Il risveglio

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Cerco di aprire gli occhi, ma il forte mal di testa me lo impedisce.
Sento le pulsazioni nella mia testa, mi rimbomba tutto, non riesco a pensare.
Piano, piano apro gli occhi e mi guardo attorno. Ma dove sono finita?
Poco ma sicuro, che non sono nella mia stanza. È scura, molto ordinata, vuota, sembra che ci viva un morto.
Guardo l'orario nell'orologio: 10:15.
Ma cosa è successo ieri sera?
Dalla porta del bagno di quella sconosciuta camera, esce un Jace piuttosto sexy, con solo un asciugamano attorno alla vita.
Mando giù la saliva e cerco di non guardare.
Sei scema? Guarda pure!
<<Buongiornissimo!>> Sfoggia un mega sorriso.
Perché sorride? Perché è gentile? E poi perché sarebbe un buongiornissimo?
<<Dove sono?>> Chiedo.
<<Nella mia stanza.>> Risponde con una faccia perplessa come se fosse la cosa più ovvia al mondo.
Cosa ci faccio in camera sua?
Non lo so ma fai male a non ricordarti!
Solo ora mi accorgo di indossare una maglietta molto larga, di sicuro non di mia proprietà.
<<Ma, noi d-due ... insomma, ab-bbiamo fatt... ehm, qualcosa?>>
Mi guarda con una faccia da rimprovero :
<<Cosa sei? Una suora? E comunque si, Alexa abbiamo scopato.>> Dice fiero.
Spalanco gli occhi, e il mal di testa peggiora.
Non è possibile!
A quanto pare si!
Mi alzo dal letto barcollando e inizio a cercare dell'acqua, ho la gola secca, non so cosa dire e poi ho un retro gusto amarognolo in bocca, probabilmente ieri ho bevuto, per questo non ricordo niente.
Lui mi fissa confuso: <<Qualche problema?>>
Gli faccio segno di aspettare un attimo e bevo l'acqua della bottiglietta che c'è sul comodino.
<<No, no, non è possibile. Non può essere. No. No. Non ti credo. Noi ci detestiamo, me lo ricorderei. No. No. Stai mentendo. Impossibile...>>
Lui mi guarda per un momento e poi scoppia a ridere.
<<Alexa, calmati...>> continua a ridere.
<<N-non abbiamo fatto nulla...>> continua a ridere.
<<Ti ho solo preso per il culo. Anche perché una notte con me si ricorda anche se sei ubriaca fradicia.>>
<<Jace non si scherza su questo.>>
Poi mi ricordo il minimo da farmi sbellicare: <<Jace ma tu ieri hai dato una festa! Dobbiamo subito mettere a posto prima che arrivino i due innamorati, e poi dobb...>> mi fermo all'istante appena vedo che la casa è tutta in ordine.
Ma cosa diavolo...
Jace mi raggiunge in sala con solo un paio di boxer.
O porca miseria
<<Come mai vuoi pulire casa?>> mi chiede con una faccia da schiaffi.
<<Hai pulito tu?>>
<<Come sei perspicace.>>
Lo guardo con occhi di fuoco, ma il rumore di una porta attira la nostra attenzione.
Alfred?
Da notare che io ho solo una maglietta, probabile di Jace, che mi arriva fino a metà coscia e Jace è solo in boxer.
Non è come sembra!
<<Non è come sembra!>>
Oddio!!!
Non trovo mai Alfred quando ne ho bisogno e invece nel momento meno opportuno salta fuori, come un coniglio che esce dalla propria tana.
Sto cercando di dire qualcosa di sensato quando Jace fa un sorriso da ebete, mi cinge la vita con il braccio sinistro, mentre si passa la mano libera tra i capelli.
<<Alfred, è proprio come sembra>> Afferma fiero.
Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva.
Cerco di scansarmi dalla sua presa mortale, senza ottenere un risultato e in quel momento vedo alcune domestiche arrivare in sala per poi tornare indietro una volta vista la situazione.
