Capitolo VIII

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Appena tornato a casa, lascio Giacomo in cucina a preparare un caffè mentre io vado a cambiarmi in bagno, non smette di piovere e sono bagnato fradicio.
Non mi va di perdere tempo, ho solo una domanda nella mia testa ora.
Lo porto in camera, lo faccio sedere sul mio letto e a bruciapelo gli chiedo:" Che intenzioni hai?".
Ancora una volta non mi risponde, non capisco perché fa così.
D'impulso mi butta sul letto e inizia a baciarmi sussurrandomi :"Non pensarci ora".
Ovviamente non mi faccio scappare questa occasione e finiamo per fare sesso.
Non ho un rapporto simile da tanto, devo ammettere che mi ha eccitato un sacco.
Come se non avessi mai avuto un rapporto in vita mia, è stato un susseguirsi di emozioni, oltre che all'atto fine a se stesso.
Lui è bello, non smetto di dirlo, ha quel fascino da ragazzo timido e impacciato, che ovviamente perde nell'intimità con un'altra persona, dopotutto, non mi lamento di avere un ragazzo che ci sa fare.
Rimaniamo a letto abbracciato fino a che non suona quel vecchi orologio a pendolo che ho in cucina, sono le nove.
Non voglio che se ne vada, voglio che rimanga con me stanotte, almeno avrò compagnia.
Accetta volentieri (non avevo dubbi) e finiamo col passare la notte insieme...

La volta buona Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora