Capitolo 15

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Tenevo stretta la mano di Niall, nella mia, e qualcosa mi rassicurava. Osseravavo la discoteca in ogni suo particolare: il fumo continuava ad annebbiarmi la vista e l'odore di alcool continuava a invadere il mio olfatto. Voglio davvero mettermi nei guai ubriacandomi? Serve a qualcosa bere decine di drink in una volta? Serve veramente rovinarsi la serata con una mente che é ormai affogata negli alcolici? Piace sul serio alle persone essere incoscienti di quello che si fa, per intere ore, essendo ubriachi?

Ammetto che anche io sentivo il bisogno di nascondermi dietro quella bottiglia di vetro, ma pensandoci bene non ha molto senso distrarsi una notte, solo un'unica notte...alle persone che soffrono, per qualsiasi motivo, serve ben altro di queste poche ore per dimenticare.

Sono davvero cosí egoista, da non vedere che ci sono persone con problemi piú gravi?

Sembra proprio che la risposta sia sí...

Mi girai verso il biondino e notai il suo sorriso cosí luminoso e contagioso. Come una stupida cominciai a sorridere a mia volta, ma lui non se ne accorgeva, perché si guardava intorno, osservando tutta quella gente che si muoveva a ritmo. Non so spiegare bene i miei sentimenti in quel momento, ma sentivo come un nodo allo stomaco. Piú lo guardavo, piú mi rendevo conto di quanto fosse bello. So che sono pensieri stupidi, ma sinceramente, non voglio che questi pensieri scompaiano dalla mia testa. É come se volessi continuare a osservarlo, per poi commentare la sua bellezza nella mia mente. Amo vederlo cosí contento...

"Jess, ti va di bere qualcosa?" Mi domandó.

"Certo" Risposi con un sorriso da un orecchio all'altro. Ci dirigemmo verso il bar, ma con mia grande sorpresa notai Zayn appoggiato al bancone. I suoi occhi erano molto tristi e fissava un punto indefinito del locale. Per essere un club privato era abbastanza divertente. Non so il perché, ma mi immaginavo questi posti, un pó piú...eleganti?

Ci avvicinammo ancora di piú a lui, e la domanda sorse spontanea:

"Cosa ci fai tu qui?" Domandai corrugando la fronte. Zayn rise e poi parló:

"Ti potrei fare la stessa domanda" Gli accennai un sorriso e poi mi girai verso Niall: aveva l'aria di chi avrebbe voluto solo andarsene e non dover salutare, ma la sua educazione ha la meglio.

"Ciao Malik"

"Ed ecco Horan...la stai trattando bene vero?" Alzai gli occhi al cielo, ma le guance arrossirono lo stesso.

"Ovvio" Rispose Niall, mettendo un braccio intorno al mio fianco e avvicinandomi di piú a lui. Zayn si accorse della provocazione e si avvicinó pericolosamente al biondo, dicendo:

"Togli subito le tue mani da lei" Lo minacciò.

"Senno? Cosa mi succede?" Rispose a tono Niall.

"Che ti arriva un bel pugno dritto in faccia!" Esclamó, cercando di farsi sentire.

"Io non credo proprio" Sapevo che la situazione sarebbe andata a finire in una rissa, cosí mi intromisi:

"Dovete continuare a fare i bambini o possiamo comportarci da persone mature?" Si allontanarono l'uno dall'altro e Zayn fece un respiro profondo, mentre Niall giró lo sguardo verso la porta d'entrata. Lo stavo osservando quando Zayn comincia a parlarmi:

"Ei Jess ti posso offrire da bere?"

"Certo" Gli sorrisi. Ordinó al barman una vodka alla menta e promisi a me stessa di lasciar perdere tutto quello che é successo fino a ora, ma non esagerando. Non ho mai represso le mie emozioni nell'alcool e non voglio iniziare adesso. Presi dalla mano di Zayn il drink e mentre parlavamo di come la nostra vita sia cambiata, in questi anni, Niall si voltó verso la parte opposta e se ne andó senza dirmi niente. Ma perché ogni azione che faccio, lui si arrabbia sempre? Non posso piú nemmeno parlare?

Il suo maledetto sorriso||N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora