Disagio totale

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Un rumore particolarmente fastidioso mi sveglia dai miei fantastici sogni sui pandacorni.
Spalanco gli occhi appena vedo davanti a me una ragazza, a me sconosciuta con un phon acceso in mano.
Ma in che posto sono finita?
Appena la ragazza phon si accorge che sono sveglia, spegne il phon e mi sorride timidamente.
Cosa ho fatto di male io nella mia vita?
<<Mi dispiace di averti svegliato>> dice piano.
<<Quel bastardo di Jace mi ha buttato dell'acqua addosso e avevo bisogno di un phon...>>
Finisco la frase per lei: <<Quindi visto che avevi bisogno di un phon per i tuoi capelli, hai ben pensato di venire a prenderlo nel mio bagno privato e asciugarto in camera mia mentre io dormivo, giusto?>>
<<Si, è andata proprio così; scusami ancora è solo che non sapevo dove troverne uno, ho aperto una porta a caso e c'era la tua camera, e visto che c'era un bagno ho deciso di entrare e asciugarmi. Scusami è che stavo morendo di freddo>>
Ma questa è tutta fatta secondo me... ma è scema?
<<Comunque io sono Madison, tu?>> mi chiede acora imbarazzata.
<<Alexa>> non mi piace per niente il mio nome per intero, quindi dico sempre il mio soprannome.
<<Io ti aspetto in soggiorno, quando hai finito mi puoi raggiungere lì>>
<<Perché mai dovrei raggiungerti?>>
<<Perché devo mostrarti la nostra scuola, dobbiamo fare un bel tour, e parlarti anche degli studenti... Charlotte mi ha chia...>>
<<Ah, sei la BFF>> dico tra me e me, non rendendomi conto che lei mi ha benissimo sentito.
<<BFF?>> chiede ridendo.
<<Cosa? Ah, no lascia stare. Ehm ok allora poi ti raggiungo in soggiorno>>
<<Okay, a dopo allora e scusami ancora per l'intrusione>> dice più imbarazzata di prima, e finalmente mi lascia sola.
***
Dopo venti minuti sono pronta, e scendo per la colazione.
<<Buongiorno>> esulta Charlotte con entusiasmo.
<<Ho saputo che hai conosciuto Madison, allora come ti è sembrata? Carina vero? Scometto che vi divertirete un mondo>>
Ho già detto che la parlantina matuttina di Charlotte non mi è mancata affatto? Mi sembra di no, ora lo sapete.
<<Non so non la conosco abbastana bene per giuducarla>> finita la mia risposta afferro un bombolone alla Nutella.
Ah, Nutella, Nutella tu si che mi sei mancata.
<<Comunque io oggi sono a casa quindi per qualsiasi cosa io ci sono>> mi rassicura la mia sorellastra.
<<Non lavori?>> domando curiosa.
<<È domenica>> risponde.
<<E allora? Ryan sta lavorando comunque>> ribatto.
<<Aveva delle commissioni da fare, ma a te cosa importa?>> chiede infastidita.
<<Semplice curiosità>> rispondo con poca sicurezza.
<<Ah, prima che me ne dimentichi, domani sera viene a cena da noi la famiglia di Ryan. Quindi i suoi genitori e i suoi fratelli. Ti prego sii gentile e non rispondere male come tuo solito>>
<<Io non rispondo male>> mento spudoratamente.
Lei mi guarda male e mentre si gira per andarsene sbatte contro un "cameriere" che cade tutto sporco di aranciata.
Trattengo una risata, ma quando un altro "cameriere" non vedendo quello caduto, inciampa su esso e va addosso a Charlotte e cadono entrambi; scoppio in una folgorosa risata.
La situazione degenera quando nella sala entra un piccolo Ryan, modalità modello di Gucci e Gabbana che guarda la scena divertito.
Ma Charlotte è come una calamita di ragazzi fighi? Perché non succede così anche a me? Se oggi il carattere dolce e da santarellina scema va di moda e attira i ragazzi, mi trasformo subito.
<<Charlotte posso farti una foto, taggarti e metterla su Instagram?>> la sua voce è profonda, proprio com i suoi occhi.
Aspetta, da quando penso queste cose io? Ma come, la ragazza acida ed egoista che ha appena perso il padre pensa cose romantiche su un ragazzo qualsiasi? Alexa riprenditi.
Ma non è un ragazzo qualsiasi, mi ricorda la mia coscienza, che dopotutto non ha tutti i torti.
<<Non ci provare Jace>> urla Charlotte arrabbiata più che mai.
Ma perché urla? Il modello è di fronte a lei!
Jace, chissà perché questo nome mi è famigliare...
<<Grazie per il consenso Charlotte>> e se ne va, lasciando la passerella libera per il prossimo modello, infatti arriva...Alfred? Oh no grazie Alfred, puoi tornare in cucina.
Il prossimo...

Non c'è amore senza odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora