Capitolo22

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Una volta calmatasi, qualche ora più tardi, chiude la cerniera della sua valigia, si guarda per l'ultima volta intorno e deglutisce rumorosamente.
Accarezza il cuscino di Camila e fissa la felpa che le ha lasciato come ricordo una volta che lei sarà andata via.
Prima di uscire da lì origlia per vedere se il verme è ancora con loro. Per fortuna no, ma forse avrebbe dovuto chiedergli scusa.
Apre con forza la porta scorrevole e lascia che si chiusa sola, ignorando il forte rumore.
«Che.. che fai con quelle valigie?»
«Lauren, ou!»
Ignora le voci di Dinah e Normani e afferra lo zainetto lasciato lì poco prima.
«Dove stai andando, Lauren?» domanda nuovamente la sua migliore amica
«Qui.. qui c'è una lettera per voi, la scrissi la scorsa notte ma voglio che la leggiate quando sarò an-andata via» balbetta trattenendo le lacrime «Prima di quella sceneggiata volevo dirvi che Simon mi ha buttata fuori e già sapevo, prima di questa mattina, che sarebbe successo. Mi ha detto anche di andare via subito e di non rimanere un minuto in più con voi.. perciò.. Addio ragazze»
Le guarda una ad una prima di forzare un sorriso e voltarsi per scendere.
«Ferma»
Camila la raggiunge a grandi passi e le toglie le valigie dalle mani, accompagnandola verso il divanetto in mezzo alle altre.
«Anche se sono furiosa con te, Lolo, noi non vogliamo che tu vada via e anche se non possiamo opporci, vorremmo che tu restassi con noi questa notte»
Allyson recupera la lettera lasciata all'entrata e la gira più volte tra le mani finché non torna a sedersi. La porge alla latina e tutte la pregano di leggerla.
«No, per fa-favore..» piagnucola «Fai già male così, non..»
«Ti prego tesoro, a nome di tutte noi, desideriamo che sia tu a leggere. È l'ultima notte insieme, meglio piangere con te che sole» insiste Dinah
Annuendo, Lauren apre la busta, stringe la lettera, e schiarendosi la voce prova a leggere, ma essa esce a malapena.

Bimbe,
Sono le tre di notte, tutte voi dormite ed io no, come sempre del resto. Sono nel mio posto preferito, proprio qui su sul tettuccio, in cui è nato l'amore con te piccola Camz nel guardare le meravigliose albe e i tramonti più belli che io ti ho dedicato, ogni qualvolta eri con me.
Non avrei mai creduto di entrare in una band, ho sempre odiato il pensiero di questa cosa e quando Simon me l'ha imposto ero terrorizzata all'idea di passare ventiquattr'ore su ventiquattro con delle perfette sconosciute, non del tutto sconosciute ma a malapena sapevo i vostri nomi. Sono sempre stata una tipa riservata non amo il contatto con la gente, lo vedete che spesso sparisco oppure ho i miei attacchi, perché ho bisogno di stare con me stessa, da sola, e ritrovare l'equilibrio.
I primi giorni tenevo il conto alla rovescia, ogni giorno era uno in meno verso mia libertà, era come una prigione, una punizione per un brutto incidente e per aver "perso fan", cosa non vera perché loro mi sono sempre stati fedeli.
Più imparavo a conoscervi più mi sentivo meglio e stare con voi era una sorta di medicina. Non mi avete mai fatto mancare il sorriso, la vostra comprensione, il vostro affetto. Tutto quello che non ho mai avuto in vent'anni di vita, l'avete dato voi un meno di un mese.
Voi siete la mia famiglia, ragazze.
Siete un qualcosa di indescrivibile, non posso e non sono in grado di dirvi quanto siete importanti, quanto io mi sia affezionata a voi, una ad una.
Ho scoperto cosa significa avere delle amiche, vere amiche, che ti proteggono e si fanno in quattro per te e ti tengono sú e stanno al tuo fianco pur vedendo il tuo lato peggiore. Ho scoperto cosa voglia dire volersi bene, provare e dare affetto, e voi siete riuscite a colmare un enorme vuoto che mi sono sempre portata.
Ho scoperto cosa sia l'amore. Dio mio Camz, probabilmente sarò già sull'aereo mentre voi starete leggendo e sappi che già sento la tua mancanza. Non so cosa farò senza di te hermosa.
Non so cosa farò senza di voi ragazze.
Ormai sarà strano non sentire più le vostre urla di prima mattina, le vostre risate. Mi mancheranno quelle serate, quando non siamo sul palco, a fare le scrofe mangiando porcherie e piangendo davanti ad un film. Mi mancherà stare ore e ore a confidarmi con voi o passare del tempo a consolare qualcuna di voi quando viene da me piangendo o vuole semplicemente un abbraccio perché così "si sente a casa".
Mi mancherà esibirmi con voi, fare le sceme insieme a voi mentre facciamo quello che sappiamo fare meglio, quello che ci ha unite qui e ci ha fatte conoscere: l'amore per la musica.
Se chiudo gli occhi e penso a quel 23 giugno, la nostra seconda esibizione, quando scoppiai a piangere sul palco e voi cantaste per me, coccolandomi; se penso a quando mi avete incoraggiata, dato la forza. Se penso a quando voi credevate in me più di chiunque altro. Se penso a quando avete preferito interrompere la tournée per stare con me quando Taylor era in ospedale e siete rimaste al mio fianco al funerale e avete insistito con Simon per rimanere ancora qualche giorno in più perché volevate proteggermi, perché ero così a terra e distrutta e stavate mandando all'aria anni e anni di duro lavoro... Se penso a tutto quello che abbiamo vissuto durante queste settimane...
Non posso dirvi addio, ragazze mie, eppure lo devo fare. Sto piangendo da ore e sono qui ad ascoltare le vostre canzoni mentre con le lacrime bagno il foglio e l'inchiostro sbava quello che ho scritto fin'ora.
Vorrei rimanere ancora di più, vorrei stare ancora sul palco con voi e magari avere la possibilità di incidere un album insieme.
Mi dispiace che tutto questo sia finito in così poco tempo.. lasciandovi, lascio anche una parte di me ma forse era il destino.
Non posso fare nulla, non posso proprio fare nulla eccetto una cosa, ringraziarvi una ad una per quello che avete fatto per me, per avermi accolta tra voi e avermi fatta sentire così importante.
Vi ringrazio con tutta me stessa per avermi fatto scoprire un lato di me che neanche consocevo, quello più bello che riserverò solo a voi.
Grazie per avermi ridato il sorriso, ragazze. Vi porterò nel cuore con me, per sempre.
Non è facile mettere le cose nero su bianco, ho così tanto da dire che non so neanche come farlo, infatti sono da ore qua seduta a mordere la penna, a piangere, a fumare (anche se vi da fastidio e odiate questa cosa) ed il sole sta sorgendo, un nuovo giorno è arrivato e forse sarà l'ultimo insieme.
Avrei desiderato guardare l'ultima alba insieme a voi, a tutte voi e condividere, per l'ultima volta, una parte di me, come se mi stessi mettendo a nudo, senza alcuna maschera, mostrandovi ancora una volta la vostra Lauren, quella che solo voi avete consociuto e avete amato davvero, in tutte le sue sfaccettature.
Avrei davvero voluto guardare l'ultima alba con voi e alla prossima, da sola, sentirmi a casa. Voi siete la mia casa.
Bimbe mie, avrei molto altro da dire ma fa già male così...
"Quanto sono fortunato ad avere qualcosa che rende il dire addio così difficile" (Winnie Pooh)
Ciao piccolette, vi amo infinitamente!
-Con amore Lauren

Grahana ||CAMREN||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora