-Mamma... Ehi... Mi stai stritolando!-
Direi che, in questo momento, Hermione Granger non sembra neanche lontanamente la strega più brillante della sua età.
-Hermione... Hermione dai, mollala!- esclama mio padre.
Mia madre si stacca da me e mi esamina dalla testa ai piedi.
-Sto bene mamma!- alzo gli occhi al cielo -ci siamo visti soltanto... Aspetta, quando ci siamo visti l'ultima volta?-
Sento versi sarcastici provenire da tutte le parti.
Traditori.
-Beh, Rose.. Circa sei mesi... Oh, senza contare le vacanze di Natale, e quelle di Pasqua.- dice Fred alzandosi in piedi.
Faccio un rapido calcolo mentale.
Okay, forse sono una persona di merda.
-Oh, dai... Non guardatemi così!-
Ma loro continuano a guardarmi a metà fra il divertito e l'indignato, senza alcuna volontà di smettere.
Passo di abbraccio in abbraccio fino a che ognuno non torna alle proprie incombenze.
James insiste a portare la valigia di sopra, nonostante le mie proteste.
-Sono contento che tu sia tornata. Mi sei mancata.-
-Sicuro? Oppure ti è mancata Dominique due piani sopra il mio appartamento?- domando, come al solito, sarcastica.
Mi guarda truce. È successo sicuramente qualcosa.
-Parliamo più tardi.- gli dico.
Lui annuisce. Posa i bagagli e se ne va.
Mi siedo sul letto su cui un tempo io e mio fratello dormivamo durante l'estate.
La coperta di patchwork è ancora la stessa.
A dire il vero, qui il tempo sembra non passare mai.
Sulla parete di fronte a me sono appesi ancora tutti i poster di papà, le foto ad Hogwarts, e moltissime foto con la mamma.
Vorrei aver avuto la loro fortuna. Trovarsi e non perdersi mai più.
Che storia!
Mi alzo e sistemo tutta la mia roba, che consiste in una valigia piccolissima ed un bagaglio a mano, oltre che la borsa per le cose di lavoro.
All'improvviso, sento un gran vociare provenire dal piano di sotto.
Scendo le scale velocemente, ma mi blocco sull'ultimo gradino.
Sono dieci anni che non lo vedo.
Dieci anni in cui ho tentato. Davvero. Ho tentato in tutti i modi di cancellare ogni traccia di lui.
Eppure non ci sono mai riuscita del tutto.
È ancora bello come lo ricordavo. Forse un po' di più.
Non si accorge che lo sto guardando.
È in mezzo alla mischia Weasley-Potter, che lo saluta e lo accoglie con affetto.
Quanto a me... Sono paralizzata sull'ultimo gradino di queste benedette scale come una cretina.
Dieci anni.
Il mio cuore perde, lo stesso, almeno un paio di battiti.
Si volta di scatto, come se si fosse accorto solo ora di essere osservato.
Cala il silenzio più profondo mai conosciuto in questa casa.
Fa un passo avanti, e per un attimo, è come se il tempo non fosse mai passato.
Ci siamo solo io e lui.
-Rose...-
Il mio nome aleggia come una chimera nell'aria.
Scendo l'ultimo gradino.
Li oltrepasso tutti, senza guardarmi indietro, con le orecchie ancora sature del mio nome pronunciato dalle sue labbra.
Ho bisogno di aria fresca.
Mi viene in mente quella canzone. Keep breathing.
Una risata isterica mi esce dalla gola.
Okay. Tutto questo...
Posso riuscirci, posso gestirlo.
Dannazione! Dirigo un ospedale, posso anche dirigere la mia vita.
-Rose..-
Non voglio girarmi. Non voglio incontrare i suoi occhi. E nemmeno la sua bocca. O i suoi capelli.
Chissà se sono ancora morbidi e profumati come li ricordavo.
Non voglio girarmi. Ma, come sempre, è lui a venir di fronte a me.
-Cosa vuoi?-
Mi stupisco di quanto sia piatta la mia voce.
I suoi occhi sono ancora quelli. Color indaco.
Come il mare alle cinque del mattino, quando ti immergi, sali su e aspetti l'alba con impazienza.Mi guarda ed io la vedo la lotta dentro di lui. Sta cercando di dirmi qualche cosa, e so che è importante.
Ma davvero. Io non ce la faccio.
Mi volto e vado via.
FLASHBACK-Ha detto esattamente queste parole?-
Alzo gli occhi al cielo.
-Domi è la quarta volta che me lo chiedi, ed è la quarta volta che dovrò risponderti di sì.-
Scende dal letto con la sua grazia naturale.
Anche con quella maglietta informe è uno schianto.
Io, invece, ce la metto tutta per non sembrare una appena evasa da Azkaban.
-E tu te ne sei andata così? Senza rispondergli?-
A questo non ci avevo pensato.
-Beh, cosa avrei dovuto dirgli?-
Sbuffa, e mi guarda con quella faccia di chi la sa lunga e guarda con compassione chi invece è un povero ignorante. A volte la strangolerei.
-Oh non so... Fammici pensare...- fa finta di riflettere per qualche secondo -Forse 'ti amo anche io'?-
Spalanco gli occhi e sento un calore intenso sulla faccia.
-Io non..-
-Oh, Rose... Non con me. Ti conosco. E non ti ho mai, dico mai, vista così in compagnia di un esponente del genere maschile. E no!- esclama al mio sguardo -Lo so che non si tratta di una cotta passeggera, o di solo sesso e basta.-
Si infila i pantaloni della tuta e si avvia fuori.
-Segui il tuo cuore. Almeno per una volta.- mi dice.
Poi esce, lasciandomi con un nuovo carico di elucubrazioni mentali a cui trovare una soluzione.
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It's... Complicated
Fanfiction~ REVISIONE COMPLETA ~ Non è semplice. Amare, intendo. E tutto ciò che comporta amare. Ma non è nemmeno semplice non farlo. Per quanto si possa fuggire da certe cose, queste correranno sempre un po' più avanti di te. E Rose se ne accorgerà, prima o...