forgive me ;

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Dopo quelle parole, Taehyung aveva dimenticato tutta la rabbia e messo da parte il rancore, provando a fidarsi di lui, un'altra volta.
«Ti prego, lo so che non puoi perdonarmi sin da subito, ma riflettici: se proprio non vuoi che io ritorni a stare qui, posso andare in albergo, ma non dirmi subito di no. Dammi un'altra occasione per rimediare. Lo so che è dura, e so anche che mi ami ancora, proprio come io amo te, perciò ti prego, pensaci bene prima di dirmi addio definitivamente» disse, lasciando che le sue lacrime gli rigassero le guance sotto lo sguardo attento dell'altro.
«Dio, mi sei mancato così tanto» singhiozzò, tenendo stretto a sé il corpo del grigio, che non aveva forze di mandarlo via.
«Anche tu mi sei mancato, non sai quanto, Kookie» disse, sorridendo tristemente al ricordo di quel soprannome che tanto gli piaceva sentire.
«Perdonami» sussurrò nell'incavo del suo collo, lasciando che la pelle abbronzata sentisse quel familiare alito caldo. Vi posò un dolce bacio, stringendo le braccia attorno alla sua vita. «Ti prego, mi sento così male all'idea di non poter più stare assieme a te in questo modo, in questa casa» biascicò, accarezzandogli la schiena.
Taehyung, nel profondo del suo cuore, lo aveva perdonato non appena l'aveva visto.
Anzi, a dire la verità, lui non era mai stato arrabbiato con lui. Era deluso, ma sperava che un giorno sarebbe tornato, anche per dirgli di andarsene da casa sua, perché sì, quella casa era di Jungkook.
«Devo chiamare i miei genitori» disse il grigio, bloccando la sua mano che stava, istintivamente, per accarezzare i capelli neri dell'altro.
«Perché?» disse il minore, alzando lo sguardo.
«Devo informarli sul fatto che non andrò più da loro, ma che rimarrò qui.»

GONE // KOOKVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora