...Guardo fuori dalla finestra e con grande sorpresa vedo una macchina nera degli anni '90, a me molto familiare, ferma nel nostro vialetto.
Dopo qualche istante mi ritrovo Zed davanti e lo abbraccio sorridendo, mentre, casualmente, Jace mi fulmina con lo sguardo, azione che tende fare molto spesso ultimamente, ma non ne capisco il motivo, visto che io sono un angioletto.
Si, un angioletto cacciato dal cielo e messo a capo dell'inferno.
Ma pur sempre un angelo.
Una volta presi alcuni tramezzini dalla cucina e 2 bei frappuccini mi siedo sul divano e porgo a Zed la sua tazza per poi iniziare a parlare del più e del meno, ma Jace in tutta la sua bellezza, ovviamente, si siede sulla poltrona di fianco a noi e inizia a vedere la partita registrata dei White Sox di ieri sera urlando e mangiando patatine come se non ci fosse un domani.
Al momento posso reagire in due modi: o prendo il telecomando e lo lancio in testa a Jace e gli spoilero come finisce la partita che ho guardato principalmente per dirgli in modo accidentale i risultati stamani o farlo arrabbiare di più e fagli rimpiangere di averci disturbato. Sto per agire quando Charlotte con il suo perfetto tempismo mi rovina come sempre i piani.
<<Zed!Che piacere vederti!!>> Zed si alza e ricambia l'abbraccio di Charlotte un po' imbarazzato.
<<Come stai?>>
<<Bene e tu?>>
<<Benissimo. Sono così felice che siate tornati amici come una volta. Come sta tua sorella?>>. Mamma mia quanto è schietta!<<Bene grazie.>>
<<Una di queste sere vi invito tutti a cena così facciamo una rimpatriata.>>
<<Ma anche no.>> dice Jace, sotto voce tossicchiando.
Charlotte fa finta di niente, anche se ha sentito, come tutti noi.
<<Beh, io vado, è stato un piacere rivederti Zed, vieni a trovarci spesso.>>
<<Certo Charlotte, anche per me è stato un piacere.>>
E si salutano, prima di andare però Charlotte dà uno scappellotto a Jace.
E brava Charlotte, vedete che quando vuole si comporta da brava sorella maggiore.
Io ti shippavo con Jace qualche minuto fa, ma ora sto cambiando i dea. Cioè tu e Charlotte? No vabbè Maria io esco.
Ma va a cagare tu e le tue battute del cavolo.
<<Vabbè comunque noi adesso andiamo in camera.>> Prendo la mano di Zed che mi segue mentre andiamo in camera mia.
Tutto questo sotto lo sguardo glaciale di Jace. Non che mi importi qualcosa. Io faccio quello che voglio.<<Allora come sta andando? Ti stai ambientando?.......Oh! Che bella cameretta proprio nel tuo stile...>> dice mentre osserva le pareti rosa della mia camera. <<Ah ah molto divertente, io l'ho proposto di cambiare in nero o azzurro ma hanno rifiutato la mia proposta... e comunque si va tutto alla grande... perché non dovrebbe?>>
<<Non so chiedo, ti lamenti sempre di tutto e mi sembra lecito chiedere.>>
<<Mi lamento sempre di tutto?? Scherzi vero? Sono una persona che si adatta subito alle situazioni, perciò non capisco proprio.>>
<<Farò finta che tu non mi abbia risposto in questo modo e prenderò sul serio la tua risposta... ad ogni modo... Ah mi stavo dimenticando, sei tornata dalla casa di Olivia per il lavoro di gruppo che dovevate fare>>
<<Si, purtroppo si. Guarda preferirei non parlarne.>>
<<E invece devi assolutamente parlarmene, praticamente sono venuto qui solo per questo, capisci bene che mi devi una risposta... allora? Da uno a dieci quanto disagio?>>
<<Direi che un bel dieci e lode è il voto giusto... allora possiamo cambiare discorso? Come è andato a finire l'appuntamento di tua sorella con quel ragazzo?>>
<<No, no no carina non mi freghi, ma figurati poi se voglio parlare dell'appuntamento di mia sorella... Allora?>>
<<Non capisco perché tu sia così curioso insomma è stato un pomeriggio...alquanto normale, qualche momento strano ma tutto sommato abbiamo fatto un bel progetto più o meno...>>
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Non c'è amore senza odio
RomansaAbbandonata dalla madre quando era piccola, perde il padre in un incidente aereo, e la matrigna scappa senza un vero motivo; Alexandra Davis è costretta a trasferirsi dalla sorellastra, futura moglie del miliardario Ryan Miller. Il quale ha un frate...