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You:
Quel sabato mattina il cielo era sereno ed il sole riscaldava Seoul.

Saresti uscito da scuola a momenti, per cui stavo iniziando a prepararmi per venire da te ed accompagnarti a prendere il treno, come ogni giorno facevo.

Ma quella mattina non sarebbe successo.

Stavo proprio per uscire di casa, quando ho sentito citofonare.

Non mi aspettavo visite, ero un po' sorpreso.

Quando ho aperto la porta ed ho visto la tua testa bionda fare capolino sull'uscio della porta, il mio stupore è raddoppiato.

Ma... c'era qualcosa che non andava.

Guardavi per terra, tirando su col naso e stringendo con le mani le spalline del tuo zainetto giallo.

Ho portato due dita sotto il tuo mento, costringendoti gentilmente ad alzare il viso.

Hai piantato i tuoi occhi nei miei ed ho sentito il mio cuore andare in frantumi.

Il sorriso che illuminava il tuo volto e le mie giornate era sparito.

Al suo posto vi erano tante piccole lacrime che partivano dai tuoi occhi rossi e gonfi e scivolavano sulle tue bellissime guance, facendo contrasto con il bel sole di quella giornata.

Non mi hai dato il tempo di aprire bocca, ti sei letteralmente gettato fra le mie braccia, sempre pronte ad accoglierti.

Hai iniziato a singhiozzare, mentre stringevi in due pugnetti la mia maglietta bianca.

Altre lacrime hanno lasciato i tuoi occhi, potevo sentirle bagnare la mia maglietta.

Ti ho avvolto con le mie braccia e ti ho stretto forte, lasciandoti di tanto in tanto un bacio fra i capelli.

Mi faceva tantissimo male vederti così, la tua tristezza era ed è l'ultima cosa al mondo che volevo e vorrei, nonostante io sappia che comunque te ne ho causata tanta.

Dopo esserti calmato un po', ti sei staccato lentamente da me, lo sguardo basso e le maniche della tua giacca grigia ad asciugare le lacrime.

Non ho potuto fare a meno di notare quanto tu fossi bello ai miei occhi, anche in quelle condizioni.

Siamo entrati in casa, ci siamo seduti sul divano e ti ho chiesto cosa fosse successo.

In classe avevate avuto un dibattito sui matrimoni gay ed i tuoi compagni di classe non si erano preoccupati di risparmiare i commenti omofobi al riguardo.

Ti sei sentito tirato in ballo, sei stato zitto ad incassare colpi.

Ti sei sentito disprezzato è sbagliato, così sbagliato da chiedermi se davvero tu lo fossi.

<<A te sembra sbagliato amare? A te sembrano sbagliati i sentimenti che proviamo l'uno per l'altro?>> ti ho chiesto io e tu hai scosso la testa lentamente.

<<Jiminie, non sei sbagliato, sei semplicemente perfetto. Non hai bisogno di approvazione da quel branco di ignoranti, non devi permettere a nessuno di definire il tuo modo di essere o di buttarti giù>> ti ho quindi detto.

Tu hai tirato su col naso nuovamente e poi mi hai sorriso.

Ho ricambiato il gesto, mi sembrava di aver ripreso a respirare.

Ti ho chiesto se volessi andare da qualche parte, ma tu mi hai detto che ti bastavo io, che ti bastava stare con me.

Mi hai riscaldato il cuore con quella frase, anche se non te l'ho detto.

Poco dopo eravamo sul divano.

Ti stavo accarezzando i capelli, quando ho sentito che il tuo respiro era più pesante: ti eri addormentato.

Eri così tenero, le labbra semiaperte e gli occhi chiusi in un'espressione beata. Ed eri così piccolo fra le mie braccia, avrei voluto tenerti così per sempre.

In quel momento ho realizzato davvero quanto tu fossi un angelo che si prendeva cura di me e che si era affidato a me.

Sai, Jiminie? Ad oggi io ci penso ancora, al tuo volto rigato dalle lacrime.

Nel momento in cui ti ho visto così, ho giurato che ti avrei protetto da qualsiasi cosa, che non ti avrei fatto del male.

E invece quella promessa l'ho infranta e chissà quanti altri giorni come quello hai affrontato e stai affrontando senza di me.

Chissà quante altre volte il tuo viso è stato bagnato dalle lacrime per colpa mia.

Il solo pensiero mi fa impazzire, vorrei solamente venire da te, asciugarti le lacrime e dirti che andrà tutto bene e che non ti lascerò più.

Sono stato un'idiota e questo non me lo perdonerò mai.

Ma tu mi perdonerai Jimin?

Ti prego, ho bisogno di te come il cielo ha bisogno delle stelle, come il Sole ha bisogno della Luna.

Come la pioggia ha bisogno dell'arcobaleno.



SPAZIO AUTRICE:
Hellu gente!
Finalmente vi ho uscito il capitolo :')
Ora che è finita la scuola comunque aggiornerò più spesso I swear~~

ALLORA
VI RINGRAZIO TANTISSIMO PER LE 8K VISUALIZZAZIONI ALSKSSMKSDKLAWMDLKC ILY'ALL!

Inoltre due giorni fa è stato il 5º anniversario dei BTS e nulla, vorrei tantissimo ringraziarli perché sono stati la mia salvezza. Quante volte sono riuscita a sorridere grazie ad una loro foto quando avrei voluto solo piangere? E quante volte ho trovato un rifugio sicuro nelle loro canzoni? Quante volte ho trovato calore nei loro sorrisi? Quante volte mi sono lasciata cullare dalle loro voci nel bel mezzo della notte?
Sono troppo importanti e trovo che siano delle persone fantastiche. Una volta entrati nella vita di qualcuno non possono fare altro che migliorarla e a parer mio questa cosa è bellissima. Adesso posso solo dire che sono fierissima dei nostri ragazzi, che stanno andando benissimo e che li amiamo tantissimo, ma che non devono sforzarsi troppo, la salute prima di tutto.

Un'ultima cosa e poi me ne vado. Rileggendo questo capitolo mi sono accorta che è abbastanza in tema per il pride month ^^
Non dovete mai sentirvi sbagliati per il vostro orientamento sessuale, l'amore è amore, non importa verso quale genere. Non lasciatevi scoraggiare e lottate sempre per i vostri diritti e se avete bisogno di parlare, io sono sempre qui❤️🏳️‍🌈

Okay ora vi lascio in pace :')
Ditemi cosa pensate del capitolo, alla prossima~~
-Fabs

Texts || Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora