Jungkook entrò spedito nel dormitorio, sbattendo la porta per poi dirigersi verso la sua camera a pugni e denti serrati.
Jimin, stranito, si affacciò dalla cucina e vedendo il maknae completamente fuori di sè, si allarmò e non poco.
Si voltò, così, verso Yoongi il quale era intento a rimuginare sul cibo che stava inghiottendo piano piano, fregandosene altamente del mondo circostante.
«Yoon!» lo richiamò il fidanzato.
Ma egli continuava a fissare le linguine all'arrabbiata con occhi sia famelici che malinconici, e ad ogni forchettata ne assaporava il gusto sentendosi in contraddizione con i suoi stessi pensieri compulsivi.
«Yoon?» Jimin lo guardava ora confuso.
Il fidanzato alzò gli occhi dal piatto e lo guardò infastidito. «Cosa Jimin? Non vedi che sono impegnato con l'arrr-l'arrrabbb-l'arrrrabbbbiata?»
«Sì, sto notando» Jimin continuava a chiedersi cosa avesse di strano quel piatto di pasta italiano.
Yoongi ritornò con lo sguardo sul piatto osservando quei pochi spaghetti rimasti. «Sto cercando un modo per mangiare e non sembrare un raviolo al vapore» disse gonfiando le guance pallide con voce tenera.
Jimin si portò la piccola mano sul viso e scosse leggermente la testa.
«Ah hyung, sei incredibile»
Yoongi restò ancora un po' imbambolato sui suoi spaghetti, quando il fidanzato lo percosse dalle spalle facendolo riprendere dal suo stato di trans.
«Abbiamo cose più importanti da occuparci ora, hyung»
L'altro, ricomponendosi sulla sedia, prestò attenzione al suo piccolo che ora sembrava più che preoccupato per le "cose più importanti" a cui si dovevano occupare.
«Hai visto Jungkook? Era nero!»
«Cosa? Nero? Si sarà truccato troppo» rispose alzando le spalle.
«... io davvero non so cosa fare con te» roteò gli occhi Jimin «Era ARRABBIATO, come la tua pasta, non capisco perchè hai così tanta difficoltà nel pronunciare questa parola»
Yoongi si rabbuiò di nuovo per la sfida che ogni volta perdeva contro il cibo che mangia.
«Uh, Yoongi sei bellissimo e magrissimo ma ora ascoltami!» Jimin gli alzò la testa con due mani e con i pollici iniziò a muovere gli angoli della sua bocca per poter mimare un sorriso. Solo in quel momento lo hyung riprese il lume della ragione.
«Ma per chi mi hai preso? Per una checca?» dice divincolandosi dalle manine del fidanzato.
«Oh, è ritornato AgustD, ciao ciao Sugar baby» rispose a tono il biondino; poi sedendosi di fronte a lui, prese un respiro profondo.
«Secondo te cos'è successo?» chiese preoccupato.
«Ma nulla Jimin, Tae gliel'avrà finalmente messo dietro» rispose con non chalance alzando le spalle.
«E dici che il suo orgoglio è ormai ferito?» continuò Jimin serio.
«Ma no, sarà rimasto insoddisfatto» ghignò il più grande.
«Yoon!» lo rimproverò l'altro con un sorriso, mentre gli schiaffeggiava un braccio.
«Beh, perchè? Non lo avrà proprio sentito, fidati»
«Sei incredibile Yoon, prima lo aiuti e poi lo schernisci» disse trattenendo a stento le risate, quando sentirono nuovamente la porta d'ingresso aprirsi e richiudersi.
Questa volta entrambi si affacciarono e videro un Taehyung con sguardo completamente assente, un cappuccio in testa e delle buste in mano che faceva sbattere contro le sue gambe ad ogni suo passo.
«Tae!» urlò Jimin, mentre si avvicinava a lui con entusiasmo.
«Allora? Racconta, racconta» disse euforico parandosi di fronte al suo viso.
«L'hai inzuppato questo biscotto finalmente?» chiese ghignando il più grande.
Ma Taehyung non degnò né di uno sguardo né di un saluto i due poveri ragazzi divorati dalla curiosità, ed evitando il piccolo corpo del suo coetaneo, continuò a camminare come uno zombie appena uscito dal cimitero.
Jimin si preoccupò all'istante e con questo anche Yoongi, il quale non poteva credere avesse fallito anche questa volta, non con i suoi ottimi e saggi consigli virili.
«Tae, cos'è successo?» lo bloccò per un polso lo hyung.
«Mi ha lasciato» rispose come un robot continuando a guardare il vuoto.
I due fidanzati spalancarono gli occhi: non poteva essere successo davvero, Jungkook era perso di Tae, lo sapevano tutti e lo si poteva notare anche a metri di distanza. Taehyung e Jungkook erano troppo innamorati per una cosa simile, non erano pronti a quell'assurda rivelazione.
«Tae ma cosa dici?» prese parola Jimin, dopo aver guardato spaesato il suo fidanzato.
«La verità, è finita» rispose posando le buste sul tavolo della cucina.
«Ci deve essere un errore» intervenne Yoongi «Non può averti lasciato prima che tu non lo abbia sfondato, se ne va della mia reputazione»
Jimin lo colpì sul fianco per zittire i suoi inopportuni commenti, per poi rivolgersi al ragazzo dallo sguardo spento.
«Taehyung mi hai spiazzato... se vuoi sfogarti io ci sono» disse prendendogli le mani.
«Ah, questi inutili clichè... bisogna fare qualcosa di pratico qui!» sbuffò Yoongi guadagnandosi un'occhiataccia dal fidanzato che ignorò sistematicamente «Parliamoci chiaro Taehyung: che hai combinato?»
Taehyung si stranì a quella domanda e proprio per questo ritornò nel mondo degli umani, poichè non aveva pensato a quella possibilità. «Hyung... io non lo so, non credo di averlo fatto arrabbiare»
Yoongi lo guardò con aria di rimprovero ma il piccolo non sapeva davvero cosa avesse potuto fare di tanto grave da ritrovarsi single di punto in bianco.
«Ok, allora ci penso io» decretò Jimin allontanandosi dai due sotto i loro sguardi basiti.
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Who's TOP? - Koi No Yokan II |KOOKV|
Fanfiction«Senti, ma quand'è che, invece, potrò sfondartelo io il culo?» In collaborazione con @hopiebond ➤ Per un pubblico adulto.