9.

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Mi sveglio di soprassalto.

Qualcuno mi sta strattonando.

Ed io detesto anche soltanto che mi si rivolga la parola prima delle dieci di mattina, senza un caffè.

E decisamente non sono le dieci di mattina.

E, del caffè, non c'è neanche l'odore.

-Domi. Che cosa stracavolo ci fai in piedi alle sette e cinque del mattino, e per di più nella mia stanza?-

Fa il giro del letto e apre le tende.

I raggi di un sole pallido mi folgorano gli occhi.

Mormoro qualche parola poco educata, ricevendo un'occhiataccia isterica dalla biondina in questione.

-Oggi è mercoledì.- inizia.

Mi alzo dal letto, prendo dei vestiti a caso è mi dirigo verso il bagno.

-Grazie per avermelo ricordato. Senza te lo avrei sicuramente scordato, e il mondo sarebbe finito domattina.-

Alzo gli occhi al cielo e la lascio nella mia stanza con la speranza che le prenda una botta di sonno e crolli sul mio letto.

Ma ovviamente, non se ne parla proprio.

Mi segue fino al bagno.

-Devo ricordarti che cosa succederà fra una settimana?- esclama, sovrastando lo scroscio dell'acqua.

Mi affaccio dalla tendina.

-Che succede fra una settimana?-

Sbuffa e stavolta è lei ad alzare gli occhi al cielo.

-Rose. Perché siamo qui da tre settimane ormai?- dice, incrociando le braccia al petto.

Albus.

-Cazzo..- impreco ad alta voce.

-Già... Cazzo.- dice lei -E si dà il caso che io abbia organizzato gli ultimi preparativi nel minimo dettaglio. E oggi, tu e Scorpius Malfoy dovrete andare a ritirare i vestiti delle damigelle e dei paggetti a Piccadilly Square.-

Non ho sentito bene...?

Mi avvolgo un'asciugamani fra i capelli e mi metto l'accappatoio.

-Cos'hai detto?- domando, cauta.

-Hai sentito Rose. E non guardarmi così. Io e Jamie... Dobbiamo fare una cosa importantissima. E non possiamo rimandare.-

Rimango in silenzio. Mi asciugo e mi cambio velocemente.

Scendiamo giù a fare colazione, e troviamo già tuti quanti a tavola, sorridenti, come se fosse normale ridere e scherzare di prima mattina.

Eretici.

Mi verso del caffè nero doppio e bollente, mentre Domi snocciola tutti i dettagli sugli ultimi preparativi.

Sento lo sguardo di Malfoy addosso per tutto il tempo e non so se ridere o piangere per il fatto che mi aspetta un'intera giornata con lui in giro per Londra.

Vorrei morire.


*

-Guido io.- gli dico.

Gli prendo le chiavi dalle mani.

-Non lascerò la mia incolumità nelle tue mani. Se non ricordo male, guidi come un  dodicenne.-

Sorride e si arrende.

E a me, per un attimo, manca l'aria.

Contieniti Rose!

It's... ComplicatedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora