Quando Seokjin gli aveva detto che anche ai suoi occhi risultava il passivo della coppia, Taehyung non si diede certo per vinto: d'altronde mancavano altri tre membri a cui chiedere un parere, ed era sicuro che avrebbe ottenuto la maggioranza dei voti.
Tornando in camera sua, recuperò il cellulare che era sotto carica e chiamò subito un altro dei suoi colleghi: Kim Namjoon, il leader. Anche se il più anziano tra loro gli aveva distrutto tutti i sogni, il leader sarebbe stato sicuramente più obiettivo e gli avrebbe dato la carica giusta per recuperare tutte le speranze e le certezze perse.
«Hyung, dove sei?» chiese Taehyung quando il leader gli rispose al telefono.
- Taehyungie, sono in studio, perchè? -
«Ti raggiungo subito» chiuse la chiamata e, prendendo il suo cappotto leopardato e la mascherina raffigurante un orsacchiotto, si apprestò a lasciare il dormitorio per dirigersi negli studi privati dei Bangtan.
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«Taehyung cos'è successo?» chiese allarmato il leader aprendo la porta al biondino per farlo entrare.
Egli, sfilandosi cappotto e mascherina, si accasciò sul divanetto per riprendere fiato dopo essersi fatto una corsa tra le strade affollate di Seoul.
«Tae mi sto preoccupando» lo incitò il più grande sedendosi di fianco a lui. Cos'era successo? Avevano litigato tra loro fino a farsi del male? Si erano ubriacati e Bang PD-min li aveva scoeprti? Avevano incendiato il dormitorio? La sua mente stava lentamente entrando in paranoia, iniziando così a pensare alle catastrofi più assurde che sarebbero potute accadere in quelle due ore della sua assenza per scrivere un nuovo pezzo.
Dopo aver regolarizzato il suo stesso respiro, Taehyung finalmente si ricompose e si voltò per guardare il suo hyung negli occhi «Devi dirmi una cosa importante e sii sincero» prese parola assumendo un tono serio.
L'altro annuì sempre più ansioso. "Parla Taehyung, sputa il rospo"
«Tra me e Jungkook chi è degno di essere l'attivo?» chiese senza provare un briciolo di imbarazzo: ormai era un treno in corsa e doveva capire una volta per tutte se il suo cazzo avrebbe mai assaporato il culo dell'altro.
Namjoon non poteva credere alle proprie orecchie: Taehyung si era fatto una corsa di quasi cinque chilometri solo per chiedergli una cosa del genere? Se da una parte era incazzato per aver interrotto il suo duro lavoro per una cosa così futile, dall'altra ne fu sollevato... almeno non si erano cacciati in qualche guaio come successe l'ultima volta che lo chiamarono disperatamente, quando Jimin si perse per andare al supermercato, ma questa è un'altra storia.
«Stai scherzando?» chiese interdetto il leader.
«No!» esclamò il più piccolo con occhi ormai disperati. «Ti prego, rispondimi sinceramente»
A quelle suppliche il cuore di Namjoon si intenerì e non poté non soddisfare la richiesta del suo maknae: d'altronde era soltanto una semplice domanda, peccato che a lui piacesse molto filosofeggiare e che, quindi, di ogni cosa ne ricavava un pensiero contorto e psicologico.
«Se credi così tanto in una cosa, con l'impegno, con la forza e la costanza potrai riuscire a farla senza problemi... non c'è niente che tu non possa fare, non farti fermare dai giudizi e dal pensiero di non esserne in grado» rispose convinto Namjoon con un sorrisetto soddisfatto in volto.
«Volere è potere Taehyung, ricordatelo!» concluse così il suo concetto: nemmeno quando a Taehyung gli venne offerto il lavoro da attore in Hawarang - e questo aveva l'ansia di non riuscire a soddisfare le richieste del regista, - gli uscì un discorso così profondo.
Dopo che tutto il mondo gli era andato contro, quelle parole furono per Taehyung fonte di salvezza e benessere, tanto che si fiondò subito tra le braccia del suo hyung e gli baciò più volte la guancia ringraziandolo dei suoi preziosissimi consigli da leader.
Namjoon, anche se un po' schifato, accettò il suo calore per poi allontanarlo ed intimarlo a lasciarlo solo per poter continuare a scrivere il suo nuovo pezzo. Il piccolo così se ne andò con un punto a suo favore.
"Bene, siamo pari Jeon Jungkook! Mancano solo Jimin e Yoongi e poi finalmente potrò sfondarti" pensò maliziosamente Taehyung assaggiando già il sapore della vittoria, mentre si dirigeva verso lo studio di Min Yoongi, dove appunto si trovava quest'ultimo.
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Who's TOP? - Koi No Yokan II |KOOKV|
Fanfiction«Senti, ma quand'è che, invece, potrò sfondartelo io il culo?» In collaborazione con @hopiebond ➤ Per un pubblico adulto.