Quel tocco è famigliare: non appena mi giro, infatti, noto che quella mano è di Filippo.
"Andiamo" - mi rimprovera mentre fulmina con lo sguardo il ragazzo che poco prima si stava strusciando contro il mio corpo.Sento l'aria cambiare completamente quando varco la soglia del locale e mi ritrovo fuori, ma da qui in poi...boom, vuoto totale, non ricordo nulla.
È come se la mia mente avesse resettato tutti gli eventi accaduti.
Effetti dell'alcol, sicuramente.LORENZO'S P.O.V.
Stavo giocando alla play, quando noto che il telefono si illumina mostrandomi la notifica di un messaggio.
Non diedi retta a quella notifica perchè ero troppo concentrato a vincera quella prtita ma, quando mi resi conto che il mittenta era Federica, non ci misi in attimo a mettere in pausa il gioco.
Per quella ragazza avrei fatto di tutto...anche smettere di giocare a Fifa!Nel messaggio diceva che avrebbe trascorso la serata con Emma: inoltre si era scusata per non essere stata con me per due sere di fila.
La lasciai andare liberamente: mi fido davvero tanto di lei e se so che sta con Emma sono doppiamente tranquillo e sollevato perchè quella ragazza mi ispira davvero tanto fiducia.Allo stesso tempo però, non volevo che mi lasciasse nuovamente da solo ma non potevo pretendere chissà che cosa: in fondo sono stato io stesso a proporle di tenere nascosta la nostra relazione e credo sia troppo pericoloso farla entrare e uscire da casa mia come se nulla fosse.
Potremmo dare nell'occhio e mettere in pericolo le nostre vite.Come tutti i ragazzi fanno con le proprie ragazze, durante la serata ho mandato alcuni sms a Federica chiedendole come stesse facendo.
Ma non ho mai ricevuto alcuna risposta.
Ho provato allora a chiamarla, ma niente.
Ecco però che dopo qualche squillo, alla quarta chiamata, si degna di rispondere; ciò che sento io è soltanto un gran fracasso: musica a tutto volume, voci di persone che urlano e cantano a squarciagola e poi...l'inconfondibile risata di Federica.
Penso di aver sbagliato numero, cosí allontano il telefono dall'orecchio e controllo se avessi chiamato effettivamente Federica.
Si, il numero era giusto.
Che diamine stava succedendo?
Mille messaggi senza risposta.
Chissà quante chiamate perse.
Risatine che sembrano provenire da qualcuno che ha bevuto un po' troppo.
Cosa dovrei pensare?Sento il bisogno di recarmi nel locale in cui si trova Federica e portarla via da lí prima che combini qualcosa e non se ne renda neanche conto.
Nonostante io non abbia la minima idea di dove possa trovarsi, so che aveva in mente di visitare un locale che aveva aperto da poco.
Diceva che tutti i suoi compagni di classe c'erano già stati e che sarebbe piaciuto andare lí anche a lei.Dunque, non perdo occasione: in pochi secondi sono riuscito a trovare l'indirizzo di questo locale in modo tale da poterlo raggiungere con piú facilità e velocità.
Copio quell'indirizzo su un foglietto bianco e mi metto a cavallo della mia auto sfrecciando come un pazzo per le strade della città alla ricerca di questo dannatissimo posto.Nel frattempo, cerco di prepararmi psicologicamente all'idea di vedere Federica ubriaca: non so se riuscirò a mantenere la calma, dopo tutto quello che ho passato.
Finalmente sono arrivato: fuori, poggiati ad un muretto, ci sono ragazzi molto più piccoli di me con sigarette e altra roba in mano.
"Schifo schifo schifo schifo" - ripete una vocina all'interno della mia mente mentre passo davanti a quei ragazzini.
Ripenso anche a quel dannato Lorenzo Galli che qualche pomeriggio fa si è presentato a casa mia minacciandomi di fare del male alla mia ragazza.
Oh no, e se lo avesse fatto davvero? In fondo questo locale è uno dei più noti qui in città e non credo si sarebbe fatto scripoli a venire se avesse saputo che Federica sarebbe stata qui.Questo brutto pensiero mi rattrista nolto e, allo stesso tempo, mi fa salire i nervi alle stelle: spero solo che non sia cosí altrimenti penso proprio che quello lí farà una brutta fine una volta per tutte.
Prendo coraggio e, prima di spingere quell'enorme porta di vetro, tiro un lungo sospiro: per me è davvero un sacrificio entrare in un posto del genere.
Allonarmi dall'alcol è stata dura, ma ce l'ho fatta.
La mia più grande paura è cedere nuovamente a quella tentazione; per quanto io voglia mostrarmi forte, per quanto io voglia mostrarmi tenace, per quanto io voglia mostrarmi responsabile so che questo prima o poi accadrà.
Ma io dovrà tenere duro, solo avere Federica al mio fiamco mi aiutarà.
Sarà lei la mia medicina.
Ho solo bisogno di sentirla mia, ma con Galli ancora tra i piedi temo che sarà difficile.
Da quando si è presentato a casa mia non faccio altro che farmi paranoie e prepccuparmi di Federica: ho davvero tanta paura che le possa accadere qualcosa per colpa mia.
E se mai dovesse succedere non me lo perdonerei mai e poi mai.Dopo un lungo sospiro, entro in quel locale e subito un odore di fumo ed alcol invade le mie narici: non avrei sopportato al lungo quella puzza, al fumo ero abituato in quanto questo è l'unico vizio di cui non sono riuscito a fare a meno, ma l'olezzo di alcol mi fa letteralmente mancare l'aria.
È da tanto tempo che non annuso uno shottino di vodka o un qualsiasi coktail alcolico: è passato cosí tanto tempo dall'ultima volta che ora quell'odore mi fa venire il voltastomaco.Mentre cerco di trattenere il conato di vomito, i miei occhi sono alla ricerca di una sola persona: Federica.
La presenza di troppo gente mi costringe ad avanzare, cosí inizio a dimenarmi in quell'immensa folla e a tirarare anche qualche spintone ricevendo probabilmente pesanti insulti.
Ma me ne frego, sinceramente.
Sono troppo nervoso per dar retta anche a questi maleducati.Dopo aver gironzolato per il locale più e più volte, perdo le speranze e decido di uscire fuori per provare a chiamare nuovamente la mia ragazza.
Si, perchè Federica è la mia ragazza.
Il nervosismo continua a salire ed io non credo di riuscire a resistere a tutta questa tensione.
Sto per uscire quando una risata a me molto familiare attira la mia attenzione.
Mi volto e vedo Federica.
"Finalmente" - dico nella mia mente aspettandomi il peggio.
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Quel ragazzo con le piume
Teen Fiction"Quel ragazzo con le piume" è una storia che ho deciso di scrivere in un pomeriggio piovoso, in preda alla noia. I protagonisti sono una ragazza, Federica, ed un ragazzo, Filippo. Cosà accadrà tra i due? I loro destini si incontreranno? E come? E po...