Capitolo 1

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Drin drin driiin.
La sveglia suona ininterrottamente da qualche minuto, e io non ho voglia di spegnerla figuriamoci di alzarmi dal letto, che sta mattina è decisamente più comodo del solito.
Chissà, forse perchè oggi è quel fatidico giorno che tutti gli studenti vorrebbero non arrivasse mai?!
Si esattamente, sto parlando del primo giorno di scuola. L'ho sempre odiato, sin dalle elementari, ed ora che sono quasi in terza liceo pens...un attimo...ma, È TARDISSIMO!
Ugh, tutte le mattine mi soffermo a pensare a qualcosa per troppo tempo e puntualmente si ripete sempre la stessa scena, volete sentirla?
Beh, io che mi alzo di soprassalto dal letto, io che mi maledico per aver perso cosí tanto tempo, io che mi lavo e mi sistemo velocemente, io che prendo i primi vestiti che mi capitano davanti gli occhi e che li indosso frettolosamente...insomma, regolare amministrazione.
Uh ma certo, non mi sono ancora presentata.
Io sono Federica, una normalissima diciassettenne che va a scuola. Fequento il terzo liceo e da "grande" vorrei semplicemente avere una vita felice, un marito affettuoso, un figlio, un bel lavoro che mi dia una stabilità economica..insomma, dovrò impegnarmi molto prima di raggiungere i miei obiettivi.
Il mio motto è "la vita è bella": mio nonno invece, al quale ero molto legata, mi diceva sempre che una vita di gioie, vale un momento di dolore.
Io non sono una donna vissuta, ma ho già attraversato un momento doloroso che, ora come ora, non voglio raccontare per evitare di starci male ulteriormente.
Ora torniamo alla mia mattinata frenetica.
Saluto in fretta mia madre e corro giú rischiando anche di perdere il tram.
Fiuu, l'ho preso per un pelo! Ci mancava poco cosí e sarei rimasta a casa (non mi sarebbe dispiaciuto eh).
Mi sistemo sul sedile del mezzo, fingendo di essere comoda, tiro fuori le cuffie e le inserisco nell'apposita fessura del mio telefono.
Nel frattempo noto un ragazzo seduto dietro di me di cui posso soltanto intravedere l'immagine riflessa nel finestrino: i lineamenti del suo viso sono abbastanza marcati e la sua mascella è molto evidente. Indossa dei pendenti colorati come orecchini che oscillano senza sosta provocandogli solletico immagino...credo siano piume o forse no.
Bah strano.
Lui continua a passarsi la mano tra i capelli cercando di sistemarli.
Si sarà svegliato anche lui tardi questa mattina.
Noto che sposta i suoi occhi color ghiaccio sulla mia immagine, anch'essa riflessa nel finestrino.
Io imbarazzata distolgo subito lo sguardo e faccio finta di nulla.
Per fortuna ancora un'altra fermata e poi scendo (per fortuna o per sfortuna, dipende dai punti di vista).
Quando il tram si ferma, scendo controllando l'orario dal mio telefono scarico.
Bene, molto bene. Ecco come iniziare una giornata alla grande!
Anche quello strano ragazzo seduto dietro di me si alza e finalmente posso studiarlo bene: osservo i suoi movimenti e mi accorgo che ha dei tatuaggi sulla pelle. Sono dei serpenti che si attorcigliano sul suo avambraccio, wow.
Comunque si, alla fine quelle erano piume.
Cammino per un po' e, finalmente, giungo davanti scuola dove ad attendermi ci sono tutte le mie compagne di classe.
"Ragazze!!" - le saluto agitando velocemente la mano.
"Eii, pensavo di non rivederti più!" - scherza la mia migliore amica Emma riferendosi, probabilmente, alla lunga vacanza all'estero che mi sono concessa quest'estate.
Ridacchio insieme a lei, mentre le altre parlottano tra di loro.
"Ma di cosa state parlando voi eh?" - chiedo.
Ma loro non rispondono, indicano qualcuno dietro di me. Seguo il dito di Carmen, una di quelle ragazze, e...
"Ma quanto è figo quello?" - dice prima che mi girassi per vedere a chi si stesse riferendo.
MA QUELLO È IL RAGAZZO CHE HO INCONTRATO POCO FA SUL TRAM!
Di fatti, faccio finta di nulla e mi limito a sorriderle.
Eh già, devo ammettere che è proprio figo: indossa un paio di skinny neri strappati sul ginocchio. Quegli strappi lasciano intravedere un altro tatuaggio...credo sia il busto di Tutankhamon.
Mi piacerebbe chiedergli il significato di questi tatuaggi così particolari. Mi hanno sempre appassionato queste cose. Anch'io ho in programma di farmene uno: una rosa sul pollice, probabilmente. Credo che la rosa sia un simbolo molto elegante e fine. Allo stesso tempo però, si tratta di un fiore spinoso. Questo io lo interpreto come se bisogna superare una serie di ostacoli prima di raggiungere un obiettivo. Quindi le spine simboleggiano gli ostacoli, mentre i petali gli obiettivi.
Il ragazzo si sta ancora sistemando i capelli e nel frattempo consuma una sigaretta che pare esser stata accesa da poco.
Il modo in cui la sposta da una mano all'altra e poi la inserisce nella sua bocca mi fa letteralmente impazzire.
È così tremendamente sexy.
Il suono della campana irrompe nei miei pensieri che stavano diventando a poco a poco erotici. Mi metto lo zaino in spalla e insieme alle altre ragazze mi dirigo verso l'entrata di scuola.
Che nuovo anno abbia inizio!

Quel ragazzo con le piumeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora