Claudio mi aspetta sotto casa, metto addosso le prime cose che trovo ed esco di casa.
Andiamo in piazza a prendere una birra, lui è una persona molto simpatica, mi racconta tutto quello che sa, lui e Giacomo sono stati fidanzati per anni.
Cerca di non farmi sentire in colpa, ma fa intendere chiaramente che la loro storia si è conclusa col mio arrivo a Torino, non riesco ad essere indifferente e la prima parola che mi viene in mente è <<"Scusami">>; non sapevo niente di tutta questa storia e ho bisogno di parlare con Giacomo.
Claudio, molto gentile, mi riaccompagna a casa e se ne va, provo a chiamare al telefono Giacomo ma non risponde, gli parlerò domani a lezione, è giusto che chiarisca la situazione con Claudio, che metta una volta per tutte un punto e sentire la sua versione.
Quella notte non sono riuscito a chiudere occhio, qualcosa evidentemente non sta andando bene nella nostra relazione, lo sento sempre più distante, talmente tanto che non ci sfioriamo da giorni.
Il mattino seguente Giacomo passa a prendermi in auto e insieme andiamo a seguire le lezioni, ho provato a intrattenere un discorso con lui ma non ho ottenuto molto, solo poche parole monosillabiche.
Questa situazione sta diventando troppo stretta, ho seriamente intenzione di chiudere una volta per tutte questi miei dubbi, non posso continuare a passare le giornate con questi pensieri che mi tormentano, così lo porto in bagno e decido di affrontarlo.
La rabbia ha preso il sopravvento su di me e non badando se ci fossero altri nei bagni urlo:" Che cosa sta succedendo tra te e Claudio?!?"; vedo il suo volto cambiare, diventa sempre più bianco e assume uno sguardo quasi colpevole, evidentemente non sa cosa rispondere, ma non lo lascerò andare così facilmente.
Improvvisamente prende fiato e con gli occhi di chi sa di essere colpevole ammette:" Quella sera in cui tu mi hai detto di aver avuto qualcosa col tuo amico, ho deciso di ricontattare il mio ex ragazzo per sfogarmi un po', è sempre stato il mio migliore amico oltre che fidanzato, ma da quel giorno ho capito che non sono ancora in grado di potermi staccare completamente da lui, ti ha voluto dire tutto perché si sente in colpa e ritiene giusto che tu conosca la verità".
Adesso capisco come si è sentito lui quando gli ho detto ciò che era successo, è come se nel mio corpo ci fosse un'enorme buco nero che lentamente sta catturando dentro di se tutto quello che ho dentro, come se non stesse rimanendo niente, se non rabbia e lacrime allo stesso tempo.
Ho bisogno di tempo per comprendere che questo è più che un addio, me ne vado da lì e decido di tornare a casa, senza aspettare neanche un suo gesto o una parola, preferisco rimanere da solo e cercare di capire cosa fare ora.
Il bus arriva e finalmente posso andarmene da quel luogo che per oggi è diventato il mio inferno, con la musica in sottofondo penso a quel che è successo quest'anno passo dopo passo, forse sarei riuscito ad evitare questa fine tragica, non so se dare la colpa completamente a lui o assumermene un po' anche io, magari se non avessi commesso quello sbaglio durante le vacanze di Pasqua ora lui starebbe ancora con me, anche in questo momento in cui ne avrei più che bisogno.
Il tragitto è più lungo del previsto, ma finalmente torno a casa e mi rinchiudo nella mia camera.

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La volta buona
RomanceAlessandro é uno studente universitario di medicina a Torino, passa le sue giornate tra studio e lezioni, dimenticando la sua vita sentimentale quasi assente ma un giorno incontra colui che gli cambierà la vita.