Capitolo 3

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NIALL'S POV.

Finalmente chiuse quegli occhi che ormai mi avevano incantato. Ora la potevo osservare. Il vento portava i suoi capelli da ogni parte, e lei non obbiettava. Si godeva solo la pace. Potevo rimanere cosí per sempre. Stavo stranamente bene insieme a lei.

I miei pensieri finirono quando vidi lei aprire le palpebre, per rivelare quegli occhi color marroni, cosí intensi. Non potevo fare a meno di sorriderle.

Jess sembrava essere una boccata d'aria fresca per me. Non sarei riuscito a fingere con lei per molto, lo sapevo giá. Finchè il capo non mi chiamerá, peró, mi codró la sua compagnia.

JESSY'S POV.

Appena aprii gli occhi lui mi stava fissando, iniziando a sorridere. Quel sorriso: era cosí rassicurante. Il vento continuava a far volare i miei capelli da ogni parte, ma io non me ne preoccupavo. Eravamo l'una di fronte all'altro e c'era poco spazio tra i nostri visi. Io fissavo lui e poi le sue labbra, mentre lui fissava me e poi i miei occhi. Incominciai ad avere freddo, e perció sfregai le mie mani sulle braccia. Niall se ne accorse e cosí mi domandó:

-Hai freddo?-

-Sí...abbastanza- Risposi, accennando un piccolo e timido sorriso.

-Purtroppo non ho un giacchetto.- Sí guardó intorno pensieroso. Alla fine allargó le braccia e disse:

-Dai, vieni qua- Non sapevo cosa rispondere e il silenzio si stava prolungando, così la mia mente mi consiglió di lasciarmi andare. Mi avvicinai con calma e lui mi strinse delicatamente a sé, circondandomi la schiena. Effettivamente non avevo piú freddo, perché lui mi infondeva un calore di cui io, in quel momento, avevo bisogno profondamente, non molto per il freddo, ma perché volevo da sempre qualcuno che mi abracciasse cosí. Appoggiai il mio viso sul suo petto e lui, nello stesso tempo, appoggió la sua testa sulla mia, stringendomi acora di piú a lui. Avevo un nodo alla gola e le mani cominciarono a sudare.

Quando, a un certo punto, notai qualcuno in lontananza che ci fissava. Cosa alquanto inquietante, se non avessi riconosciuto quei ricci.

-Harry?- Sussurrai e mi alzai, distruggendo quel momento di serenitá. Ripetei quel nome molte volte. La pioggia cominció a scendere dal cielo, che si era ricoperto di nuvole.

Non so il perché mi avevo come un presentimento che fosse arrabbiato. Niall stava lá a guardarmi con occhi curiosi e allo stesso tempo confusi. Non volevo comunque che Harry capisse tutt'altro che un semplice abbraccio.

Lo inseguii sotto il temporale, lui non si fermava. Ormai era arrivato al cancello. Si era fermato finalmente, ma cominció subito a urlare e a sfogarsi contro il ferro.

-Harry, cosa ti succede?- Dissi con voce debole, e di certo non aiutava la poggia che continuava a scendere. Sembra strano questo mio pensiero, ma il tempo di quella mattina rispecchiava l'umore del mio amico. Non l'avevo mai visto cosí arrabbiato con me.

-Niente. Non mi succede un bel niente, forse é questo il problema! Ti odio, vattene dalla mia vita!- Davanti a quella risposta spalancai la bocca. Mi aveva appena detto che mi odiava. Due ore fa mi rimproverava amorevolmente e ora dice che mi odia? La parola che mi aveva sempre spezzato il cuore. Io non avevo odiato mai nessuno, e non voglio mai iniziare a farlo. Un episodio simile era successo sempre con Harry, quando eravamo piú piccoli. Il motivo non me li ricordo, ma aveva pronunciato proprio questa frase. Io non gli avevo piú rivolto la parola per un paio di ore, non avevo resistito di piú senza la sua compagnia, e poi mi chiese scusa. Questa volta mi sembrava peggiore. La cosa bella é non avevo fatto un cazzo per farlo arrabbiare.

-Harry...ma cosa ho fatto?- Replicai con voce strozzata. Lui senza rispondere mi prese la mano e cercava di portarmi via dal parco,ma io feci resistenza. Sí, a me importava molto di lui, ma Niall poverino stava lá, sotto quella quercia, confuso e che mi aspettava. Non potevo andarmene cosí, tenevo alla nascita della nostra amicizia.

Il suo maledetto sorriso||N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora