PROLOGO

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PREMIO

"Potrei parlarle un secondo, Emerson?" Mi giro.

"Professore?" chiedo. Claire mi guarda

"Penso che lei può andare via Valente" sorride il professore guardando la mia amica. Fugge via senza neanche pensarci.

Sospiro "Il compito della scorsa volta è andato male, vero?" chiedo.

So che avrei potuto fare meglio e quel pensiero mi tormenta da tutta la settimana. Spero di non aver preso sotto l'otto.

"Cosa? Oh, no, dieci tondo, come sempre del resto, Elly..." sorride.

Il professor Wilkins viene direttamente da Londra per insegnare inglese. Ha sulla cinquantina d'anni anche se non se li porta con i suoi capelli grigio scuro, quasi nero, ed il suo comportamento. È il vicepreside dell'istituto.

"Per questo ho deciso di premiarti" esclama e spalanco gli occhi, sorpresa.

Sorride per la mia spontaneità e va avanti.

"Lo scorso anno hai dimostrato di saper gestire i concetti, impararli e mantenerli in testa. Sei stata sempre diligente e costante.

Questo è solo il tuo secondo anno ma hai dimostrato di essere la ragazza con la media più alta dell'istituto. Ne ho parlato con il preside ed ha concordato con me di fare un'eccezione e permetterti di ricevere a casa tua dei ragazzi per lo scambio che ogni anno fa il liceo. Sempre se tua nonna sarà d'accordo, ovviamente." finisce il suo discorso.

"Wow, professore, sarebbe un'esperienza molto piacevole. Mi piacerebbe provare e lo chiederò a mia nonna sicuramente."

Sorrido.

"Perfetto allora la faremo chiamare domani dal preside per maggiori informazioni, oppure potrà passare lei prima delle lezioni e disdire. Arrivederci" ed usce dall'aula, lasciandomi con ancora gli occhi spalancati.

Mi risistemo ed esco dalla classe, non prima di essermi aggiustata le pieghe della gonna della divisa.

Prendo il cellulare e compongo il numero di Claire.

"Adesso racconti tutto!" urla lei dal telefono. Sorrido.

"Pensi di poter venire al solito bar oggi alle due?" chiedo.

"Si, boh!" risponde

"Per favore fammelo sapere, io intanto avviso Charlotte" dico ed attacco.

Prendo la mia agenda e segno l'appuntamento, casomai lo dovessi scordare.

Prendo poi il telefono e chiamo Charlotte.

"Pronto bella" mi sento dire.

"Ciao Charlotte" rispondo sorridendo. "Disturbo?" chiedo poi

"Mai!" risponde lei e ride.

"Puoi farmi sapere se puoi venire alle due al solito bar?" chiedo.

"Posso!" esclama lei subito dopo e scoppia a ridere.

Sorrido e scuoto mentalmente la testa.

"Per favore dopo fammi sapere" dico ed attacco.

Aggiorno la mia agenda: Charlotte sicura, Claire forse.

Intanto controllo l'orologio: cinque minuti alla fine della ricreazione.

Entro in classe e sono l'unica. Ne approfitto per prendere posto al mio solito banco davanti alla cattedra ed aprire il libro per ripassare. Appena suona la campanella entra la professoressa, seguita da alcune ragazze della mia classe, tra cui Calire che passando mi fa l'occhiolino. Dieci minuti dopo rientra la maggioranza e finalmente siamo tutti.

"Buongiorno, oggi faremo..." inizia e la classe già sbadiglia. Penso di essere l'unica attenta a prendere appunti, cercando di iniziare a tradurre più parole possibili.

Faccio l'international a Roma, quindi ho molte lezioni in inglese. Oggi è la volta di matematica.

Suona la campanella ed inizia la quarta ora, francese.

La gente si sposta ed inizia a rimettersi ai propri posti, lasciando i buchi con gli assenti. Con la professoressa di francese non si ragiona.

Io rimango al mio banco, prendendo il libro e tenendolo davanti a me col quaderno, il posto affianco vuoto.

La professoressa Rinaldi entra e aspetta che ci alziamo dicendo tutti insieme "Buongiorno professoressa" prima di sedersi.

"Sedetevi!" ordina poi e noi rispettiamo.

"Alors, bonjour, nous ferons les misérables...aujourd'hui, bien!"

Iniziamo a lavorare sul testo e non ci fermiamo neanche al suono della campanella. In aula sono tutti attenti, tutti diligenti. Non ci si può permettere distrazioni con la Rinaldi, l'unica che si fa veramente rispettare.

Appena arriva l'altra professoressa si scusa però per l'intromissione e riprende le sue cose per poi andarsene.

È l'ora di religione. Sorrido alla professoressa e le do il buongiorno, rispondendo poi a tutte le domande che fa durante la lezione.

Il resto della giornata passa in fretta e le due arrivano in fretta.

Abbiamo una pausa a quell'ora (dalle due e mezza alle tre) per mangiare. Mi dirigo il più velocemente possibile e mi ritrovo ad aspettare al bar le mie due amiche.

Arrivano dopo un quarto d'ora.

"Ciao" esclamo.

"Ciaoo" dicono loro e si siedono.

Sorrido.

"Dicci le novità!" urla Claire mentre Charlotte annuisce.

"Prima ordiniamo" dico.

Prendimao un panino ed iniziamo a stuzzicare qualcosa.

Inizio a raccontare, raccontando minuziosamente ma molto oggettivamente, come se stessi ripetendo una regola a memoria.

Ho pensato a questo discorso per tutto il tempo in cui le ho aspettate.

"Il professor Wilkins ha detto che ho preso dieci al compito di ingresso della scorsa settimana, comunque in realtà non voleva parlarmi del compito come pensavo ma di un premio. Ha deciso di premiare la mia diligenza e costanza facendomi partecipare allo scambio culturale del liceo. Ecco tutto." finisco.

"Io urlerei di gioia! È fantastico! " dice Charlotte.

"Speriamo solo che nonna dica di si" esclamo io, sorrido, poi raccolte le briciole dentro al vassoio, mi alzo e lo poggio al bancone, pago e vado in classe.

Non vorrei fare tardi a lezione.

CIAO!!

Spero vi piaccia la mia storia....

non so quando aggiornerò ;)

l'immagine è di xMichael_hairxx, passate da Soulmate, non ve ne pentirete!

Baci

werenotcool

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