GONE // KOOKV

ol' friends ;

«Ti ricordi di quella gita al mare?» ridacchiò Taehyung, sedendosi di fronte al suo amico di vecchia data, Jimin.
Questi era andato a fargli visita dopo anni che non si vedevano; all'inizio, il minore dei due portava un po' di rancore nei confronti dell'altro, dato che era stato l'ennesimo a sparire dalla sua vita, lasciandolo da solo.
Il biondo annuì alla domanda del grigio, sorridendo teneramente; si era scusato per essersene andato via, e se n'era pentito subito.
Dopo solo qualche ora passata assieme a lui realizzò che Taehyung gli era mancato da morire.
Spostò lo sguardo sull'enorme parete del corridoio alla sua destra, spalancando gli occhi.
«Taehyung, tu...» provò a dire, sentendo la rabbia scorrergli nelle vene.
«Io?» chiese interrogativo l'altro, alzando lo sguardo verso il biondo. «Quelle foto» disse semplicemente.
Taehyung si zittì, capendo perfettamente cosa intendesse.
«Ci sto provando, Jimin» parlò poi, alzandosi dalla sedia mentre prendeva per mano l'amico e lo portava verso la parete.
«Li vedi quegli spazi vuoti qua e là?» chiese, e il più basso annuì. «Ogni giorno mi soffermo a guardarne una in particolare, rivivo ogni sensazione di quel momento e poi la tolgo. Dopo due anni ci sto almeno provando, Jimin, dammi tempo» sussurrò l'ultima frase, ma l'altro non poteva né voleva sentire altro.
Tenevano ancora le dita intrecciate quando il biondo iniziò a parlare: «Taehyung, Jungkook se n'è andato tempo fa, okay? Ti ha lasciato da solo senza preoccuparsene, e tu ti ostini a non volerlo dimenticare? Ti rendi conto del male che ti ha fatto e che ancora ti sta facendo?»
«Hyung, ti ho detto che ci sto prov-» venne bloccato dall'altro che alzò di un tantino la voce acuta: «Se volessi davvero dimenticarlo, tutto questo l'avresti fatto tempo fa, e, soprattutto, toglieresti più foto al giorno, non credi? Il fatto che tu ne tolga una al giorno mi fa capire che tu non voglia dimenticarlo, procedendo lentamente per paura di andare avanti e di lasciarlo nel passato.
Taehyung, Jungkook non ti ama più, rassegnati.»
«Ed è qui che ti sbagli» ridacchiò il minore. «Lui non mi ha mai amato.»