16. La scoperta della materia oscura - Parte I

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Note: chi non muore si rivede ma è sommerso dai tomi di anatomia e non ha più nemmeno il tempo di respirare. Non ho mai sopportato l'idea di dividere i capitoli in due parti, ma questa volta ho voluto fare un'eccezione. Perché? Perché la prima metà del capitolo era pronta (verrà al massimo modificata in seguito alla pubblicazione dell'altra), perché è Natale e dei lettori così splendi si meritano un regalo, perché non ha senso farvi aspettare più del dovuto. Spero vi piaccia. Tanti auguri di buone feste!



16. La scoperta della materia oscura



Materia oscura: in cosmologia rappresenta un'ipotetica componente di materia che non è direttamente osservabile. Pare che essa, a differenza della materia conosciuta, non emetta radiazione elettromagnetica e si manifesti unicamente attraverso gli effetti gravitazionali; non manca quindi di massa, ma di luce.




 Pare che essa, a differenza della materia conosciuta, non emetta radiazione elettromagnetica e si manifesti  unicamente attraverso gli effetti gravitazionali; non manca quindi di massa, ma di luce

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(PRIMA PARTE)



- Fa strano tornare lì, - dico.

- Sì.

- Voglio dire...Non solo a scuola.

- A Marshall.

A casa.

- Sì.

Alphy appoggia il mento contro lo schienale del mio sedile. Trattiene le palpebre socchiuse, con gli occhiali storti sul naso a deformargli lo sguardo e il naso gonfio per il raffreddore.

Parliamo poco o niente.

Per la maggior parte del tempo ascoltiamo la partita dei Twins alla radio e il commento dei telespettatori una volta che è finita. Stracciamo gli Yankees dieci a uno, e visto che non è mai successo prima nella storia dell'umanità, sembra quasi di buono auspicio.

Ci vogliono almeno due ore prima che Nicholas stacchi gli occhi dalla strada ed esordisca con quel suo tono da sputasenno: - Sapete entrambi quello che dovete fare, - taglia corto.

Studio le sue mani sul volante.

Sono salde, ma la sua presa non lascia trasparire alcuna apprensione.

Rispondiamo in coro con il tono esasperato di chi si è ripetuto all'infinito.

- Sì!

- Come se non fossimo abbastanza in ansia, - aggiungo io.

Nicholas mi guarda in cagnesco: è chiaro che voglia aggiungere qualcosa. Ci riflette a lungo, aggrottando le sopracciglia come gli capita quando è concentrato, e alla fine opta per un'intimazione efficace.

Entropy - Il Sistema IsolatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora