Valeria's pov
I giorni che sono trascorsi all'azienda sono stati stressanti ed incredibilmente lunghi.
Christian col passare dei giorni è diventato sempre più esigente e comicio a pensare che lo stia facendo a posta.
È trascorso un mese da quando mi hanno assunta.
"Non così, Borghesi!"-esclama quando gli passo l'ennesimo lavoro. Mi ha davvero rotto le scatole, ma chi si crede di essere? E poi quando mi chiama per cognome...non lo sopporto.
"Ma che cazzo dici!"-ribatto.
"È da stamattina che lo faccio e rifaccio sempre che rompi le scatole dicendo che non va bene! Ora mi sono proprio stufata!"
Lui cerca di rimanere calmo, lo vedo dalla faccia che fa.
"Primo: non osare alzare la voce con me e secondo: dammi del lei, sono il tuo capo Borghesi!"
Adesso lo ammazzo.
"Ma chi diavolo ti credi di essere eh? Sei il mio capo, okay, ma devi riconoscere quando un lavoro è fatto bene e poi..."-mi blocco. Non so se dirgli di non chiamarmi per cognome.
"Poi?"-incalza lui.
"E poi...il mio lavoro qui è finito da un pezzo!"
"Borghesi, io posso tenerti qui finché voglio, dato che sono il tuo capo."- sottolinea per bene l'ultima parola.
"Ma dopo si chiamerebbe sequestro di persona."-dissi sarcastica.
"Borghesi, smettila."
"No, smettila tu! E soprattutto smettila di chiamarmi per cognome!"-sbraito. Sono veramente esasperata da quest'uomo.
"Perché? Borghesi è il tuo cognome. Come ti dovrei chiamare? Non essere sciocca, Borghesi..."-fa un piccolo sorriso di scherno.
Oh, io lo ammazzo sul serio. Reggetemi, perché lo faccio.
Lo fulmino con lo sguardo e torno a fare il mio lavoro.
Christian's pov
Guardo Valeria mentre fa il suo lavoro. Era perfetto già il primo, ma io da stronzo che sono, le ho detto che non andava bene almeno cento volte. Solo per stare con lei. Ancora un po'. Okay, sono un emerito stronzo. Dovrei andare da Roxy, ma ultimamente non mi va proprio a genio e la sua voce stridula mi sta propio sul cazzo. Va bene, sono uno stronzo ed un bastardo. Verso sera dico a Valeria di andare. Lei sbuffa e se ne va prendendo le sue cose e sbattendo la porta.
"E non sbattere la porta!"-le urlo dietro e lei mi fa il dito medio senza voltarsi. Sorrido, mi viene da ridere. È così bella...credo di essermi innamorato di lei una seconda volta. O forse non lo sono mai stato e me ne sto innamorando ora per la prima volta.
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Resta con me.
RomanceValeria Borghesi ora ha 20 anni. Quando aveva 16 anni, ha passato il giorno più brutto della sua vita, come pensava allora. Da quel giorno non ha più avuto un ragazzo e si è costantemente dedicata agli studi e alla ricerca di un lavoro. Ma ora, che...