Oddio, domani sarò sulla copertina di Cosmopolitan.
Li vedo già i domestici a scommettere su di noi. Sono sicura che Mike punta 50 dollari sul fatto che non staremo mai insieme mentre Alfred ribatte con 100 dollari per il nostro futuro matrimonio.
Sorrido al pensiero, ritorno nel mondo reale e scappo al piano di sopra.
Finalmente arrivo davanti alla mia stanza, cerco di aprirla ma la porta è bloccata.
What???
L'hai chiusa tu ieri sera razza di idiota.
Ah già è vero... ma la chiave?
Niente panico, allora cerchiamo di ricordare, un passo alla volta:
Dopo aver fatto una scenata da dannata, rientro e inizio a bere tanti shottini, il numero preciso non è importante.
Mi ricordo di aver preso la mano di Olivia, e ci siamo messe a ballare.
Ma vedevo dall'alto le persone.
Dall'alto?! Oddio, io e Olivia ballavamo sul tavolo.
Anche se volessi ricordare quello che ho fatto, e fidatevi non voglio, non potrei; dopo io che salgo con Olivia sul tavolo le teste dei miei compagni gradualmente di offuscano e non mi ricordo niente di quello che ho fatto. E se ho fatto mosse sconce o peggio?!?
Niente panico, devo mantenere la calma, di sicuro Madison saprà dirmi cosa ho fatto, devo trovare il mio cellulare.
Chiamo il mio cellulare dal telefono fisso in salotto, lo sento suonare, oh mio Dio, è dentro la mia stanza. Okay, una cosa per volta:
1 trovare le chiavi della mia camera
2 chiamare Abigail per sapere il risultato
3 chiamare Madison e sapere cosa cavolo è successo ieri sera, sempre che lei fosse abbastanza sobria per ricordarselo
4 capire come sono arrivata in camera di Jace
5 seppellire Miller vivo sotto terra
6 partire per le Bahamas cambiando identità prima che tornino a casa i due picconcini
Okay iniziamo dal punto 1, le chiavi .... sì giusto le chiavi... allora, se non sono in sala, in camera di Jace o in bagno possono essere, beh in tutto il resto della villa oppure qualcuno per sbaglio se le è portate a casa, quindi possono essere ovunque a Chicago. Insomma trovarle sarà un gioco da ragazzi.
Mezz'ora dopo...
Okay ho girato per tutta la casa e... niente.
Niente, proprio niente, nulla, addio camera lussuosa.
Ma ho una soluzione, per fortuna che ci sono le serie tv: scassinare la porta con un coltello, non avendo forcine è l'unica opzione.
Mi dirigo in cucina, e prendo il coltello più affilato.
Le cameriere mi guardano impaurite e stanno lontane da me il più possibile.
<<Va tutto bene, non devo uccidere nessuno.>> Provo a rassicurarle ma senza ottenere un risultato.
Finalmente sono davanti alla porta, e inizio a darmi da fare con il coltello.
Non dire così sembra strano.
Ricordati che ho sempre in mano un coltello.
Continuo per un po' a trucidare la serratura, ma il coltello è troppo grande.
Se qualcuno entrasse in casa in questo momento, conciata così, penserebbe che sono una ladra.
Appena mi giro per andare in cucina a cercare un'arma più piccola, salto indietro dallo spavento. Perché ci sono Ryan e Charlotte che mi fissano?
Da quanto tempo sono lì?
<<Cosa stai facendo alla porta?>> mi chiede Ryan sospettoso.
Sto per rispondere quando Charlotte nota il mio abbigliamento, e preoccupata mi chiede: << Perché stai indossando una maglia di Jace?>>

Dopo un'eternità siamo tornate, speriamo che il capitolo vi piaccia.
Speriamo di riuscire ad aggiornare al più presto!

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