Appena varco la soglia di casa mi vengono in mente altre mille cose che avrei potuto dirgli: per esempio, mi sono dimenticata di chiedergli di quei tatuaggi curiosi, di quello strano soprannome con cui vuole essere chiamato, ma soprattutto mi sono dimenticata di chiedergli cosa pensa di me.
Insomma, nella conversazione che abbiamo avuto questa mattina gli avevo confessato di essere preoccupata riguardo all'idea che si è fatto su di me poichè sono caduta a terra proprio davanti a lui.
Mi aveva risposto dicendo che me lo avrebbe detto quello stesso pomeriggio, e invece oggi abbiamo parlato del più, del meno, ma non di ciò che io penso di lui e lui di me.
Vorrei davvero tanto saperlo, cosí prendo il telefono e decido di scrivergli un messaggio.
Ma dopo un nanosecondo un miliardo di dubbi mi assalgono: e se lo infastidissi con quel messaggio? E se pensasse che io sia una bambina appiccicosa? E se poi non volesse rispondere alla mia domanda?
Allora rinuncio all'idea di scrivergli.
Ma subito dopo ci ripenso già: in fondo non gli chiederò nulla di poi cosí scomodo, perchè dovrebbe arrabbiarsi o infastidirsi?
E poi lui è sempre stato così gentile e disponibile con me.
Così apro la sua chat ed inizio a digitare sulla tastiera.Federica: "Allora?! avevi detto che oggi pomeriggio mi avresti rivelato cosa pensi di me"
No, no, no. Troppo diretto.
Federica: "Ciao Filippo, scusami se ti disturb.."
Ma cosa stai facendo federica? È decisamente troppo formale.
Bene, senza ripensarci due volte, invio il primo messaggio che avevo scritto e aspetto con ansia (molta ansia) una sua risposta che, per fortuna, arriva subito.
Filippo: "Un giorno te lo diró, Fata"
Fata? Perchè mai avrebbe dovuto chiamarmi fata?!
Non faccio caso a quello strano nomignolo (anche se è molto carino e mi fa arrossire) perchè sono molto stanca e preferirei andare a dormire.
Mi sono infilata nel letto e mi sono appisolata con il sorriso. E tutto questo solo grazie a Filippo che mi ha rallegrato la giornata rendendola unica in qualche modo.
Mi auguro che ció accadrà sempre con lui, per lui, grazie a lui.Anche questa mattina mi sono svegliata particolarmente di buon umore, ma sono ancora un po' stanca: ieri sera mi sono addormentata sicuramente tardi perchè non ho fatto altro che pensare a lui, a noi due insieme.
Viaggio molto con l'immaginazione, lo so non ci posso far nulla. Quanto vorrei che ció che immagino diventasse realtà.
Dopo aver sbadigliato cira tre volte di seguito, mi dirgo verso il bagno e mi preparo ad affrontare questa nuovissima, faticosissima e pienissima giornata di scuola...
Porto il telefono con me per accompagnare le mie azioni con un po' di musica.
Ed ecco che mi arriva un messaggio da Filippo.Filippo: "Buongiorno Fata! Sei carica per questo nuovo giorno?"
Ora, con questo suo messaggio, lo sono sicuramente.
Federica: "Buongiorno a te! Mi sento carichissima"
Filippo: "Ti va di andare a scuola insieme? Ci vediamo su quel tram?"
Ha davvero detto "quel tram"?! Quindi si ricorda di quando i nostri sguardi si sono incrociati per la prima volta su quel maledetto tram che stavo anche per perdere.
A quel pensiero, sorrido. Un sorriso gigante mi spunta sulle labbra, questo ragazzo è davvero imprevedibile. Tanto imprevedibile che lo definirei misterioso.
Si, è decisamente misterioso.
Accetto la sua proposta, ed inizio ad accelerare tutto per non arrivare in ritardo a questo pseudo appuntamento con Filippo.
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Quel ragazzo con le piume
Teen Fiction"Quel ragazzo con le piume" è una storia che ho deciso di scrivere in un pomeriggio piovoso, in preda alla noia. I protagonisti sono una ragazza, Federica, ed un ragazzo, Filippo. Cosà accadrà tra i due? I loro destini si incontreranno? E come? E po...