3. La radiazione assorbita da un corpo nero

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Corpo nero: in fisica si tratta di un oggetto ideale che assorbe la luce (e tutta la radiazione elettromagnetica incidente) senza riflettere né trasemettere alcuna energia

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Corpo nero: in fisica si tratta di un oggetto ideale che assorbe la luce (e tutta la radiazione elettromagnetica incidente) senza riflettere né trasemettere alcuna energia.



Premo il tasto del telecomando.

Canale ventisei. Canale ventisette. Il canale ventotto è oscurato.

- Sybil, ti andrebbe di ricapitolare che cosa è successo?

Il commissario si asciuga la fronte con un fazzoletto di cotone. Il sudore gli imperla il contorno delle labbra in una patina dai riflessi lucidi, sebbene i riscaldamenti siano rimasti spenti negli ultimi mesi e in soggiorno faccia terribilmente freddo.

Il signor Jean ha l'aria stanca e sconsolata, ma a essere sincera posso anche capirlo: non c'è stato alcun progresso nelle indagini, solo un rincorrersi di funerali, articoli di cronaca nera e giornalisti indiscreti appostati dietro le finestre.

Canale ventinove. Canale trenta. Canale trentuno.

- Sybil.

- Il vento deve aver storto l'antenna, - osservo.

- Non importa, comunque. Parlano tutti della stessa cosa. Non c'è un solo telegiornale che non ne parli.

- Non succede tutti i giorni che ci sia un attentato di queste proporzioni, Sybil.

Alzo le spalle con aria assente e d'un tratto mi ricordo che il commissario si aspetta una risposta: se non lo accontenterò, la strizzacervelli che si è portato dietro penserà che c'è qualcosa che non va in me. Torno a fare zapping, in cerca di un film con cui ingannare la serata.

- Posso farlo se vuole. Raccontarle com'è andata, intendo.

Di nuovo.

- Te la senti?

Affondo silenziosamente nel divano, avvolta da una felpa di due taglie più grandi della mia. Non sopporto di vedere la pelle delle mie braccia ridotta in strisce di croste ramate. All'ospedale sembravano fiduciosi che la maggior parte delle cicatrici sparirà, ma io non ne sono così sicura.

In ogni caso l'antidolorifico mi fa stare meglio e il dolore delle ustioni è diventato sopportabile. Quella specie di macigno che sento sul torace invece è rimasta al suo posto, dove l'ho lasciata due settimane fa. Il primario dell'ospedale mi ha spiegato che i traumi emotivi non si curano come le altre ferite, ma che delle gocce di calmanti potrebbero aiutare. Secondo lui starmene seduta e sedata su un letto sarebbe servito a nasconderli per un po', ma io ho costretto mia madre a firmare la dimissione dall'ospedale subito dopo il mio risveglio. Prima di tutto, non abbiamo abbastanza soldi per pagare la mia assicurazione sanitaria; seconda cosa, non ho intenzione di giocare a nascondino con i miei problemi, sebbene non riesca ancora ad accendere un fiammifero senza che la vista del fuoco mi faccia svenire.

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