22. La perdita della memoria epigenetica - Parte 1

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Epigenetica: insieme di reazioni chimiche che senza alterare la struttura del DNA possono influenzare l'espressione dei geni degli esseri viventi e di conseguenza il loro fenotipo1. Si pensa che l'epigenetica venga trasmessa di generazione in generazione, come memoria delle esperienze vissute dai nostri antenati.


Le telefonate ricevute da Lilith nei mesi che hanno preceduto l'attentato

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Le telefonate ricevute da Lilith nei mesi che hanno preceduto l'attentato. Il mio corpo contro il muro. Un disegno; così simile a quello che ho difronte, con lo stesso corsivo affrettato della firma dell'artista marcato a inchiostro sul retro del foglio, una dedica indirizzata a mia sorella.

Telefono, corpo, disegno.

I miei pensieri si rimbalzano le parole sulle pareti della scatola cranica. Non c'è nessun collegamento o ci sono tutti i collegamenti del Mondo, come fili rossi che si annodano sui particolari dei miei ricordi: Franz Kopplen nell'ufficio del Questore Szilàrd, Franz Kopplen che punta il dito contro Armand e sbrana il Capitano Zelda Hodgkin a suon di minacce; Franz Kopplen che striscia intorno a Shad come un cobra dalle scaglie colorate, pronto ad avvicinarsi di soppiatto, mordere, avvelenare.

Significa meno di niente o significa che avevo ragione su di lui: è difficile pescare una conclusione razionale nel mare di bugie e intrighi che i Novi mi hanno aperto tutt'intorno.

Ho la sensazione di annegare.

Appena sollevo un braccio verso il dipinto, la coperta di lana che Nicholas ha usato per tenermi al caldo mi scivola dalle spalle, ammucchiandosi sulle sneakers. Parlo come se avessi da leggere un copione: - Forse è stato lui, - butto là, con la voce trasparente e un gesto rivolto al muro.

La reazione di Nicholas è praticamente inevitabile: il sorriso si prosciuga dal suo viso appuntito fino a scomparirgli sottopelle. Non ricordavo che stesse sorridendo, dopo aver pronunciato il nome di Egon Schiele e il titolo dell'opera a memoria. Se devo essere sincera, a stento ho percepito la sua presenza al mio fianco negli ultimi tre minuti trascorsi in silenzio, anche se in questo preciso istante è diventata abbastanza invadente da farmi sfrigolare l'attaccatura dei capelli di energia elettrostatica.

Nicholas appare sinceramente scocciato: dice che non capisce a cosa mi stia riferendo e sbatte le ciglia con rapidità per dissezionare sotto i suoi occhi affilati il mio sbalzo improvviso d'umore.

- Franz, - spiego, - il tuo amico: forse ha incontrato mia sorella, prima che venisse portata via.

Lui emette un'esclamazione di pura sorpresa. Lo vedo addirittura scomporsi quando un fremito lo percorre dalle spalle fino alla fronte increspata, dove se non la smetterà di crucciarsi gli verranno altre rughe.

Faccio scoccare la lingua.

E così dispensare espressioni di disgusto gli viene più spontaneo di quanto non riesca a nascondere tutte le altre emozioni che cova gelosamente dentro di sé.

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