Jimin era ancora seduto a terra in preda ad un pianto fin troppo rumoroso per il silenzio che c'era nel suo appartamento.
Vuoto. Si sentiva vuoto. Così vuoto che provava quasi un senso di dolore al petto e respirare era diventato fin troppo faticoso. Gli occhi vitrei fissavano un punto indeterminato di fronte a lui e la sua schiena era scossa dai continui singhiozzi.
Alla fine ci si ritrova sempre da soli e lui lo sapeva bene, ma non pensava di dover salutare la sua felicità dopo essersela goduta così poco.
Avrebbe voluto urlare, avrebbe voluto spaccare ogni cosa attorno a lui, ma non lo fece. Rimase semplicemente lì, con le ginocchia strette al petto, come un bambino indifeso e abbandonato da tutti.
L'unica persona a cui si era affidato se n'era andata, forse per sempre. Sarebbe stato così doloroso vivere con il costante ricordo di lui, di loro due insieme, di se stesso felice. Ma non quella felicità illusoria che maschera una tristezza di fondo, lui aveva provato quel tipo di felicità così reale e pura da poterla quasi stringere tra le dita. Ma come acqua gli era scivolata via dalle mani e non avrebbe potuto trattenerla.
No. Non lo avrebbe mai dimenticato. Non avrebbe mai dimenticato le sue labbra sottili e soffici, dal sapore dolce.
Non avrebbe mai dimenticato quegli occhi sempre assonnati e sottili, ma così dolci quando si incastravano coi suoi.
Non avrebbe mai dimenticato quella pelle lattea e fredda che però sapeva scaldare più di un corpo caldo.
Non avrebbe mai dimenticato i suoi capelli neri come la pece e soffici come i batuffoli di cotone.
No. Non lo avrebbe mai dimenticato. E lo sapeva, quella sarebbe stata la fonte del suo dolore. Perché si ama davvero una volta sola, il resto è una continua ricerca di un rimpiazzo, di un qualcosa che ci ricordi ciò che abbiamo perso. Ma non si raggiunge mai quello che si spera, perché ogni persona è unica e mai uguale ad un'altra.
Ora tutto non aveva più senso. Forse non lo aveva nemmeno prima, ma la sola presenza di Yoongi rendeva tutto sensato. Ogni piccola cosa era degna di essere vissuta.
Improvvisamente sentì qualcosa che svaniva dentro di sé, come se i suoi ricordi e i suoi sentimenti lo stessero lentamente abbandonando.
Come un fantoccio esanime, si alzò dal pavimento freddo e si incamminò verso al suo letto.
Il suo corpo faceva tutto da solo, si sentì improvvisamente stanco e si sdraiò coprendosi con la sua coperta che profumava di zucchero filato. Le sue palpebre si chiusero lentamente e si addormentò.
Ma rimase vuoto.
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Mi sembrava giusto spiegare cosa stesse passando Jimin durante il processo di Yoongi.
Spero che il capitolo non sia stato noioso💕
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~•{Bloody Mary}•~Yoonmin
Фанфикшн"Di sicuro non ne hai il coraggio Jimin!" Ridacchiò Namjoon sfidando il minore. Gli altri quattro amici risero vedendo il viso del nominato corrucciarsi mettendo il muso. "Io posso evocare Bloody Mary quando voglio!!" Rispose il biondino. •Boyxboy (...
