Yoongi e Taehyung si incontrarono in salotto stesso quel giorno, ma nessuno dei due sembrava intenzionato ad aprire bocca.
«Allora... ?» spezzò il silenzio Yoongi dopo qualche minuto a guardare solo l'aria circostante.
«A te?» rispose rigirandogli la domanda il più piccolo.
«L'ho chiesto prima io» alzò gli occhi al cielo Yoongi.
«E dai» insistette il biondino.
Entrambi si guardarono intensamente per poi rispondere all'unisono «Non è andata!»
«C-che?» chiesero di nuovo in coro i due ragazzi, ora con tono leggermente deluso.
«No, aspetta parlo prima io» prese parola il più grande. «Cosa vuol dire che non è andata? Non gli avrai mica dato il culo?»
Taehyung si girò i pollici evitando appositamente lo sguardo dell'altro.
«Ma che cazzo Tae, non te lo sai tenere un giorno nelle mutande» sbottò alzandosi dal divano.
«Cosa vuoi da me? Ero in astinenza da giorni! La fai semplice tu, eh!» rispose offeso l'altro accavallando le gambe indignato. «Tu piuttosto? Hai fatto cilecca anche tu?»
Il maggiore dimenticò subito tutta la rabbia e la delusione che provava nei confronti dell'amico e si risedette, ora con aria da cucciolo ferito. «Non so che fare Tae» disse con un fil di voce.
«Allora non farmi la morale» si sistemò meglio sul divano, incrociando entrambe le gambe, e gli prese le mani con fare comprensivo.
«Può aiutarti sapere che io non ci penso più? Nemmeno per sbaglio, nemmeno lontanamente... devi stare tranquillo, capito?» gli sorrise carezzandogli i dorsi delle mani con i pollici.
A Yoongi gli si smorzò il fiato, non sapeva nemmeno lui il motivo reale, ma il biondo gli faceva sempre un effetto disarmante, era sempre una scoperta per lui, un energia positiva che gli faceva bene al cuore e all'anima.
In quel momento entrò Jungkook che ritornava dai suoi allenamenti giornalieri e, cogliendoli in atteggiamenti abbastanza intimi, si stizzì un po'.
«Buonasera» disse cercando di mascherare il suo disappunto in quelle mani unite ed in quei visi troppo vicini per i suoi gusti.
Ma i due non risposero.
Continuarono a guardarsi negli occhi e parlare di un qualcosa che il maknae non riusciva a sentire, così decise di ignorarli e di andare direttamente in cucina per bere un bicchiere d'acqua.
Da lì poteva comunque vederli, mentre sorseggiava il suo bicchiere con occhi infuocati e mani tremanti. "Cos'è questo contatto ravvicinato tutto ad un tratto?" pensò sentendosi le budella attorcigliarsi nel suo stomaco.
D'un tratto i due ragazzi, oggetto di osservazione da parte di Jungkook, si alzarono continuando a tenersi per mano e si affacciarono leggermente in cucina.
«Noi usciamo un po', dillo tu agli altri di non aspettarci in piedi» disse Taehyung per poi fuggire letteralmente col suo nuovo amichetto trascinandoselo dietro.
«Non aspettarci in piedi?!» disse ad alta voce quando i due ormai erano già troppo lontani per sentirlo «Ma che si è bevuto il cervello?» strinse talmente forte il bicchiere nel suo palmo che lo ruppe in mille pezzettini scheggiandosi qualche dito.
«Jungkook! Ma che fai?» accorse Jimin sentendo un vetro rompersi.
«Niente, lasciami stare!» disse prendendosi un fazzoletto «Piuttosto, vedi di tenere a bada il tuo fidanzatino!» continuò per poi ritirarsi nella sua camera a sbollire la rabbia.
Jimin, perplesso, guardò il suo maknae andarsene a pugni stretti e sanguinanti.
«Cosa?»
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Who's TOP? - Koi No Yokan II |KOOKV|
Fanfiction«Senti, ma quand'è che, invece, potrò sfondartelo io il culo?» In collaborazione con @hopiebond ➤ Per un pubblico adulto.