Rose non sapeva che cosa significasse la meraviglia, fino a che non vide gli occhi dei suoi figli appena nati.
Quel giorno, quando nacquero, Rose capì che cosa volesse dire essere madre, amare qualcuno tanto quanto, e più, di sé stessi.
Aveva sempre pensato che diventare madre avrebbe potuto toglierle qualcosa. E lo pensò fino al momento in cui non li sentì piangere per la prima volta.
Li guardava, ora, e sentiva crescere dentro di sé un sentimento d'amore diverso da quello che provava per Scorpius.
Ecco. Pensava anche che ci potesse essere solo un tipo di amore così potente.
Poi guardava i suoi figli, e capiva, anzi sentiva, che l'amore di una madre era egualmente potente.
E non toglieva nulla.
Pensava che forse non avrebbe detto la stessa cosa quando avrebbero cominciato a camminare. Ma se ne sarebbe occupata a tempo debito.
-Dormono?-
Scorpius in pigiama e a torso nudo entrò nella stanza dei bambini.
Rose rimase imbambolata per qualche secondo, guardando il padre dei suoi figli, l'uomo più sexy del mondo, anche con indosso un pigiama. Poi si schiaffeggiò mentalmente, dicendosi che ormai aveva trent'anni e che un giorno avrebbe dovuto smetterla.
-Sì... Lui prima di lei. Credo che avrai un bel da fare con questa birbantella.-
Scorpius la raggiunse sul divanetto accanto alla culla.
-Credo che suo fratello la proteggerà per bene. D'altronde è lui che l'ha coperta, nascondendola per otto mesi nella tua pancia.-
Poggiò la testa sul suo collo, ed il suo respiro caldo la raggiunse in un brivido.
-Già. Penso che Charles sarà un fratello esemplare per Phoebe.-
-Vieni. Andiamo di sotto.-
Era quasi l'alba, e sebbene il suo turno cominciasse fra meno di tre ore, Rose non si sentiva stanca per aver badato ai suoi figli.
-Sei molto carina quando hai soltanto mezz'ora di sonno.-
Scorpius la prendeva in giro, e lei non aveva proprio la forza di replicare, quando le sue mani le accarezzavano le gambe, e poi le braccia.
E poi la baciava.
Come solo lui sapeva fare, perché nessuno l'aveva mai baciata in quel modo, oppure toccata in quel modo, capace di portarla al paradiso e all'inferno al tempo stesso.
Si amavano da oltre un decennio. Si amavano perché non avevano altra scelta. Perché si, la vita lì aveva bistrattati davvero tanto, prima di ricondurli sulla loro strada, insieme.
Non litigavano spesso, se non per cose serie, ed avevano trovato l'armonia e l'equilibrio che meritavano.
-Sei bellissima.-
Stavolta era serio.
Lei si mise sulle sue ginocchia, prendendogli il volto fra le mani.
Sentiva il calore del suo corpo addosso.
Era da quando i gemelli nacquero che non la toccava così.
Tre settimane.
-Fai quel che devi.- gli disse.
Lui non se lo fece ripetere due volte.
Prese a baciarla come se da questo dipendesse la sua esistenza intera.
Averla tra le braccia, toccarla, amarla con corpo ed anima...
Come aveva potuto rinunciare a tutto questo?
La fece sdraiare sotto di lui, e l'ammirò in tutta la sua completezza. Così piccola fa le sue mani. Eppure così grande, così capace di qualunque cosa.
-Ti amo. Ti amerò per sempre.-
Sembrava un addio. Sembravano le stesse parole che le disse quando andò via tanto tempo prima.
E invece così non era.
Quelle erano le parole di chi ha ritrovato finalmente il paradiso, e da lì non vuol più muoversi.
E allora dice 'per sempre'.
Perché, talvolta il 'per sempre' esiste. E si realizza a modo suo, non sempre come vogliamo noi.
È... Complicato.
Il 'per sempre' di quei due si era realizzato, ma preferivano non dirlo ad alta voce.
Si amarono, infatti, tra sussurri e parole non dette, perché questo è l'amore.
L'amore non è esaltazione, non è esagerazione, non è artificioso, non è spettacolo.
L'amore non è questo. L'amore è tutto il resto.
Ed il resto è un'altra cosa.Forse ci avevano messo un po' di tempo a capirlo, o forse la vita, quando aveva i suoi capricci, ci sapeva proprio fare.
Ma alla fine lo capirono loro, e anche la vita capì che non avrebbe potuto tenerlo lontani per sempre.
Raggiunsero l'apice insieme.
E fu allora che Rose, fra le sue braccia, si sentì completa. Felice, ma soprattutto serena, e in pace col mondo.
La rabbia era, ormai, un ricordo lontano, assieme a tristezza e solitudine.
Il presente, ed il futuro, con tutte le loro possibilità... Era tutto questo ciò che vedeva.
-Anch'io...- disse.
-Mh?-
Scorpius la guardava confuso.
-Anch'io ti amerò per sempre.-
L'alba di un nuovo giorno, nel frattempo, nasceva di fronte a loro, avvolgendoli e cullandoli nella propria luce.
FINE.
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It's... Complicated
Fanfiction~ REVISIONE COMPLETA ~ Non è semplice. Amare, intendo. E tutto ciò che comporta amare. Ma non è nemmeno semplice non farlo. Per quanto si possa fuggire da certe cose, queste correranno sempre un po' più avanti di te. E Rose se ne accorgerà, prima o...