> trascinò lentamente Yoongi per un braccio, allontanandolo dal bordo della pista.

Yoongi si ritrovò destabilizzato e si sbilanciò subito in avanti, trovando in Jimin l'unico punto di appoggio. Quest'ultimo subito rise per le buffe azioni del maggiore, trovandolo sinceramente adorabile.

<<Hyung, mantieni il ritmo, così>>
<<Non ti sbilanciare troppo>>
<<sciogliti, rilassati, ci sono io>>

La serata andò avanti così, fra le raccomandazioni di Jimin e le impacciate movenze di Yoongi, il quale dopo una buona mezz'oretta aveva imparato a stare in equilibrio ed a spostarsi senza l'aiuto del più piccolo.

Così qualche manciata di minuti dopo, i due stavano gironzolando indisturbati per la pista. Yoongi raggiunse Jimin da dietro, posando le mani sulla sua vita e la guancia sulla sua spalla, facendosi così trascinare da lui, che ci riusciva senza troppe difficoltà.

<<Hey>> Jimin posò le proprie manine su quelle di Yoongi <<credevo avessi imparato a pattinare da solo>> aggiunse accennando un sorriso.

<<È così, ma sono stanco>> si giustificò il più grande con tono adorabile, dovuto alla sua guancia premuta contro la spalla di Jimin.

<<Sei solo un pigrone>> ridacchiò quest'ultimo, scuotendo la testa e pattando con le proprie mani quelle di Yoongi.

<<Tu, bambino irrispettoso, come osi!>> esclamò il maggiore con tono fintamente arrabbiato, assumendo un'espressione buffamente scandalizzata. Alzò la testa e tolse le mani dalla vita di Jimin, per poi affiancarsi lentamente a lui e prenderlo per mano.

Yoongi amava tremendamente il modo in cui le la sua grande ed affusolata mano e quella piccola e paffutella di Jimin combaciassero e si completassero perfettamente, quasi fossero state create apposta per essere unite.

Il maggiore avanzò di altri due passi rispetto al minore e cercò di girarsi per averlo di fronte, ma le cose non andarono esattamente come Yoongi le aveva programmate. Più precisamente mentre tentava di voltarsi la lama di uno dei suoi pattini era scivolata sul ghiaccio, facendo perdere l'equilibrio al povero hyung, che cadde all'indietro trascinando con sé il minore.

Yoongi perciò si ritrovò disteso sulla superficie ghiacciata, con Jimin praticamente addosso. Il più grande si alzò sui gomiti e fece contatto visivo con il minore. Dopo qualche secondo di silenzio imbarazzato, i due ragazzi scoppiarono a ridere per la buffa caduta.

Quando le loro risate cessarono, Yoongi si accorse di essere ad un soffio dalle labbra del suo ragazzo, perciò si soffermò a guardarle, incantato.

<<Hyung, tutto bene?>> chiese Jimin divertito, mentre si asciugava delle lacrime che gli erano sfuggite dal troppo ridere. Non ebbe risposta però, perché si ritrovò un paio di labbra morbide sulle proprie.

Il possessore di quelle labbra rosee e sottili era ovviamente Yoongi, che, vista la vicinanza fra i due, non era riuscito a trattenere la sua costante voglia di baciare il minore.

I due così si ritrovarono coinvolti in un bacio dolce e lento, che permise all'uno di assaporare le labbra dell'altro in tutta calma. Jimin portò le proprie mani sulle guance del maggiore, sorridendo lievemente del bacio e godendosi ogni cosa di esso, che andò ad intensificarsi quando anche le loro lingue entrarono in contatto, dando il via ad una lotta per la dominanza. In quell'istante i due si sentivano isolati dal resto del mondo, soli insieme al turbine di emozioni e sensazioni che potevano provare solo in quei momenti speciali passati insieme, finché non furono costretti a separarsi per mancanza d'aria.

Yoongi si staccò con uno schiocco dalle tanto amate labbra di Jimin e posò la propria fronte su quella del minore, gli occhi chiusi, i pensieri in disordine, il battito accelerato ed un luminoso sorriso sul volto.

Jimin dal canto suo, non sapeva davvero cosa fosse la felicità, ma fu più che sicuro che ciò che stava provando in quell'istante fosse una sensazione molto simile ad essa. Si ritrovò a non chiedere nient'altro se non di rimanere così in eterno, con la fronte posata su quella di Yoongi, i loro battiti sincronizzati, i loro respiri mischiati.

<<Jimin, sto congelando>>

Beh, quasi in eterno.

I due si alzarono ridendo proprio quando il loro tempo a disposizione per restare nella pista era terminato. Uscirono dalla pista e dall'edificio mano nella mano. All'esterno vennero accolti da un bellissimo tramonto, probabilmente il più bello che si fosse visto in quelle ultime settimane, dai colori caldi e dolci, che trasmisero estrema e delicata tranquillità ai due, rimasti senza fiato dinnanzi a quello spettacolo.

Ed è curioso adesso, constatare quanto potere abbia l'amore: Yoongi non riusciva comunque a staccare gli occhi da Jimin, che, illuminato dalla luce del sole, pareva davvero un angelo, il suo piccolo ed etereo angelo.





SPAZIO AUTRICE:
EYOOOOOOOOO~~
Sono ritornata finalmente e definitivamente con un capitolo soft tutto per voi, che spero vi piaccia :3
First of all
GRAZIE MILLE WODJSODKSOKD TEXTS È A 17K VISUALIZZAZIONI ED È LA 522ª FRA LE STORIE YOONMIN VI AMO TANTISSIMO GRAZIE GRAZIE GRAZIE♥️♥️
+mi scuso ancora tantissimo per l'assenza, se non avete letto l'avviso che ho pubblicato nella parte precedente vi pregherei di farlo, lì troverete il motivo di questa mia lunga assenza :((
++ ho saputo del nonno di Taehyung e... sinceramente mi dispiace tantissimo, il solo pensiero che TaeTae possa stare male mi fa venire da piangere. Spero che il nostro piccolino possa riprendersi presto e ritornare a mostrarci quel sorriso a forma di scatoletta che noi amiamo tanto... we purple you Tae💜
Detto ciò
Grazie ancora di tutto, spero davvero che questo capitolo vi piaccia, fatemelo sapere nei commenti :3
I love y'all!
-Fabs

Texts || Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora