Capitolo III

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Sono le 10 di mattina e mi rendo conto solo ora di aver passato la notte con Francesco, o per lo meno adesso inizio a ricordare la mia prima sera passata a Torino.
Il centro è pieno di pub e piccole discoteche in cui poter passare una serata piacevole, Francesco ha scelto un pub davvero molto interessante, con vista sulla Mole Antonelliana, sembra di essere catapultati in un altro mondo, in pieno stile irlandese.
Dopo un paio di birre i discorsi diventano sempre più imbarazzanti e mirati nello scoprire la sessualità l'una dell'altro, anche lui era gay ed evidentemente provava qualcosa per me a livello fisico, la risposta non tarda a mancare in effetti e ci perdiamo nei discorsi più vari, tra esperienze e storie trascorse fini alle 3 di notte, quando ormai quasi sbronzi decidiamo di ritirarci a casa.
Aprire la serratura della porta è stata una delle cose più complicate della serata, ma non appena la porta si apre Francesco mi spinge in camera, coinvolgendomi in un bacio molto intenso, misto di passione e alcol, dimenticandoci totalmente dell'esistenza del nostro coinquilino che evidentemente stava dormendo per non aver sentito tutto il trambusto che abbiamo fatto nel richiudere a chiave la porta di casa e quella della mia camera, per rimanere soli in quella che si prospettava una delle serate più folli della mia vita.
Non sono mai stato un ragazzo da una sera e via, ho condiviso due anni della mia vita e della mia intimità sempre con lo stesso ragazzo, non so se è stato amore, ma sicuramente era un sentimento che molto si avvicinava ad esso, grazie a lui ho vissuto a pieno la mia sessualità e le mie scelte di vita, anche se queste ci hanno portato a strade differenti, lui è rimasto al Sud per lavoro e io qui al Nord per studiare.
Questa notte tutte le mie ansie e le mie paure nell'aprirmi del tutto con gli altri dopo il mio ex ragazzo scompare, Francesco mi attira completamente a se e iniziamo a spogliarci a vicenda, solo ora mi rendo conto che non siamo assolutamente simili fisicamente, lui ha dei pettorali da invidiare e un fisico asciutto nonostante la sua statura e me, che sono semplicemente in forma, magro e senza muscoli, con un fisico asciutto e poco peloso.
Il resto della notte è ancora annebbiato dall'alcol, ricordo che abbiamo fatto sesso e a testimoniare ciò c'è il preservativo che ho trovato questa mattina per terra in camera, lui ancora dorme, rimasto solo in boxer bianchi e senza coperte nonostante il freddo che invade questa camera.
Mi affretto a rivestirmi e ad andare in cucina a preparare il caffè, ne porto una tazza a Francesco nel caso si fosse svegliato nel frattempo, torno in camera e noto che lui sta ancora russando, così mi dirigo nel bagno per una doccia veloce e poi subito a fare delle faccende urgenti in centro.
Apro WhatsApp  per inviare il messaggio del buongiorno a mia madre e noto solo ora che ieri sera Davide mi aveva contattato chiedendomi di vederci il mattino seguente, anche se in ritardo, confermo il nostro appuntamento e prima di svolgere le mie faccende, faccio una deviazione verso il luogo dell'appuntamento.
Davide è lì che mi aspetta, mi avvicino a lui e lo saluto con un semplice bacio alla guancia, notando un senso di stupore nei suoi confronti ed evitando il suo contatto con la mia bocca, non credo sia giusto usare questo ragazzo così, spero che lui lo capisca.
Ci dirigiamo a prendere un caffè e accetto volentieri il suo invito, il mio sguardo è totalmente assente come i miei pensieri che per ora sono rivolti a Francesco, lui nota questo mio improvviso distacco e provo a spiegare nel migliore dei modi che non credo di essere pronto a voler qualcosa di serio da lui.
Mia madre mi ha sempre detto che davanti a un caffè si possono fare i migliori discorsi e, soprattutto, dire tutta la verità a riguardo e così decido di fare, per fortuna la questione non lo tocca molto o almeno così sembra, però si offre lo stesso per aiutarmi nelle faccende e rimanere amici, anche se a mio parere la parola "amici" non è proprio adatta, visto che ci conosciamo più o meno da 24 ore e non sappiamo più del dovuto dell'altro, ma accetto volentieri in entrambi i casi.
Terminato tutto torno a casa, ormai sono le 13 e non appena rientro trovo Francesco in cucina con l'intenzione di fare colazione, deve aver dormito ancora per un bel po di ore da quando me ne sono andato, mi accoglie con un bacio sulle labbra e sinceramente rimango per qualche secondo scosso, data la presenza di Matteo, non mi aspettavo questo gesto ma evidentemente o anche lui era gay e magari sono abituati a questo genere di situazioni o semplicemente era a conoscenza della sessualità del suo coinquilino e adesso della mia.
Il pomeriggio è più noioso del previsto e, non essendoci nessun programma interessante in tv, inizio a guardare una serie tv che Matteo mi aveva consigliato il giorno prima fino a quando Francesco non bussa alla mia camera e si unisce a me nel vedere quell'episodio, non riusciamo neanche a concluderlo che ci facciamo entrambi travolgente nuovamente nella passione scoppiata la sera precedente.

La volta buona Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora