Lo sto aspettando all'aeroporto.
Gli è sempre piaciuto viaggiare alla babbana, specie in aereo.
È un po' come nonno Arthur. Gli piacciono quei 'marchingegni'.
Arriva con la sua solita nonchalance, portando la valigia a mano come se non pesasse nulla, vestito da viaggio, i capelli scompigliati dal vento di inizio autunno, e giuro... Non ho mai visto nulla di più bello.
Mi stampa un bacio a fior di labbra, provocandomi un brivido piacevole in tutto il corpo.
Realizzo in questo istante che forse non smetterà mai di farmi questo effetto.
E forse va bene così.
Mi abbraccia, e tenta di rubarmi le chiavi.
-Non ci pensare neanche..-
Lo lascio lì e vado dal lato del conducente.
Con un sorriso divertito sale in macchina anche lui.
Apro il tettuccio, e accendo la radio.
Oggi è una bella giornata.
I Beatles cominciano a cantare, o meglio il mitico, grande John.
There's nothing you can do that can't be done
Nothing you can sing that can't be sung
Nothing you can say, but you can learn how to play the game
It's easy
Nothing you can make that can't be made
No one you can save that can't be saved
Nothing you can do, but you can learn how to be you in time
It's easy.Lo sento che mi sta guardando.
-Sei bella.-
Lo sa che i complimenti mi mettono in imbarazzo.
-Grazie, anche tu non sei male.-
There's nothing you can know that isn't known
Nothing you can see that isn't shown
There's nowhere you can be that isn't where you're meant to be
It's easy-Com'è andata? Hai risolto?-
Il suo sorriso si spegne un po'.
-La casa è venduta. Ho destinato tutti i proventi ad una società di beneficenza, ed una parte alla sua famiglia in forma anonima.-
Allungo la mano per prendere la sua e la stringo forte.
-E tuo padre?-
-Dice che tornerà tra qualche tempo, forse ha conosciuto qualcuno, o forse gli serve ancora un po' di tempo per elaborare non so che cosa. Non ho voluto costringerlo.-
Rimaniamo in silenzio per tutto il tragitto.
Non vado alla Tana, né al Manor, né a casa dei miei.
Passo dall'ospedale ed imbocco la statale che porta a Sud.
Mi guarda scettico, lo so, ma non posso dirgli dove stiamo andando.
Il sole sta tramontando alla nostra destra. Nulla di spettacolare, ma mi lascia lo stesso un po' a bocca aperta.
Esco dalla statale dopo qualche chilometro.
Una stradina laterale porta davanti ad un cancello di ferro battuto nero. Lo apro col telecomando ed entriamo.
Di fronte a noi, una piccola costruzione che sembra una casa sull'albero.
Spengo il motore e scendiamo.
-Vieni?- gli tendo la mano, e lui la afferra, senza capirci un tubo.
Di solito sono loro a fare le sorprese eclatanti e a sembrare delle Rock Star.
Apro la porta e lui rimane a bocca aperta.
Un salotto grandissimo che affaccia sulla valle retrostante grazie ad una portafinestra che prende un'intera parete.
Dall'altro lato dell'ingresso, la cucina, allo stesso modo.
Lo porto su per le scale. Non gli faccio vedere tutte e tre le stanze, soltanto la più grande, con un letto enorme, e la vista sul paese sotto di noi.
-E poi sotto c'è un piccolo giardino, con un tavolo, una sedia a dondolo, e tante altre cose... Volevo dirti che.. Sai, il Manor è troppo grande per noi, ed io non sono adatta a quella casa immensa... E questa l'ho comprata qualche giorno fa, ed è mia.. Ma anche tua.. Nostra insomma. Se lo vuoi.-
Okay, l'ho detto.
-Andiamo! Di' qualcosa!- lo sprono.
-Non ti merito.- sussurra.
-Cosa?!-
-Non ti merito. Dopo tutto quello che ti ho fatto passare, tu mi rivuoi nella tua vita, e non solo, che è già abbastanza... Mi vuoi nella tua casa...- dice -Io non ti merito.-
Si siede sul letto, stancamente.
Mi siedo accanto a lui.
Che diamine!
-Smettila di farti complessi enormi, Malfoy.-
Gli prendo il volto fra le mani.
Dio.
-Sei l'unica cosa che io abbia mai amato e odiato con la stessa forza. Credi che sarei qui, se così non fosse stato?-
Mi guarda, come se stesse leggendomi l'anima.
E glielo lascio fare, perché sono masochista, e perché è l'unico che sia mai riuscito a farlo.
-Io ti amo Malfoy. E sì, voglio condividere la mia vita con te. E se non vuoi, allora è un altro discorso.-
Faccio per alzarmi. Ma lui mi blocca.
-Io voglio condividere la mia vita con te. Lo voglio da sempre, e sapere che anche tu lo vuoi, nonostante tutto ciò he è successo, mi fa sentire onorato, e anche un po' indegno di te.-
Mi abbraccia.
Restiamo così, come due deficienti, il sole ormai tramontato ed il cielo sempre più scuro.
Lo guardo negli occhi.
-Che c'è?- domanda.
-Voglio fare l'amore con te.- dico.
Sorride.
Mi prende fra le braccia.
-Ogni tuo desiderio...-
Sono a casa... Con lui sono sempre a casa.
All you need is love, all you need is love
All you need is love, love...love is all you need!Mi sveglio all'alba.
-Dove vai..?- mi chiede, con la voce impastata dal sonno.
-Devo andare in ospedale. Il mio turno inizia fra un'ora, ed ho una nuova ondata di matricole da sopportare. Odio settembre. E poi Domi deve fare la prima eco, e anche zia Angelina. Ho già detto che odio settembre?-
Mi alzo e mi vesto.
-Non ridere!- esclamo.
-La smetto. Ma solo se vieni qui. Hai l'aria di chi ha veramente bisogno di una sveltina.-
Come faccio a dirgli no? La voce roca, i capelli scompigliati...
Vada per la sveltina.
-Ci vediamo più tardi... Oggi arriva Albus, magari chiamalo...-
Mi bacia lentamente e molto, molto...
-Dai.. Altrimenti arriverò tardi. E sono il primario. Non posso fare tardi.-
-Va bene, capo... Ti aspetto. Ti aspetto a casa.-
La promessa più bella che abbia mai sentito.
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It's... Complicated
Fiksi Penggemar~ REVISIONE COMPLETA ~ Non è semplice. Amare, intendo. E tutto ciò che comporta amare. Ma non è nemmeno semplice non farlo. Per quanto si possa fuggire da certe cose, queste correranno sempre un po' più avanti di te. E Rose se ne accorgerà, prima o...