Capitolo 13

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Christian's pov

Porto a cena Roxy sul Tamigi.

Prendiamo posto in un tavolo da due sulla barca che fa il giro turistico del fiume.

È stata la cena più pallosa del mondo.

Roxy mi ha parlato unicamente della sua gattina, Luna, che non mangia più.

Ma schiattasse.

Annuisco quando serve.

Lei sembra non accorgersene, o ha fa finta di niente.

La sera dopo mi ritrovo nello stesso posto, stessa ora, ma con Valeria.

Stasera è bellissima. Come sempre, ovvio. Ha indossato un abito bianco che mi fa impazzire. Sottolinea le sue forme alla perfezione. Noto che anche altri la stanno fissando e per tutta la serata devo trattermi da dire cose tipo: "Cazzo guardi?"

L'appuntamento è stavo fantastico, altro che ieri sera!

Quando a fine serata la bacio come si deve, sento il cuore esplodere in un mondo di colori.

La storia degli appuntamenti con Valeria va avanti per più di un mese, ormai è primavera. Purtroppo però va avanti anche quella con Roxy.

Che doppiogiochista.

Adesso siamo ad Aprile. Questa storia va avanti da Febbraio. Ieri sera ho dovuto invitare Roxy per andare a Notting Hill.

Ci andremo nel pomeriggio. Ora, invece mi sto preparando per andare in ufficio. Valeria deve essere già lì. Come sempre.

Sorrido a questo pensiero.

Valeria's pov

Arrivo in ufficio prima di Christian.

Arrivo sempre prima io di lui.

Entro nel suo ufficio per iniziare a lavorare, ma al posto della sedia di Chris c'è una ragazza. Si sta arricciando con un dito i suoi capelli lunghi e mori.

È abbronzata ed ha delle labbra sorprendentememte carnose.

È molto bella. Con quegli occhi verde smeraldo e quel piccolo neo sopra il labbro superiore...sembra una modella.

I miei occhi verde prato sembrano slavati in confronto ai suoi.

"Mi scusi, ma qui non può stare"-dico scambiandola per una cliente.

"Certo che ci posso stare."-ribatte lei.

"Ma questo è l'ufficio del signor Gordi. Christian Gordi."

"Appunto. Lo so benissimo. Io posso stare qui, dal momento che sono la sua ragazza."

Cosa? Quelle parole mi gelarono il sangue.

"Tu chi saresti, la segretaria?"-chiede

"Esatto."

"Be', puoi andare, non credo ci sia del lavoro per te. E poi, voglio fare una sorpresa al mio ragazzo e voglio restare  da sola con lui, se non ti dispiace."

"Affatto."-dico scuotendo la testa mentre le lacrime lottano per venire fuori. Mi mordo forte il labbro inferiore fino a farlo sanguinare.

In quel momento entra Christian.

Appena vede noi due nella stanza sgrana gli occhi. Il sorriso che aveva scompare.

"Amoree!"-esclama la sua presunta fidanzata. "Visto? Ti ho fatto una sorpresa!"

Lui sorride imbarazzato.

Poi mi guarda.

"Signor Gordi, posso andare, dato che ora c'è la sua fidanzata, vorrà passare del tempo con lei."-dico, poi me ne vado passando accanto a lui.

"Valeria!"- mi chiama. "Valeria!".

Quando esco dall'edificio le lacrime scendono sul mio viso.

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