Capitolo 7

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Valeria's pov

Marta mi ha detto che in centro c'è una ditta che sta cercando una segretaria. Credo sia perfetto per me, perciò mi presento lì e mi assumono senza che compili nulla, senza che veda nessuno.

Credo siano proprio disperati per assumere una persona così velocemente.

Prima di congedarmi la donna che mi ha assunto mi ha detto che posso iniziare già da domani. Wow. Quando esco dall'edificio altissimo guardo in alto ed osservo l'insegna. Due "G" enormi e color oro si intrecciavano tra loro. Sotto lessi "azienda immobiliare Giacomo Gordi " .

Giacomo Gordi. Non è il nome quanto il cognome ad essermi così stranamente familiare...scuoto la testa come a scacciare i miei pensieri. Quando torno a casa e lo dico a Marta è così contenta per me che ceniamo in un locale dove lavora lei ogni giorno tranne che nei fine settimana. Chiacchieriamo e ridia per tutta la sera. A fine serata Marta è così ubriaca che tocca a me guidare fino a casa. Mentre mi infilo nel letto penso al viso che ho intravisto nel locale. C'era molta gente e non ho visto molto; mi è sembrato familiare, ma non è possibile. Me lo sono solo immaginato.

Christian's pov

È mattina inoltrata quando mi alzo dal letto della mia camera immensa. In casa non c'è nessuno. Mio padre è al lavoro e le ragazze staranno sicuramente facendo shopping.

"Cazzo!"-esclamo vedendo che ore sono: le 11,30! Mio padre mio uccide. Non mi sono reso conto dell'orario ieri sera quando ero in quel locale a cena con degli amici.

Mi vesto in fretta e metto del gel sui capelli corvini.

Arrivo in azienda più in fretta possibile.

Mio padre mi aspetta sulla soglia del portone.

"Come hai fatto ad essere così irresponsabile? Hai un lavoro!"-mi urla contro.

"Visto che non fai un cazzo nella vita, te l'ho trovata io la segretaria per te."-sbraita. "Oggi è il suo primo giorno di lavoro ed è qui dalle 8,30, al contrario del suo capo, che dovrebbe controllare il lavoro, ma è un imbecille!"- urla.

"Adesso fammi il piacere di muovere il tuo culo raggrinzito e vai lì a conoscerla!"

Vado subito di là e senza rendermi abbastanza presentabile vado nel mio ufficio. La porta è chiusa, ma quando la apro...resto pietrificato sul posto.

Una ragazza dai capelli lunghi e castani sta scrivendo su un foglio e quando i suoi occhi verdi incontrano i miei il mio cuore si blocca, per poi stringersi in una morsa che non mi fa respirare quando quelli della ragazza che ho davanti si sgranano, per poi velarsi di tristezza e il sorriso che aveva dipinto in volto si spegne.

"Chris?"-dice ed io sto per annegare nel rimorso. Cazzo quanto è bella. È ancora più bella di quando aveva sedici anni.

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