Taehyung ne uscì sconfitto dal tentativo di infilare il pene nel culo del suo fidanzato, ed ora l'unica cosa che provava era frustrazione mista a rabbia e delusione. Era seduto sul divano mentre contemplava il nulla, quando Yoongi, accorgendosi del suo stato d'animo in pena, gli si avvicinò sghignazzando pronto a farsi di nuovo due risate sul suo amico troppo ingenuo, ma al contempo così tenero da mangiarlo in un sol boccone.
«TaeTae» lo chiamò il più grande sedendosi vicino a lui con un sorrisino beffardo.
L'altro però non rispose, si limitò a guardarlo con occhi privi di qualsiasi emozione... in quel momento avrebbe solo voluto nascondersi per l'eternità.
«Che c'è? Con Kook non è andata?» continuò a stuzzicarlo lo hyung.
Taehyung abbassò gli occhi sussurrando un "no" che ammetteva una sconfitta sofferta ed amara per il suo povero cuoricino. Yoongi era sia intenerito che divertito da quella scena, così gli mise un braccio attorno al collo e lo incoraggiò nuovamente in maniera ironica. «Dovrai impegnarti di più, un giorno il tuo essere così piccolo ed infantile riuscirà a prevalere contro quello rude e mascolino di Jungkook, fidati» rise poi stringendolo a sé.
«M-ma... » spalancò gli occhi il più piccolo realizzando solo in quel momento le vere intenzioni del suo hyung.
«Tu mi hai preso solo in giro... non credi veramente che io possa toppare!» gli mise la mani sul petto per allontanarlo e lo guardò con occhi ancora più delusi e malinconici, che il più grande non poteva non sentirsi in colpa per avergli dato false speranze.
«Ehm... »
«Hyung! Io ti ho chiesto una cosa seria e mi sbeffeggi in questo modo?» disse quasi in preda alle lacrime, cosa che spiazzò ancora di più l'altro.
«Oh Tae... » si intristì di colpo Yoongi per essere stato così poco sensibile nei confronti dei problemi sessuali del suo amico... d'altronde anche lui ne aveva, e non pochi.
«... scusa, pensavo avessi capito che ti stavo prendendo in giro, non volevo farti star male» disse con occhi sinceri e dispiaciuti.
«Aish hyung, me la prendo con te quando in realtà sono io il problema... avete tutti ragione, non ci riuscirò mai» il tono del biondo ritornò ad essere deluso e rassegnato.
«No Tae, non fare così... ci devi riuscire, almeno una volta» rispose l'altro prendendogli una mano, che però Taehyung ritrasse stizzito «Perché continui a ridicolizzarmi?»
«Questa volta sono serio, te lo giuro Taehyung... ti aiuterò io» Yoongi si sentiva davvero in colpa per aver esagerato con il suo maknae, - dimenticandosi quell'animo fragile e gentile che lo caratterizzava, - tanto che volle rimediare a tutti i costi.
«Davvero?» gli occhi del biondo iniziarono di nuovo a brillare, anche se di poco, - segno di una speranza riaccesa, - e ciò stupì il maggiore: non capiva come faceva ad essere sempre così pieno di aspettative anche dopo delle delusioni importanti. Lo ammirava davvero tanto.
«Sì, ora si tratta di principio... questa storia ormai mi sta a cuore, e per il solo fatto che ti aiuterò io dovrai riuscirci e basta!» rispose soddisfatto lo hyung, sentendosi il re degli attivi.
«Hyung, grazie mille davvero» a Taehyung gli si inumidirono gli occhi tanto che era felice e lo abbracciò forte a sé sentendosi già vincitore col sostegno dell'altro.
«E d-di c-che» rispose Yoongi sentendosi leggermente soffocare dalla stretta del più piccolo.
D'un tratto Taehyung si staccò dall'abbraccio e lo guardò di nuovo con occhi malinconici. "E ora cosa c'è?"
«Hyung, Jimin mi ha detto che anche voi avete problemi» disse facendo trapelare preoccupazione e compassione.
«C-che?» spalancò gli occhi il maggiore, sentendosi alle strette. «Quel Jimin non sa stare mai zitto» sbuffò poi rassegnato sapendo che non poteva farci niente con la bocca grande del suo fidanzato.
«Puoi raccontare a me, se vuoi» disse incoraggiandolo ad aprirsi, così come aveva fatto lui con il maggiore.
Yoongi si sentiva stranamente rassicurato tra le braccia di Taehyung, e in quegli occhi scorgeva un non so che di rassicurante che lo spinse a parlare, almeno un po'.
«Tae... io sono ancora in cura dalla psichiatra per ciò che è successo... insomma, lo sai... » deglutì a fatica sentendosi strano a dire quelle cose ad una persona che non fosse la sua psicanalista: Yoongi non si apriva mai con nessuno, ma da quando aveva chiarito con Taehyung aveva notato un certo feeling crearsi tra loro due ed una certa similarità mentale, anche se apparentemente erano completamente opposti.
Entrambi erano marchiati dallo stesso male, carnefici e vittime nel medesimo istante e si erano feriti da soli, come una sorta di autolesionismo. Ciò che differenziava i due era solo la reazione che avevano avuto nell'affrontare tutti quei dolori.
«... ogni volta che provo ad andare oltre con Jiminie io... mi blocco» continuò Yoongi «Mi si presentano davanti quelle scene e... » iniziò poi a tremare facendosi piccolo piccolo tra le braccia stranamente possenti del minore che ora stringevano sempre più il corpo dell'altro, cercando di fargli scudo dalle sue stesse paure. Yoongi era stranito: consolato dalla sua "vittima". Lo ammirava, eccome se lo ammirava. Voleva la sua forza, e la sua spensieratezza.
«Tu come fai?» chiese dopo un po', riprendendosi da quelle emozioni negative che stava provando.
«Non faccio nulla Yoon... » sorrise teneramente staccandosi dall'abbraccio per poterlo guardare negli occhi «... mi faccio trasportare solo dall'amore che provo per Jungkook e tutte le cose brutte svaniscono» e, carezzandogli la schiena, riuscì ad arrestare anche l'ultimo tremolio del suo hyung.
L'altro annuì non del tutto convinto, non era così semplice come la faceva lui, ma ci avrebbe provato ancora e ancora e ancora solo per il ragazzo che tanto aveva sognato di avere e che finalmente era diventato il suo fidanzato.
«Io aiuto te e tu aiuti me?» chiese ad un tratto Yoongi timidamente.
«Affare fatto» sorrise l'altro soddisfatto, coinvolgendo, anche se di poco, l'amico nella sua spensieratezza.
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Who's TOP? - Koi No Yokan II |KOOKV|
Fiksi Penggemar«Senti, ma quand'è che, invece, potrò sfondartelo io il culo?» In collaborazione con @hopiebond ➤ Per un pubblico adulto.