Capitolo I

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Sono le 05:30, devo sbrigarmi.
Tra poco parte il mio treno e non mi sento pronto, è dura mollare tutto e partire, andare a vivere in una città che non si conosce e ricominciare tutto da capo.
Gli ultimi anni di liceo sono stati particolarmente stressanti, il rapporto con i miei ex compagni di classe è andato via via scemando, non sono stati in grado di accettarmi per ciò che sono, non potevo immaginare che sarebbero stati così contrari alla mia natura: essere gay per loro era un problema.
Mi ricordo ancora tutti gli sguardi di astio nei miei confronti quando per la prima volta mi sono fidanzato con il mio attuale ex ragazzo, come se all'improvviso fossero stati cancellati anni e anni di amicizia.
Sono stato sempre in ottimi rapporti con loro, non sono un tipo a cui piace discutere per cose che non sono importanti, preferisco lasciar correre e aspettare che le questioni si spengano da sole; se dovessimo ogni volta farne un dramma, non si interromperebbe mai quel clima di finto amore o addirittura sopportazione che non mi piace affatto dovuto al fatto che dobbiamo convivere per mezza giornata cinque giorni su sette per mesi.
La maturità ha suscitato in tutti noi un forte senso di competizione, non siamo mai stati in grado di gioire del traguardo di un nostro compagno, anzi, eravamo pronti a superarlo con tutte le nostre forze solo per sbattere in faccia all'intera classe di essere noi i migliori in quel campo, ogni giorno era perfetto per poter sminuire gli altri compagni.
Gli esami si sono rilevati più facili di quanto pensassi, non mi lamento del voto finale, anzi, non mi aspettavo una valutazione così alta, ovviamente mal vista da tutto il resto della classe, considerata solo come premio di consolazione per aver subito tutte le loro cattiverie sulla mia sessualità e sul mio modo di vivere, sono stato definito imbroglione, uno che non sa cosa gli aspetta usciti dall'ambiente protetto delle superiori, uno che senza l'aiuto di un professore o qualcuno di "forte" non va da nessuna parte.
Voglio seguire il mio sogno, ho superato i test di Medicina all'Università di Torino e sono pronto per frequentare le lezioni, ormai imminenti, il test è stato davvero faticoso, ho studiato un anno intero per poterlo sostenere ma finalmente ho colmato tutte le mie lacune nelle materie scientifiche, non sono mai stato un grande in quelle, ho sempre preferito la letteratura anche se il mio più grande sogno è diventare dottore, so che è un percorso molto lungo, a volte non soddisfacente e che magari non riuscirò a portare a termine, ma non posso evitare di immettermi in questa nuova avventura, ho bisogno di credere nel mio futuro e dedicare anima e corpo per qualcosa di concreto.
I miei genitori hanno deciso di aspettare con me la partenza del treno, mia madre non riesce a trattenere molto bene le lacrime, non è pronta a vedermi andare via, come io non sono pronto a lasciarla andare.
Mia madre è sempre stata un modello di riferimento, una confidente, una spalla su cui piangere, sa tutto di me, compresa la mia vita sessuale, dispiaciuta di sapere che non avrà mai un nipotino da me, ma allo stesso tempo felice per la maturità e la forza che le ho dimostrato nel dirle questa cosa.
Mio padre è esattamente uguale a me, siamo così uguali che non riusciamo a stare nella stessa stanza se non litigando, ci dimostriamo così il nostro affetto reciproco, non è il miglior modo ma so che ci sarà sempre per me, anche se non sa tutta la verità so che un giorno sarà contento anche lui delle mie scelte, un genitore non vorrebbe altro se non la felicità del proprio figlio, ripeto a me stesso ogni giorno.
Tra cinque minuti inizierà il mio lungo viaggio di circa 10 ore per raggiungere Torino, finisco di fumare la mia Chesterfield e salgo sul treno, mi giro per non far notare ai mei che sto per piangere, preferisco non vedere lo stesso nei loro occhi, saprò cavarmela benissimo a Torino, non ci sono mai stato ma passerò in quella città un periodo molto lungo della mia vita, spero uno dei migliori.
Il treno parte, sono pronto ad affrontare questa nuova parte della mia vita.

La volta buona Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora