Capitolo 8

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Finalmente era arrivato il giorno in cui sarei potuta ritornare a casa. E il fatto che Niall sarebbe venuto con me mi eccitava. Almeno adesso avevo un amico con cui parlare e dvertirmi. Adoro passare il mio tempo con i miei amici. Soprattutto quelli che mi stanno sempre accanto.

Entró l'infermiera e mi appoggió il vassoio con il cibo sul mobiletto, accanto al letto. Non sono mai impazzita per le cose che mi portavano da mangiare qua, ma mi accontento. Devo ringraziare Dio che sono viva, e che ne sia uscita con poche conseguenze fisiche.

Sarei curiosa di capire chi é la persona che mi ha investito. Lui mi deve chiedere scusa. E in un certo senso anche io: se non mi fossi fatta prendere dalle emozioni del momento, avrei riflettuto di piú sulle mie azioni. Zayn era solo un ragazzo ignobile e arrogante, ma so per certo che mi amava. Ne sono piú che sicura, perché lo sentivo dentro. Ma proprio come ho detto mi amava, al passato. E questo vale anche per me. Il rancore non c'é piú, e ora spero solo di poterci parlare e di restare amici. Sto solo pensando che non se lo meriterebbe, mi ha buttata via come un oggetto rotto. Mi ha rapito il cuore e poi lo ha distrutto con le sue stesse mani.

Praticamente mi ero incantata a guardare il nulla, mentre riflettevo. Quando una mano, davanti alla mia faccia, mi fa svegliare dalla mia trance. Mi voltai di scatto e un dolore al collo mi fece piegare dal dolore. Ho dormito da schifo, in questi giorni, su quel cuscino. Rialzo la testa e quegli occhi mi fanno sorridere. Ci abbracciamo per salutarci e lui rompe il silenzio che si era creato:

-Finalmente oggi potrai uscire da qui!-

-Esatto! E ho una buona notizia per te!-

-Per me?- Annuii e cominciai a spiegargli.

-Mia madre ha detto che puoi restare: dormirai nella stanza di mio fratello, accanto alla mia, cosí se c'é qualche problema, fai due passi e ti trovi davanti alla mia stanza.-

-Davvero?- Disse tutto entusiasta.

-Certo. Mia madre purtroppo é partita per lavoro a Londra, per un mese, e ha lasciato la casa a noi, quindi é perfetto.-

-Magnifico!- Si precipitó su di me, stritolandomi.

-Grazie! Grazie mille!- Mi ringrazió.

-Prego, ma...mi stai soffocando- Aveva le sue braccia muscolose a schiacciarmi le costole, e quello non era un punto da toccare, ero ancora sensibile per l'incidente.

-Oh, scusa.- Rispose staccandosi e facendomi respirare. Mi sorrise e poi aggiunse:

-Allora? Che ci fai ancora sul letto? Alzati e cammina!- Ordinó in tono teatrale. Cominciai a ridere di gusto e lui con me. Mi alzai e dovetti andare al bagno per cambiarmi questo camice verde dell'ospedale. Presi gli abiti che mi aveva lasciato mia madre prima di partire, ed entrai. Era piccolo, ma pulito. Appoggiai i vestiti su un mobiletto e mi lavai i denti prima di tutto.

Mia madre era stata previdente, questo é uno dei suoi pregi. Un sorriso si impossessó del mio viso per il pensiero. Mi spogliai, infilai l'intimo e gli abiti: una maglietta verde-acqua, con alcuni cuori celesti e una scritta bianca, dietro. Degli shorts bianchi, con delle borchie ai contorni delle tasche. Per finire delle All star bianche ai piedi. I capelli gli ho voluti lasciare sciolti. Il corpo mi fa ancora un pó male, ma non mi lamento piú di tanto. Appena finito, andai da Niall, che mi aspettava sul letto.

-Ho fatto.- Annunciai.

NIALL'S POV.

Stavo su quel letto e l'aspettavo. Ero impaziente di andare a casa sua. Ancora non ci credevo che avremo vissuto insieme per un mese.

Ormai io la considero un'amica, perché fino adesso non ho mai incontrato una persona come lei. E poi non é da tutti ospitare uno sconosciuto. Devo ammettere che io non lo avrei proposto. Spero solo che non si penta della sua offerta, ma a me serve un posto dove vivere. Mentre riflettevo lei uscí dal bagno. Era bellissima.
Si avvicinó a me e annunció:

Il suo maledetto sorriso||N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora