Ventotto

112 16 4
                                    

"Ally... Devo dirti una cosa importante. So che ti scombussolerá tutto, ma devo dirtelo..."

Ormai sono completamente concentrata sulle sue labbra a cui non vedo l'ora di arrivare. La sua mano tiene salda la mia testa e questo non fa altro che farmi sentire in trappola.

Le mie mani sopra il suo petto. E pensare a quante volte avrei desiderato questo momento. Vorrei baciarlo, ma non deve essere una mia scelta.

È lui che deve rinunciare a tutto per me e questo bacio gli farà capire se ha intenzione di prendere una delle due direzioni. Eppure è indeciso. Lo vedo dai suoi occhi.

L'altra mano inizia ad accarezzare delicatamente i miei fianchi facendomi andare in ipotermia e bloccandomi bruscamente il respiro. Come può farmi questo effetto? È solo un ragazzo, non capisco...

Si avvicina ancora un po', dopodiché esclama "Sono malato!".

~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~

Pov. Hunter

Lydia si siede di fianco a me sul divano, mentre nervosamente si tocca il braccialetto che ha legato al polso.

"Tutto ok?" mi viene spontaneo chiedergli. Goffamente annuisce cercando di rivolgermi un sorriso. "Sicura? Per caso centra Tom?" non so perché, ma mi sembra che fra Tom e Lydia ci sia qualcosa che forse non hanno intenzione di dire.

Infatti mi guarda con gli occhi spalancati, come se avessi detto la cosa più brutta del mondo. "C-cosa centra ora Tom?". La guardo, ma in questo modo non faccio altro che metterla in soggezione, dato che subito dopo abbassa la testa.

"Era solo per chiedere... Non ti preoccupare, non devi rispondermi se non vuoi..." dico prima di girarmi verso la finestra che si trova proprio accanto al divano.

Inizialmente non do peso a ciò che vedo, poi metto a fuoco e riconosco Blake e Ally nella piscina, sul punto di baciarsi. Il mio cuore si sgretola e gli occhi iniziano a pizzicare.

Faccio due colpetti di tosse e mi alzo velocemente dal divano per cercare di raggiungere il prima possibile il bagno.

Pov. Ally

"Cosa stai dicendo Blake, non capisco" dico tenendo gli occhi spalancati. Si porta una delle mani sulla fronte, massaggiandola pian piano e l'altra la poggia sul fianco.

"Sto... Male" mi guarda per un istante, ma non riuscendo a trattenere il mio sguardo, lo abbassa giocherellando con le mie dita che subito dopo allontano.

"Tu... Cosa?! C-cos'hai?" domando sempre più preoccupata. Blake rimane in silenzio, non intenzionato a continuare. "Blake..." continuo iniziando ad irrigidire le sopracciglia.

Respira profondamente prima di continuare. "Ho... Ho la leucemia". Non ho neanche più il coraggio di guardarlo in faccia. Tengo lo sguardo perso nell'acqua con il cuore che va a duemila e gli occhi che iniziano a diventare rossi.

"Ricordi la prima volta che mi hai visto? All'aeroporto?" alzo lo sguardo per guardarlo dritto negli occhi. Si ricorda? Lui mi ha davvero vista quel giorno?

"T-tu..." "Si" esclama in modo sicuro. "Ti ho vista".
Lo guardo ancora e cerco di trattenere le lacrime che minacciano di uscire dai miei occhi.

"Ti sei mai chiesta perché mi trovavo lì?" silenzio. "Beh, ero partito per trovare una cura in Europa per questa mia malattia. Ma a quanto pare ho fatto un viaggio a vuoto. Non hanno trovato ancora nessuna cura..." continua tenendo lo sguardo basso.

Sono quasi del tutto sicura che stia piangendo. Eppure non posso fare a meno di chiedermi: perché non me lo ha detto?

"Perché non me lo hai detto" dico senza alcuna emozione, fissando l'acqua della piscina sotto di noi. Ancora silenzio. Quel silenzio che ti trapana le orecchie o forse il cuore dato che vorresti avere subito la risposta ad un quiz tanto difficile.

"Perché Blake..." continua a restare in silenzio, così mi giro e con le lacrime che ormai mi solcano le guance, cerco di uscire dalla piscina il prima possibile ma le grande mano di Blake stringe saldamente il mio esile braccio.

Mi gira verso di lui, facendomi notare le sue di lacrime e i suoi occhi rossi. "Ally ti prego, non te ne andare" e mi stringe tra le sue braccia nonostante io cerchi di dimenarmi con tutte le mie inutili forze.

"Lasciami Blake!" urlo esasperata e ormai senza forze. "Lasciami andare..." così con malavoglia mi libera dalle sue braccia e appena esco dalla piscina, non ci penso due volte ad afferrare la mia borsa e le mie cose per poi correre fuori da quella casa... Da Blake.

Mi fiondo in macchina senza preoccuparmi minimamente di bagnare il sedile. Chiudo lo sportello e resto li... A piangere e ad auto commiserarmi per tutto il tempo.

Dopo poco iniziano i singhiozzi che non mi portano ad altro che a voler vomitare. Così apro la portiera della macchina e... inizia lo spettacolo!

(Spazio autrice)
Ecco ragazi un altro capitolo. Quanta tristezza, non pensate? Fatto sta che io non ho mai affrontato una realtà tanto cruda come quello di sapere che la persona che amo o anche un mio amico è malato di una malattia brutta come la leucemia a cui non c'è rimedio. Ma ci ho provato ad esprimere dei sentimenti così forti. Se vi piace stellinate e commentate. Come sempre noi ci vediamo al prossimo capitolo!! Kisses
Noemi🌹

Let's go underwater (Blake Gray)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora