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Taehyung's POV
Il sondaggio, tutto sommato, non è andato malissimo: già che Yoongi è dalla mia parte mi fa andare in vantaggio di almeno tre punti su Jungkook, così mi armo di forza e di virilità ed affronto di petto, - e di cazzo, - la situazione.
Io. Devo. Toppare.
Dopo aver fatto un bagno rilassante, con tanto di sali al profumo d'argan , infilo il mio unico paio di boxer che ho nel cassetto e mi dirigo in camera di Jungkook avvolgendomi solo nella vestaglia bianca di seta: sto una meraviglia.
Entro prepotente nella sua stanza scorgendolo in piedi a petto nudo, con addosso solo i pantaloni del pigiama e quel paio di occhiali tondeggianti che gli danno un'aria da secchione nerd: mi fa già eccitare alla sola vista.
«Jungkook-ah ora sei mio» dico fiondandomi su quel petto rinforzato ed ingrandito da troppo poco tempo per crederlo reale.
«T-tae?» chiede non afferrando appieno la situazione attuale, mentre cerca di bloccarmi con le braccia.
Io, ormai, sono partito in quarta e non ho intenzione di fermarmi, andrò fino in fondo, - in tutti i sensi, - così finalmente potrò dire di aver sverginato il mio ragazzo. Inizio a baciargli i capezzoli già turgidi mentre le sue mani sono impegnate a toccarmi e tirarmi leggermente i capelli; lo sento deglutire appena la poca saliva che si ritrova in gola ed accaldarsi vertiginosamente sotto i miei baci bagnati, segno di star andando davvero bene.
Con un ghigno, risalgo con la testa per mordicchiargli il collo e degli ansimi fuoriescono subito dalla sua bocca sempre così dannatamente invitante; al ché decido di staccarmi e di guardarlo fisso negli occhi mentre gli tolgo gli occhiali e mi bagno le labbra con la lingua al solo pensiero di possedere quel corpo tutto per me.
Gli metto due mani sul petto e lo spingo fino al letto, dove sorpreso cade sopra di esso lasciandosi trasportare dai miei movimenti veloci ed agili; stendendomi completamente sopra di lui, gli blocco i polsi con le mani, mentre con le caviglie ed i piedi faccio pressione sulle sue cosce per fargliele aprire. Sarai tutto mio Jungkook.
Infilandomi tra le sue gambe mi slaccio la vestaglia per mostrargli il mio cazzo già duro da sotto i boxer e pronto a sverginare il suo povero buco; inizio, così, a strusciarglielo addosso, ovunque: addome, cavallo dei pantaloni, palle fino ad arrivare all'ano ancora coperto da troppi strati di tessuto per i miei gusti, - e per i gusti del mio amichetto qui sotto.
«Che vorresti fare TaeTae?» ghigna sotto la mia presa stranamente ben salda.
«Scoparti, ovvio» lo rispondo a tono mentre mi metto le sue gambe in spalla per potergli sfilare i pantaloni. Lui asseconda i miei movimenti, restando steso sul materasso ora tremante, e si lascia toccare senza opporre resistenza, ansimando già come una gatta in calore: non pensavo sarebbe stato così semplice, mi deludi Jungkookie.
