Capitolo 5

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Sentivo delle urla davvero forti, provenire immediatamente fuori dalla mia stanza. Ma chi si mette a litigare in un ospedale? Deve essere una cosa davvero importante, una cosa a cui devi tenere molto, e per la quale ti batteresti, la quale non puoi fare a meno di proteggere. Mi stavo veramente sforzando di riconoscere le voci, perché anche nel mio stato, la curiositá rimane una cosa incontrollabile del mio strano carattere.

Sento solo dei botti e delle frasi mai complete, come "Lasciala stare" e  "Non provare piú ad avvicinarti"...quando, a un certo punto, sento un nome, di una ragazza: il mio!

Devo capire che succede là fuori, e la cosa piú importante chi é che litiga per me. Sono davvero sorpresa.

Sono quel tipo di ragazza a cui nessuno fa mai caso, quella che dentro soffre per mancanza d'amore, ma non dai miei genitori, ma delle persone esterne. Come gli amici: io ne ho molti, ma tutti falsi, nessuno che mi capisce, nessuno che sa quello che provo e nessuno che vuole provare a starmi accanto.

Apparte Harry e Sofia: loro sono la mia àncora di salvezza, dove io mi aggrappo con tutte le mie forze.

Sofia é unica: sa e cerca di capire tutto sul mio carattere e i miei gusti, mi sa ascoltare e sa la maggior parte dei miei pensieri, peró forse, cosa sento davvero,  non lo sa ancora con certezza. Le voglio davvero molto bene, é come una sorella, con cui condividi i momenti migliori della tua vita, ma anche quelli peggiori. Perché lei sa quando deve consolarmi e quando invece mi deve solo lasciare stare per il mio umore poco gioioso.

Lei sí che é un modello da seguire: carattere deciso, forte e divertente, non molla mai e sa quando accettare la sconfitta. Anche quando sta male per qualcuno o qualcosa ,sa come rialzarsi in piedi e continuare la sua vita ,nel modo migliore che si possa fare. Riesce a capire tutte le dinamiche della vita, anche quelle piú indecifrabili.

Non riesce a essere una persona normale, perché lei sa essere solo che speciale, e fa sentire me allo stesso modo.

Forse é magica, perché solo lei puó essere cosí bella. Si lamenta in continuazione del suo aspetto, ma lei non puó capire quanto é incantevole. Se ad alcuni ragazzi non la notano, posso affermare con certezza che non hanno gusto.

La nostra amicizia é quella che ho sempre desiderato avere. Ho solo paura che ci divideremo alla fine della scuola superiore. Non credo che lei scelga la mia stessa Universitá, anche se sarebbe davvero un sogno.

Purtroppo i sogni, alla fine ,terminano e io dovró cercare di continuare.

Comunque non mi va di pensare oltre, al futuro.

Di Harry, ormai, ne ho giá parlato, e tutti sanno che lui é solo mio. Chiarendo che intendo come migliore amico.

Mi sento, alla fin fine, molto fortunata: ho due migliori amici invidiabili da tutti, perché qualunque persona li desiderebbe. E da qualche ora ho un nuovo amico.

Mi sentivo meglio di qualche ora fa, anche se ho ancora sonno. Devo riuscire ad alzarmi, per andare verso la porta marrone, con una veneziana bianca, che , per mia sfortuna, non mi fa intravedere niente!

Cerco di tirarmi su in tutti i modi, ma non ce la faccio, essendo attaccata a tutti quegli orrendi fili. Pensai a come potei fare, e a un certo punto mi vení in mente mia madre che mi aveva consigliato di chiamare l'infermiera, solo spingendo il pulsante rosso. Mi allungai per premerlo e si sentí immediatamente un 'bip', seguito da una voce molto posata e femminile, che mi informava che sarebbe venuta al piú presto.

-Cosa le serve, signorina?- Compare una figura nella stanza, che mi fa questa domanda: l'infermiera.

-Le volevo domandare se sapeva chi erano i ragazzi che strillavano in corridoio un poco fa.-

Il suo maledetto sorriso||N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora