14.

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-Mi dici che cosa siete andati a fare tu e James l'altro giorno?-

-Rosie. Non posso. Non adesso.-

Dominique mi tira i capelli all'indietro con una spazzola, e poi li intreccia in uno chignon basso, lasciandomi due ciocche ad incorniciare il viso.

Non avrei saputo fare di meglio, ovviamente.

-Dai. Me lo merito. Ho rischiato la vita, quel giorno.- le faccio gli occhioni dolci.

Ma lei non ci casca, anche se sorride.

Questi due mi stanno nascondendo qualcosa.

-Ti odio.- le dico, e me ne vado via.

-Anche io ti adoro.- grida lei.

Mi dirigo nella stanza di Albus.

James è stravaccato sul letto, Fred e Hugo stanno giocando a tiro alla fune con delle cravatte annodate, Scorpius fuma alla finestra, e Frank...

Scorpius sta fumando?!

-Ehi biondastro! Cosa diavolo stai facendo!?-

Vado da lui, prendo quella sigaretta e la butto fuori. Poi chiudo la finestra con un tonfo.

-Non sono stata in piedi per ore con un bisturi e filo di sutura perché potessi fare questo.-

 
Mi rivolgo agli altri, prima di perdermi nella sua incredulità.

-Voi due!- Fred e Hugo si immobilizzano -Smettetela di fare i giullari, e mettetevi quelle cravatte al collo prima che lo faccia io, ma con un altro intento.-

Lo fanno subito, senza ribattere.

Il sesso forte, lo chiamano...

-Tu!- James smette di respirare quasi -Alzati da quel fottuto letto e sistemati la camicia, o ti giuro che non metterai mai più piede a Berkeley Square... E sai che lo faccio!-

Prende la bacchetta e si sistema la camicia che è diventata tutta pieghe.

-E tu Frank! Alzati da terra. Non è la fine del mondo celebrare un matrimonio.-

-Ma io..-

-Alzati da terra, ho detto!-

Si alza subito.

Mi sembra di stare fra un branco di matricole.

Se ne vanno tutti via, borbottando qualche cosa di poco carino, ma li metto a tacere con una occhiataccia.

John ha decisamente una brutta influenza su di me.

-E tu..-

Scorpius si gira.

Il mio sguardo dice tutto.

-Non ho un altro pacco di sigarette nelle tasche.-

Tira fuori quelle dei pantaloni e sono vuote.

-Quelle della giacca.- dico, incrociando le braccia.

Sbuffa e sorride. Mi porge due pacchetti di sigarette.

-Due?!-

Sta esagerando.

-Per qualche minuto non penso, mi servono.-

Mi guarda per un paio di secondi, poi se ne va.

Mi lascia così.

Guardo la porta che si è chiuso alle spalle.

-Rose. Rose!-

Albus mi chiama da quella porta appena chiusa, ed io mi giro.

È veramente bello. Molto bello. Fuori e dentro.

It's... ComplicatedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora