Resta con me.

Prologo

Piove a dirotto. Una pioggia fredda che mi lascia una scia di brividi in tutto il corpo. Mi trovo in un parco e, sotto la pioggia battente, aspetto lui. Si lui, che ha voluto venissi qui. Non ho la minima idea del perché mi ha voluto qui con questo tempo orribile. Dopo pochi minuti lo vedo arrivare correndo sotto la pioggia.

"Ehi"-dico io provando a sciogliere la tensione che percepisco in questo momento.

"Ti devo parlare..."-inizia e la sua voce incerta mi fa temere che la tensione provata poco prima mi schiacci sotto il suo insopportabile peso.

"Devo trasferirmi. Devo andare in Inghilterra per andare a vivere con la compagna di mio padre."-mi dice.

"Questo che significa?"-chiedo cercando di vincere il nodo alla gola che mi si è formato, minacciando di soffocarmi.

"Significa che non ci potremo più vedere."- dice accarezzandomi la guancia con sguardo triste, mentre io cerco di ricacciare indietro le lacrime.

"Non fare così..."-dice lui baciandomi sulla fronte. Questo gesto, però, invece di consolarmi mi fa cedere: il nodo alla gola si sciogle e le lacrime calde iniziano a scendere rigandomi le guance, in netto contrasto con il freddo della pioggia che ormai si era mescolata ad esse.

"Ehi. Starai bene."-dice, poi mi prende il viso tra le mani e mi dá un bacio sulle labbra, un ultimo bacio, segno della sua partenza e del suo immediato addio.

Si allontana e, correndo, si allontana da me, fino a quando non riesco più a vederlo, la sua sagoma confusa nella pioggia ormai diventata fortissima. Lacrime del cielo che piange con me.