-Okay Dawson. È tutto scritto nella cartella. Se c'è qualcosa che non va, chiamami immediatamente.-
-Sì, dottoressa Weasley.-
Prendo la ventiquattrore e la giacca e vado verso l'ascensore.
-Già vai via?-
John sbuca all'ultimo minuto.
-Riunione di famiglia. Non chiedermi il motivo. Non lo so nemmeno io.- sbuffo.
Scoppia a ridere.
-Sì, e tu sei così triste di tornare dal biondino. Tristissima.-
-Smettila John. Non sto tornando dal biondino.-
-Sisì, certo.-
L'ascensore si apre sul terzo piano e lui va via con quel ghigno malefico sulla faccia.
Idiota.
Ed io la devo smettere, davvero, di essere un libro aperto.
Mentre sono in macchina verso la Tana, ci penso.
Penso agli ultimi dieci anni della mia vita, che sono stati i più belli ed i più brutti.
I più belli, perché sono riuscita a raggiungere tutti gli obiettivi che mi ero prefissata.
Sono un chirurgo cardiotoracico molto bravo. Non per vantarmi, o chissà che. Semplicemente un dato di fatto. Sono brava in ciò che faccio. E sono primario, ed ho solo ventotto anni.
Ma sono stati anche gli anni più brutti della mia vita.
Il perché? Non ho avuto carattere.
Cioè. Io sono Rose Weasley, prefetto e Caposcuola ad Hogwarts, ma anche quella che ha sempre cercato di trovare una soluzione a tutto. Ad Albus che non riusciva in incantesimi, a Dominique e James che non capivano che cosa stesse succedendogli, a mio fratello Hugo che si intristiva noi volta che mamma non tornava per cena perché troppo carica di lavoro.
Ed invece, quando si è trattato di me, che cosa ho fatto?
Ho fatto le valigie e sono scappata, ho cambiato città, ho cambiato vita, sono scappata perché tutto ciò che avevo intorno non faceva altro che ricordarmi lui.
E non ho avuto le palle di restare ed affrontare certi demoni. Che magari li avrei pure sconfitti.
Magari non mi ritroverei adesso col cuore che batte a mille nonostante tutto ciò che è successo.
Magari sarei andata avanti, avrei davvero cambiato vita e tutto il resto.
E adesso mi ritrovo a fremere ad ogni metro che percorro, ad odiare questa strada che mi separa da lui.
Mi odio per questo. Mi odio, perché lui ancora una volta è riuscito a toccare le corde del mio cuore come se non se ne fosse mai andato, come se non fosse passata una decade da quando è volato dall'altra parte del mondo, voltandomi le spalle.
Ma come posso dire di non amarlo? Come posso mentire a me stessa fino a questo punto?
Non posso farlo. Perché lo amo, e perché mi fido di lui, nonostante tutto, nonostante il resto.
Ed è vero, ci sono ferite che non guariscono mai, che sembrano cicatrizzate, ed invece quando le sfiori si riaprono e sanguinano più forte di prima.
E il mio cuore ha sanguinato abbastanza.
Adesso non più. Adesso ha una cicatrice che è bellissima, perché è segno della sua forza, della sua resistenza, e del suo fottuto coraggio.
Perché sì. Forse non sono stata abbastanza coraggiosa per restare.
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It's... Complicated
Fanfiction~ REVISIONE COMPLETA ~ Non è semplice. Amare, intendo. E tutto ciò che comporta amare. Ma non è nemmeno semplice non farlo. Per quanto si possa fuggire da certe cose, queste correranno sempre un po' più avanti di te. E Rose se ne accorgerà, prima o...